tag:blogger.com,1999:blog-5137907263002538034.post294461095376455298..comments2024-03-24T19:40:20.251+01:00Comments on Franco Gatti - Buccinasco (MI): Riassunto: i genitori preferiscono le scuole pubbliche, e diminuiscono le iscrizioni alle scuole paritarie. Ma...Franco Gattihttp://www.blogger.com/profile/00775693379773060154noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5137907263002538034.post-1706967972391300542014-06-27T14:19:01.358+02:002014-06-27T14:19:01.358+02:00Dipende molto dal motivo per il quale le famiglie ...Dipende molto dal motivo per il quale le famiglie hanno fatto una determinata scelta; può essere che lo abbiano fatto perché ritengono la scuola statale (perché anche le paritarie sono pubbliche) migliore, ma potrebbe anche essere che lo abbiano dovuto fare a causa della crisi economica, visto che la paritaria richiede un esborso sensibilmente più elevato. In questo caso, credo che obbligare un cittadino a fare scelte diverse da quelle che avrebbe voluto, quando, teoricamente, le due scelte potrebbero avere lo stesso costo per la collettività, si riveli una forma di coercizione.<br /><br />La mia impressione è che quando si parla di paritaria tu abbia in mente una scuola confessionale, ma non è necessariamente vero: è un dato di fatto che un numero molto elevato di paritarie siano anche confessionali, ma non è la regola, anzi se il sistema consentisse una vera libertà di scelta sono certo che diventerebbero l'eccezione. Per il resto può essere vero che all'interno di una scuola possa esserci molta più omogeneità (e oggi è così), ma questo non implicherebbe l'assenza di pluralismo, che si realizza nel contesto sociale. Poi qualcuno giudicherà migliore una scelta piuttosto che l'altra: libero di farlo. Il pluralismo si concretizza nella coesistenza e nel rispetto reciproco di una varietà di scelte (che possono anche essere non pluraliste al loro interno) e non nell'infilare tutti in un unico calderone che, in quanto pluralista, deve andare bene. <i>One size fits all</i> non vale. Almeno così la vedo io.<br /><br />Approfitto del tema per parlare di un Europa che non c'è, a cominciare dalla scuola: abbiamo la libera circolazione delle persone e delle merci, ma non facciamo abbastanza. Pensa se domani ti trasferissero, ad esempio, a Madrid o ad Atene o a Berlino. Che fai? Lasci la famiglia? Te la porti dietro? E, soprattutto, con la scuola dei figli che fai? <br />Abbiamo ancora tanta strada da fare se vogliamo che l'Europa diventi qualcosa di più di un trattato commerciale.Andrea D.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5137907263002538034.post-78383042772419398252014-06-27T11:24:16.982+02:002014-06-27T11:24:16.982+02:00Ciao Andrea
Grazie per il commento.
Partivo dal pr...Ciao Andrea<br />Grazie per il commento.<br />Partivo dal presupposto che se più genitori hanno scelto di iscrivere i propri figli alle scuole pubbliche anzichè a quelle paritarie, forse è anche perchè le ritengono migliori.<br /><br />Non riesco a comprendere come una scuola che sia costruita su un solo "personale e unico sistema di valori e di credenze" possa essere considerata pluralista.<br />Chi la frequenterà incontrerà solo persone sue "gemelle", mai incontrerà persone da ceti, culture, con esperienze e desideri diversi.<br />Come potrà poi essere aperto alla variabilità, alla flessibilità, alla bellezza della differenza che la vita presenta?<br /><br />Temo gli ambienti troppo omogenei, dove ogni differenza viene contrastata ed annullata.<br />E temo che certe scuole rappresentino proprio questo modello educativo.<br /><br />Ciao<br />FrancoFranco Gattihttps://www.blogger.com/profile/00775693379773060154noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5137907263002538034.post-39889538947531258352014-06-26T14:10:42.792+02:002014-06-26T14:10:42.792+02:00Ciao Franco, come sai su questo punto le nostre op...Ciao Franco, come sai su questo punto le nostre opinioni divergono. Tu dici: "In via di principio una ottima cosa. Meglio scuole pluraliste che scuole confessionali, settarie, a scopo di lucro." Personalmente non posso concordare: la <b>libertà è libertà di scegliere</b>, tra più alternative, quella che io, con il mio personale e unico sistema di valori e di credenze, reputo più interessante e confacente, per me! Un altro avrà la <b>libertà</b> di fare una scelta diversa. Questo è il vero pluralismo: non l'unicità di una soluzione valida per tutti, in quanto pluralista (che, per inciso, non vuol dire nulla). Ti rendi conto che se applicassimo il tuo metro di giudizio alla politica, qualcuno potrebbe affermare che l'unica scelta che puoi compiere è di votare PD (o PDL o M5S non cambia) perché è un partito pluralista! Non puoi non essere d'accordo perché se è pluralista deve andare bene per tutti, te compreso. A quel punto anche le elezioni non avrebbero più senso, perché tanto non potresti che fare quella scelta. Io non vivrei a mio agio in un tale Paese, e tu? Io non voglio un'unica soluzione che deve andare bene per tutti, ma la <b>libertà</b> per ciascuno di scegliere la soluzione che ritiene più congeniale per lui! Pluralismo non è omologazione, ma rispetto delle reciproche differenze! http://www.treccani.it/vocabolario/pluralismo/Andrea D.noreply@blogger.com