domenica 29 luglio 2018

Quando la deregolamentazione uccide, ed i “bastardi responsabili” siamo noi

Link: https://www.ilpost.it/2018/06/30/grenfell-tower-incendio/amp/

C’è un’altra storia sull’incendio alla Grenfell Tower

L'ha raccontata un giornalista dopo un anno di indagini, facendosi un'idea diversa sulle colpe del disastro di Londra in cui morirono 72 persone

La conclusione dell'articolo:
Ma la deregolamentazione, adottata per liberare le imprese di costruzione da quelle che molti consideravano pastoie burocratiche, ha fatto sì che i regolamenti siano diventati estremamente vaghi. Quello sugli isolanti da esterno, per esempio, stabilisce che questi materiali debbano avere caratteristiche di “limitata combustibilità”. Un’espressione che, nota O’Hagan, «non suona particolarmente rassicurante». È stato facile incolpare i consiglieri locali di Kensington e Chelsea, ricchi conservatori che non sono simpatici quasi a nessuno; il pubblico e i media non hanno fatto fatica ad accettare questa spiegazione. Ma la verità è un’altra e molto più difficile da accettare. Scrive O’Hagan:
Ci sono prove significative che, più di ogni altra cosa, a causare la tragedia che ha portato alla morte di 72 persone sia stata una serie concatenata di fallimenti a livello di regolamentazione industriale e di controllo nei lavori di costruzioni. Più di 60 organizzazioni e appaltatori sono stati impegnati nei lavori di restauro della Grenfell Tower e molti devono rispondere di piccole trascuratezze che hanno avuto grosse conseguenze. Ma il fallimento più grande di tutti ha anche a che fare con il regolamento industriale sugli isolanti. I consigli municipali di tutto il paese sono stati vittime di una serie di standard di sicurezza perversi, introdotti da governi e agenzie pubbliche a partire dal 1997.
La responsabilità quindi è, in un certo senso, di tutti quanti: delle società di costruzione, degli ispettori, dei governi di tutti i colori politici concordi nell’attuare le deregolamentazioni, dei media che non hanno mai concentrato la loro attenzione sulla qualità degli edifici e sulla solidità dei regolamenti. La conclusione della lunga indagine di O’Hagan, quindi, è che i “bastardi responsabili” a cui aveva deciso di dare la caccia il 14 giugno 2017 sono quegli stessi cittadini britannici che quella mattina guardarono con orrore le immagini dell’incendio sui notiziari del mattino e, come lui, chiesero a gran voce che venissero trovati in fretta dei responsabili.

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