Nel Diciottesimo secolo i fiumi erano una risorsa economica fondamentale: mulini, lavandaie, pescatori erano comuni anche nel panorama urbano. Se si aggiunge un tasso di suicidi superiore ai giorni nostri e il frequente abuso di sostanze alcoliche, si capirà che il rischio di annegamento era assai più alto di oggi. È per questo che nella seconda metà del secolo città come Torino, Milano e Venezia decisero di dotarsi di curiose cassette salvavita per la rianimazione degli annegati. La cura di elezione, per questi sventurati, era la nicotina, stimolante importato dalle Americhe e considerato in grado di riportare in vita anche i morti apparenti. Tuttavia, la modalità di somministrazione non era quella alla quale nel leggere avrete pensato…
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