giovedì 6 giugno 2024

Le conseguenze del nuovo accordo sui frontalieri

https://www.tvsvizzera.it/tvs/qui-frontiera/frontalieri/79019230?utm_campaign=manual_tvs&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o&utm_term=manual
Il 17 luglio 2023 è entrato in vigore il nuovo accordo italo-svizzero sull'imposizione dei frontalieri. A partire da questa data, questa categoria di lavoratori e lavoratrici si divide in "nuovi" e "vecchi" frontalieri. Con una serie di articoli abbiamo cercato di capire cosa comporti questa distinzione e, in generale, cosa cambi con il nuovo accordo.

domenica 2 giugno 2024

La frociaggine e la «domanda di fondo»

https://www.tempi.it/la-frociaggine-e-la-domanda-di-fondo/

Al di là della volgarità e delle battutacce, c'è una questione seria che riguarda la "lobby gay" e l'accesso ai seminari. Questi non possono diventare luoghi dove, anziché verificare la vocazione, si nasconde la propria condizione sessuale

...
Da questo punto di vista, Francesco si richiama a quanto la tradizione della Chiesa ha sempre sostenuto e che è ben spiegato in un’Istruzione pubblicata nel 2005 e nella quale si dice che «la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay. Le suddette persone si trovano, infatti, in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne. Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall’Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate. Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l’espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un’adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell’Ordinazione diaconale».


sabato 1 giugno 2024

Giovannnino Guareschi; Il figlio Alberto, 84 anni, ha appena dato alle stampe Caro Nino ti scrivo (BUR Rizzoli), in cui raccoglie e cuce insieme le lettere che il padre (Nino, per i familiari) mandò e ricevette durante la detenzione

Autore della saga del prete e del comunista (in tv, Fernandel e Gino Cervi), Giovannino Guareschi passò 409 giorni in carcere per aver diffamato De Gasperi. Il figlio Alberto ha raccolto in un libro le lettere che il papà spedì e ricevette in cella. E disegna il ritratto di un uomo libero. Che non resisteva all'ironia. E al merluzzo fritto




Giovannino Guareschi entrò nel carcere di Parma giusto 70 anni fa, il 26 maggio del 1954. Nel gennaio di quell'anno aveva attribuito ad Alcide De Gasperi due lettere ­ che pubblicò sul settimanale che dirigeva (Il Candido) ­ in cui il leader della De chiedeva agli alleati di bombardare la periferia di Roma per accelerare la sollevazione del popolo e la cacciata dei tedeschi (le lettere erano del 1944). Il processo evaporò in tre rapide udienze, in cui prevalse l'alibi morale di De Gasperi («Un uomo di quella statura non avrebbe mai scritto cose simili») e non vennero sentiti né testimoni né il perito che aveva certificato l'autenticità delle due missive. Guareschi fu condannato a 12 mesi di carcere per diffamazione e rinunciò a ricorrere in appello

Le conseguenze del nuovo accordo sui frontalieri

https://www.tvsvizzera.it/tvs/qui-frontiera/frontalieri/79019230?utm_campaign=manual_tvs&utm_medium=email&utm_source=newsletter&...