...Volgare e violenta. Nelle sue pagine si trovano esempi di incesto, prostituzione e stupro. Oltre che di crude battaglie. E per questo non è adatta ai bambini delle elementari e delle medie e va vietata. È la decisione di un distretto scolastico dello Utah e non riguarda un testo di Eminem o libri tipo “il Tropico del Capricorno”. Il testo in questione è la Bibbia, sia pure in una versione diversa da quella cattolica. Sì, avete letto bene: la Bibbia. Notizia che lascia a bocca aperta e conferma come ormai certe dinamiche ideologiche abbiano raggiunto livelli di guardia fino a qualche tempo fa inimmaginabili, non risparmiando neanche il testo sacro per un miliardo e trecentomila cristiani.
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Sì, la Bibbia comprende anche pagine in cui si parla delle bassezze del genere umano, a cominciare dal primo omicidio della storia, quello di Caino ai danni di Abele, ma di questo male fornisce anche il senso e la via di fuga (la salvezza). Vietare la sua lettura a scuola, al di là di ogni considerazione circa la libertà religiosa, è solo il segnale di una immensa ignoranza, che rischia di provocare serissimi danni culturali e sociali. Perché toglie a tutti qualcosa. Agli adulti sottrae la capacità di educare, conducendo per mano le giovani generazioni a riconoscere ciò che è giusto e sbagliato. Ai bambini toglie invece la necessaria dimestichezza con la biodiversità dei sentimenti, delle idee, dei modi di essere, lasciandoli a nutrirsi solo di omogeneizzati ideologici in cui ogni differenza viene giudicata insopportabile e dunque spianata. Così in definitiva la Cancel culture non cancella tanto questo quel personaggio storico, questo o quel libro, ma l’alfabeto stesso dell’umano. Per fare posto a un deserto disumanizzante che, come il sonno della ragione, genera mostri.
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