La gestione commissariale di Alitalia è già costata circa 8 miliardi di euro a contribuenti, passeggeri e creditori. Lo stima Andrea Giuricin, fellow dell'Istituto Bruno Leoni, nel Focus "Alitalia, il ruolo dei sindacati e della politica. 8 miliardi di 'buco' creati dall'azienda tra il 2017 e il 2020: di chi sono le responsabilità" (PDF).
Scrive Giuricin: "Il rapporto tra politica, sindacati e dipendenti di Alitalia è sempre stato alla base di molti degli errori commessi dalla compagnia aerea e dalla classe politica italiana negli ultimi decenni. Solo per portare un esempio recente, l'intervento nel decreto rilancio che prevede di andare verso un contratto unico uguale a quello di Alitalia e Alitalia Cityliner per tutti gli operatori aerei, è il tipico modus operandi utilizzato dalla politica e dai sindacati per cercare di "salvare" l'impossibile. Tuttavia l'errore più evidente è stato quello del 2017: i dipendenti di Alitalia, convinti che la politica sarebbe intervenuta in loro sostegno con i soldi degli italiani, hanno deciso di andare verso il commissariamento, votando no al referendum sul piano industriale. Il moral hazard è stato dunque evidente, ma è bene sottolineare che la politica ha giocato un ruolo chiave anche nell'ultimo triennio in tutte le scelte del vettore".
Il Focus "Alitalia, il ruolo dei sindacati e della politica" di Andrea Giuricin è liberamente disponibile qui (PDF).
Tratto da una e-mail dell Fondazione Istituto Bruno Leoni
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