Il Giappone ha appena vinto la sua scommessa – quella di un’Olimpiade 'impossibile', svoltasi regolarmente nonostante i condizionamenti del Covid e l’assenza di pubblico – ma i giapponesi già si chiedono se ne sia valsa la pena. E mentre i presunti 'untori' lasciano un Paese che li ha accolti con rispetto ma senza grande entusiasmo, portando a casa chi un gruzzolo di medaglie tanto belle quanto inaspettate, chi rabbia e frustrazione, chi, semplicemente, una manciata di ricordi e sensazioni contrastanti, il governo dell’impassibile premier Yasuhide Suga, anziché registrare una impennata di consensi, come sarebbe lecito aspettarsi, rischia di cadere da un momento all’altro. «Solo con i soldi inizialmente stanziati per questi Giochi – scrive il quotidiano Mainichi – si sarebbero potuti costruire 300 ospedali e 1.200 scuole.
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