In una lettera a padre James Martin, gesuita impegnato nella pastorale delle persone Lgbt, Francesco spiega che chi criminalizza la condizione omosessuale, sbaglia
In una lettera a padre James Martin (nella foto), gesuita impegnato nella pastorale delle persone Lgbt, Francesco spiega che chi criminalizza la condizione omosessuale, sbaglia. Ma gli atti sessuali fuori da matrimonio sono peccato - Vatican Media
... «Mi sono riferito semplicemente all’insegnamento della morale cattolica, che dice che ogni atto sessuale al di fuori del matrimonio è peccato» ...
... il Vescovo di Roma sottolinea che quando si prende in considerazione un peccato, «bisogna considerare anche le circostanze, che diminuiscono o annullano la colpa», perché «sappiamo bene – scrive – che la morale cattolica, oltre alla materia, valuta la libertà, l’intenzione». E questo vale, ricorda ancora il Pontefice, «per ogni tipo di peccato». ...
... «A chi vuole criminalizzare l’omosessualità vorrei dire che si sbaglia». Nell’intervista, infatti il Pontefice aveva sottolineato che «essere omosessuali non è un crimine», mentre nel mondo esistono oltre 50 Paesi che contemplano condanne legali per le persone omosessuali e alcuni di questi Paesi hanno addirittura la pena di morte (tra questi anche il Sud Sudan, dove Francesco si recherà in visita nei prossimi giorni). ...
... «Già dal contesto dell’intervista con la Ap risultava evidente che il Papa aveva parlato di omosessualità intendendo in quel caso gli “atti omosessuali” e non la condizione omosessuale in sé». ...
... Francesco ribadisce che la sua posizione, già ripetuta fin dal primo colloquio con i giornalisti nel volo di ritorno dal Brasile nel 2013 («Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?») è quella del Catechismo della Chiesa cattolica». ...
... Nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2357 si afferma che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati» e che «in nessun caso possono essere approvati». Al n. 2358 che le persone omosessuali «devono essere accolte con rispetto, compassione, delicatezza» e che «a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione». E infine al n. 2359 che « sono chiamate alla castità». ...
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