Distruzione intercettazioni Napolitano-Mancino. Borsellino minaccia di far causa allo Stato
La decisione del gip di Palermo di distruggere le intercettazioni di Napolitano e Mancino ha suscitato la rabbia di Salvatore Borselino, che ora minaccia di avviare una causa allo Stato.
“Le stesse notizie, diffuse dalla stampa”, ha proseguito il fratello del giudice ucciso nell'attentato di via D'Amelio “parlavano anche di giudizi poco lusinghieri espressi nei miei confronti dai due interlocutori e, per queste indiscrezioni, non c'è mai stata da parte del Quirinale, così come da alcun’altra parte, alcuna smentita ufficiale.”
“Questa distruzione è stata messa in atto mentre non era stato ancora emesso, o non mi era stato notificato, un provvedimento relativo alla miaistanza”, spiega ancora “e mi nega quindi la possibilità di presentare unricorso in Cassazione avverso il provvedimento di rigetto, che ritengo illegittimo.”
“Ritengo questo un atto gravissimo e lesivo dei miei diritti di difesa”, sottolinea Borsellino “in un processo per diffamazione avviato contro di me su querela di Nicola Mancino (e, ancor più, nel processo Borsellino quater sulla strage di via D’Amelio e nel processo sulla trattativa Stato-mafia, nei quali sono parte civile) e una diretta conseguenza della rielezione alla Presidenza della Repubblica di un individuo come Napolitano che, in merito alla possibilità di diffusione di queste intercettazioni, ha sempre manifestato un autentico panico.”
Ma non solo: “Lo ritengo anche una conseguenza immediata del potere assoluto del quale lo stesso si sente investito grazie alle manovre di quelle consorterie politiche che, in dispregio di una consolidata prassi costituzionale, lo hanno confermato per un altro settennato a garanzia della congiura del silenzio sulla trattativa Stato-mafia di cui il suo interlocutore, in quelle intercettazioni, è uno degli imputati.”
“Se questa notizia dovesse essere confermata, e la impossibilità per me di audire queste intercettazioni dovesse diventare definitiva”, conclude Borsellino “farò causa allo Stato per il comportamento di Napolitano, della Corte Costituzionale e dell'autorità giudiziaria che, in ossequio alle decisioni di un Presidente della Repubblica che con il suo comportamento vilipende l'Istituzione che occupa, eliminano delle prove che potrebbero essere utilizzate a propria difesa, da un privato cittadino. Il quale, indipendentemente dal cognome che porta, ha l'unica colpa di pretendere Verità e Giustizia sulla strage di via D'Amelio, sulla trattativa che la ha provocata e su chi, riguardo a questa, vuole ad ogni costo mantenere il silenzio.”
Tratto da: http://www.articolotre.com/2013/04/distruzione-intercettazioni-napolitano-mancino-borsellino-minaccia-di-far-causa-allo-stato/162848
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