mercoledì 21 luglio 2021

Ipse dixit per il Manifesto - La guerra di Piero Bevilacqua, sacerdote di verità alternative

Articolo uscito il 24 Giugno 2021
ENRICO BUCCI  

Il professore di storia è andato all'attacco della senatrice Cattaneo e di tutta la comunità scientifica, intervenuta in modo compatto per denunciare la stregoneria biodinamica che si vuole equiparare all'agricoltura biologica con legge dello stato

La guerra di Piero. È quella che un sin qui pacato professore di Storia, Piero Bevilacqua, ha deciso di scatenare dalle pagine del manifesto in difesa dell’agricoltura biodinamica, ma soprattutto all’attacco della senatrice Cattaneo e di tutta la comunità scientifica che è intervenuta compatta (eccetto pochi e spesso interessati suoi componenti) per denunciare la stregoneria che si vuole equiparare all’agricoltura biologica con legge dello stato. L’ultimo attacco del soldato Piero è piuttosto esemplare e, visto che si rivolge anche ed esplicitamente al sottoscritto, mi corre l’obbligo di replicare. ...


Terapia per la malattia di Alzheimer: una questione di metodo tra utilitarismo e moralità scientifica

Non entro nel merito, mi limito a riportare l'informazione

giovedì 15 luglio 2021

E se la sinistra fosse liberista a sua insaputa? Qui serve un cambiamento!

Il lavoro sottopagato e precario è figlio di una politica che non ha governato il cambiamento. Tradendo Keynes

...
Negli Usa ci sono state due lunghissime presidenze, quella Clinton e quella Obama, che messe assieme fanno 16 anni di governo democratico negli ultimi 28. In Italia l’andazzo è più o meno lo stesso: dal 1996 in poi il principale partito della sinistra è stato al timone per 16 anni su 25, supportando i vari governi Prodi, D’Alema, Amato, Prodi 2, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 2 e ora Draghi. Quindi qualche responsabilità, piccola o grande che sia, per quello che è successo, la sinistra non può far finta di non averla.

mercoledì 14 luglio 2021

Covid-19: gli Usa pronti a sospendere i brevetti sui vaccini

Articolo del 6 Maggio 2021,   superato

L’annuncio del presidente Biden fa sperare che vengano cancellate le royalties nel mondo, mentre nei Paesi poveri la pandemia miete vittime. Le case farmaceutiche sono chiamate a rinunciare a introiti significativi, ma bisogna ricordare che sono state ampiamente sovvenzionate da fondi pubblici, come spiega l'esperto del Cnr, Diego Breviario


martedì 13 luglio 2021

Arizona, vietati aborti sulla base di anomalie genetiche

La nuova norma prevede il carcere per chi effettua interruzioni di gravidanza in presenza di malformazioni genetiche, come ad esempio la sindrome di Down. Il professor Gambino: evitare riduzionismi

https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2021-04/arizona-vietati-aborti-su-base-di-anomalie-genetiche.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT

lunedì 12 luglio 2021

I Medici-Panda e la Desolazione della Provincia

Articolo del 5 Maggio 2021
...  Inutile girarci intorno: esiste una nuova forma di disuguaglianza nell’accesso alle cure e ai servizi del sistema sanitario che è legata al contesto in cui si risiede. Chi vive a Milano, oltre probabilmente ad avere un reddito superiore e migliori servizi (penso al trasporto pubblico), ha anche maggiore probabilità di poter sostituire il medico che va in pensione rispetto a chi vive in provincia.  ...

venerdì 9 luglio 2021

Guareschi…non solo Don Camillo!

... Giovannino venne a mancare il 22 luglio del 1968 per un attacco di cuore, mentre si trovava nella sua casa di Cervia. I funerali si svolsero con la bara avvolta dalla bandiera monarchica con lo stemma di casa Savoia e ben pochi personaggi noti parteciparono, tra loro Enzo Biagi ed Enzo Ferrari. Alla sua morte la Rai dedicò solo pochi secondi; i giornali ne parlarono solo nelle pagine interne e l’Unità si distinse per una frase profondamente meschina: “melanconico tramonto dello scrittore che non era mai nato". La fama di Giovannino e l’immensa diffusione delle sue opere rappresentano la prova della sua grandezza di scrittore e intellettuale, se mai ce ne fosse bisogno: Giovannino fu un uomo di buonsenso, che aveva previsto molte delle cose che sarebbero successe nei decenni successivi, dimostrando lungimiranza oltre che intelligenza. E a più di cinquanta anni dalla sua morte Giovannino Guareschi è ancora qui, tra noi, conquistando anche i lettori più giovani, più attuale che mai.

https://avig.mantepsei.it/single/guareschinon-solo-don-camillo?fbclid=IwAR0Kh-ULA_TV_TJ0Aj3K4ps1F4nC4S8vZsfASTh8hpjLtqDY-MBPWlHieqA

giovedì 8 luglio 2021

Generici e Biosimilari, pubblicati i report annuali 2020

https://management-planet.com/generici-e-biosimilari-publicati-i-report-annuali-2020/

... I generici-equivalenti quotano il 22,46% del totale del mercato farmaceutico, quasi alla pari con i brand a brevetto scaduto (24,38%). ...
... Il ricorso alle cure equivalenti continua ad essere privilegiato al Nord (37,9% a unità e 29,7% a valori), rispetto al Centro (27,5% a unità e 22,6% a valori) e al Sud (22,7% a unità e 18,7% a valori), a fronte di una media Italia del 30,4% a confezioni e del 24,6% a valori.

Nel 2020 i cittadini hanno versato di tasca propria 1.051 milioni di euro di differenziale di prezzo per ritirare il brand off patent – più costoso – invece che il generico-equivalente – a minor costo – interamente rimborsato dal SSN. L’incidenza maggiore a livello regionale si registra in Molise (15,8% della spesa regionale SSN nel canale retail) e nel Lazio (15,7%). Quella più bassa si registra invece ancora una volta in Lombardia (10,6%).

La vita di mia figlia è degna di essere vissuta

La storia di Mariangela Crea letta dalla prospettiva del padre, Giuseppe. Ultima di quattro figli, oggi ha 27 anni. Dal 1998 si trova in stato vegetativo, “ma non per questo - sottolinea il genitore, medico in pensione - ha smesso di essere una persona”. Il racconto è esempio della tenerezza di un padre, la stessa di cui scrive Papa Francesco nella Lettera Apostolica Patris corde

mercoledì 7 luglio 2021

Accesso ai vaccini e proprietà intellettuale: il manifesto delle imprese biotech

https://management-planet.com/accesso-ai-vaccini-e-proprieta-intellettuale-il-manifesto-delle-imprese-biotech/



photo by pexels

 

Le imprese del settore biotecnologico hanno risposto all’invito all’azione di BIO che ha lavorato attivamente negli Stati Uniti e a livello internazionale per sollecitare soluzioni efficaci e concrete per allargare l’accesso globale ai vaccini e ai trattamenti COVID, partecipando nello stesso tempo al dibattito globale sul ruolo della proprietà intellettuale.

Ne è nata una dichiarazione lucida e forte, firmata da quasi 300 imprese e associazioni del settore biotecnologico, dagli Usa al Regno Unito, da Israele all’Italia, per inviare un messaggio chiaro ai leader di tutto il mondo.

“Il nostro settore deve continuare a svolgere un ruolo costruttivo e proattivo nella ricerca e sviluppo di soluzioni per contrastare la pandemia e nella capacità di produrre queste stesse soluzioni”, si legge nella dichiarazione.

Nell’ultimo anno sono stati lanciati nel mondo oltre 950 progetti di ricerca e sviluppo su vaccini e trattamenti, inclusi i biologici: le aziende hanno concentrato i propri sforzi su questi obiettivi, sottraendoli ad altre linee di ricerca. Il 70% di questi progetti sono stati portati avanti da piccole e medie imprese. Sono state costituite oltre 250 partnership globali per aumentare la capacità produttiva.

“E stiamo lavorando sodo per fare di più”, è la rassicurazione dei firmatari.

Ala base di questo impegno intenso sta il valore della proprietà intellettuale. “La proprietà intellettuale è responsabile della creazione della rete biotecnologica globale che ha risposto così rapidamente alla crisi generata dal COVID. È ciò che dà agli investitori la fiducia necessaria per finanziare società con orizzonti temporali lunghi e rischi elevati. E ha contribuito a garantire la cooperazione e le partnership globali che stanno spingendo aziende, paesi e produttori ad aumentare rapidamente la produzione”.

Le imprese supportano l’obiettivo di allargare l’accesso ai vaccini e ai trattamenti in maniera equa in tutto il mondo, come già avallato dal G-20, superando disparità e squilibri. “Perché questo obiettivo vada a buon fine sarà necessario che i Governi nazionali allentino le restrizioni legali o contrattuali che possono ostacolare gli sforzi di esportazione verso le popolazioni bisognose, specialmente nei paesi a basso e medio reddito”.

Prosegue il manifesto: “I colli di bottiglia e le carenze nelle catene di approvvigionamento globale per la produzione di vaccini devono essere affrontati con urgenza. E i sistemi sanitari dei paesi a basso e medio reddito hanno bisogno di un sostegno significativo per garantire che i vaccini arrivino alle persone”.

La “rinuncia” ai diritti di proprietà intellettuale non è la soluzione, anzi è una opzione inefficace e controproducente per affrontare questa crisi. “I diritti di proprietà intellettuale non sono responsabili dello squilibrio nelle forniture di vaccini COVID tra paesi a reddito più alto e più basso”.

Il sistema farmaceutico in generale e quello biotech nel caso specifico, si basano sul sistema dei brevetti, sulla certezza che questi proteggano l’invenzione e il suo sfruttamento, permettendo così di ricevere quegli investimenti da soggetti privati, che consentano di sviluppare terapie innovative e generare quei ritorni che possano (anche) essere reinvestiti nelle medesime attività di innovazione.

“La “rinuncia” ai diritti di proprietà intellettuale invierebbe un segnale forte al settore biotech e agli investitori che porterebbe a evitare di correre rischi nel provare a sviluppare soluzioni nel caso di future emergenze di salute pubblica”.

Non dimentichiamo poi che oltre al brevetto servono impianti, personale specializzato e know-how. I vaccini devono poter essere somministrati, affrontando le difficoltà logistiche che anche i paesi più industrializzati hanno dovuto fronteggiare. Le stime attuali dicono che i produttori globali di vaccini esistenti produrranno più di 11 miliardi di dosi di vaccini COVID nel 2021 e significativamente di più nella prima parte del 2022.

“Ci impegniamo a lavorare con altre parti interessate a livello internazionale per fare in modo che queste dosi raggiungano coloro che più ne hanno bisogno, ovunque si trovino”, si chiude così il documento di imprese e associazioni biotech nel mondo.

 

Fonte: Assobiotec

Leggi fascistissime. Ricordano qualche cosa?


I concetti fondamentali e  più attuali delle Leggi fascistissime (mio riassunto dei punti principali, tratti da Wilipedia)

La locuzione leggi fascistissime[1], o leggi eccezionali del fascismo[2], identifica una serie di norme giuridiche, emanate tra il 1925 e il 1926, che iniziarono la trasformazione dell'ordinamento giuridico del Regno d'Italia nel regime fascista.

Dal "Presidente del Consiglio" al "Capo del Governo"::  

Si cominciò con la legge n. 2263 del 24 dicembre 1925 che definiva le attribuzioni e le prerogative del presidente del consiglio dei ministri il cui nome mutava in capo del governo primo ministro segretario di Stato e la cui posizione gerarchica, da formalmente equiordinata a quella degli altri ministri pur nel riconoscimento del primato nella definizione dell'indirizzo politico-amministrativo e nei rapporti col re e col parlamento, diveniva formalmente e sostanzialmente sovraordinata, stabilendo una responsabilità dello stesso nei confronti del solo capo dello Stato ed una responsabilità di ciascun ministro o sottosegretario di Stato, oltre che nei confronti del re, anche in quelli del capo del governo, rimanendo, in ogni caso, esclusa una qualsiasi responsabilità di ciascun membro o ausiliario del governo nei confronti di ognuna della assemblee parlamentari.

La successiva legge n. 100 del 31 gennaio 1926, dette facoltà al potere esecutivo di emanare norme giuridiche, tramite decreti legge immediatamente esecutivi, senza efficaci garanzie d'intervento da parte delle assemblee legislative[4].

La legge sulla stampa e l'abolizione del diritto di sciopero

Il 20 gennaio 1926 entrò in vigore la legge sulla stampa (legge 31 dicembre 1925, n. 2307), la quale disponeva che i giornali potevano essere diretti, scritti e stampati solo se avevano un direttore responsabile riconosciuto dal procuratore generale presso la corte di appello della giurisdizione dove era stampato il periodico. Il regolamento attuativo dell'11 marzo 1926 precisò che il procuratore era tenuto a sentire il prefetto, quindi il direttore di qualunque giornale doveva essere persona non sgradita al governo, pena l'impossibilità a pubblicare.

Infine, la legge n. 563 del 3 aprile 1926 proibì lo sciopero e stabilì che soltanto i sindacati "legalmente riconosciuti", quelli fascisti (che già detenevano praticamente il monopolio della rappresentanza sindacale dopo la conclusione del Patto di Palazzo Vidoni del 2 ottobre 1925 tra la Confindustria e le corporazioni fasciste), potevano stipulare contratti collettivi.

La "costituzionalizzazione" del Gran consiglio

Con la legge n. 2693/1928 il Gran consiglio del fascismo divenne la suprema autorità costituzionale del Regno d'Italia.


Quadro sintetico[modifica | modifica wikitesto]

In sintesi, queste leggi stabilivano che:

  1. lo scioglimento di tutti i partiti, associazioni e organizzazioni che esplicano azione contraria al regime;
  2. tutte le associazioni di cittadini dovevano essere sottoposte al controllo della polizia, con Legge n. 2029/1925;
  3. tutta la stampa doveva essere sottoposta a controllo, ed eventualmente censurata se aveva contenuti anti-nazionalistici e/o di critica verso il governo.

Istituivano, inoltre:

  1. il confino di polizia per gli antifascisti, con Regio Decreto n. 1848/1926 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza;
  2. il Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943) con competenza sui reati contro la sicurezza dello Stato (per i quali era prevista anche la pena di morte) e un collegio giudicante (formato da membri della Milizia e da militari), con Legge n. 2008/1926;
  3. l'OVRA, la polizia segreta, il cui primo nucleo è istituito con Regio Decreto n. 1904;
  4. l'obbligo di tutti gli insegnanti di iscriversi al Partito Nazionale Fascista;
  5. il MinCulPop (Ministero della cultura popolare);
  6. un unico libro di scuola fascista.

Come dimezzare i tempi della giustizia in cinque minuti

Articolo del 10 maggio 2021

Una vecchia e illuminata idea: l’appello lo può fare solo l’imputato (a suo rischio)

martedì 6 luglio 2021

L'italia non si inginocchia!

e Letta... MUTO!

Domandina su Italia Spagna

Ma questa sera i calciatori della nazionale si sono inginocchiati per chiedere perdono, oppure no?
Perché  il PD si è giocato la faccia su questa cosa, e non vorrei che tra primo e secondo tempo dovessero fare una edizione straordinaria del TG per comunicare che il povero Letta ha chiesto perdono anche lui, e si è dimesso...

"Igino Giordani. Un eroe disarmato": nel volume la vita di un cristiano esemplare

Un cristiano ingenuo, così veniva definito con ironia Igino Giordani, da chi non ne capiva la fedeltà radicale al Vangelo, perseguita in ogni situazione. Scrittore, giornalista, deputato, cofondatore del Movimento dei Focolari, Giordani emerge come punto di riferimento per quanti desiderano vivere il proprio impegno sociale e politico in coerenza con i valori cristiani come l'amore, la pace, l'unità. Nostra intervista all'autore del libro edito da Città Nuova, Alberto Lo Presti

venerdì 2 luglio 2021

La biografia di Roth consegnata al rogo: cronaca di una sconfitta culturale. No pasaran

Articolo del 30 Aprile 2021

Facciamo attenzione: un libro scritto da un biografo accusato di molestie viene mandato al macero, un’enormità


....
Stanno vincendo loro: i censori, gli oscurantisti, i fanatici. Stavolta lo sciocchezzaio della cancel culture esce dal recinto della setta, abbandona i territori del ridicolo in cui si sono radicati per diventare potere intimidatorio vero, potenza di fuoco che accende i nuovi roghi dei libri. Stavolta cominciano a fare un po’ paura, con una casa editrice americana costretta a mandare al macero le copie della biografia di uno scrittore odiato dalle squadre della cancel culture, per di più scritta da un biografo accusato di molestie.
...
Già cominciano a circolare in America le copie già vendute prima della messa al bando, che passano di mano in mano con il brivido della clandestinità, come nelle scene di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, quando i resistenti salvavano dalle fiamme i libri proibiti per leggerli in segreto. Una sconfitta culturale. Un importante punto messo a segno dai nuovi barbari. Ora speriamo che la casa editrice Einaudi, nata negli anni di una dittatura, non rinunci, per non avere guai, alla annunciata pubblicazione del libro di Blake Bailey cancellato negli Usa. Speriamo: no pasaran.

giovedì 1 luglio 2021

Joe Biden, capitolo 2: famiglie e lavoro, la ricostruzione post-Covid

Articolo del 28  Aprile 2021

Oltre 4mila mld tra Job Plan e Families Plan, tasse ai ricchi, riforma della polizia, armi, migranti. Con sondaggi fragili, i nodi iniziano ora


... Secondo un recente sondaggio ABC News/Washington Post, solo il 52% degli intervistati approva il lavoro del presidente: si tratta della terza percentuale più bassa a 100 giorni in carica dal 1945; peggio di lui solo Gerald Ford nel 1974 (48%, dopo la sua impopolare grazia a Richard Nixon) e Donald Trump al 42% nel 2017. Per i 14 presidenti da Truman a Biden, la media dopo i primi 100 giorni è del 66%. ...



FOLLIA - La politica climatica della Svizzera viola i diritti umani

https://www.tvsvizzera.it/tvs/qui-svizzera/la-politica-climatica-della-svizzera-viola-i-diritti-umani/75394783?utm_campaign=manual_tvs&u...