Introduzione
L’effetto delle fluttuazioni numeriche su frazioni calcolate per dimostrare tesi preconcette, vale a dire senza una rigorosa analisi sottostante del campionamento e del reale significato dei numeri, porta spesso taluno ad illudersi di aver trovato con procedimenti numerologici una conferma a quanto pensa sia la verità.
Il guaio è che quando questa presunta verità può essere spettacolarizzata, essa rimbomba immediatamente attraverso i canali mediatici, con i giornalisti che paiono dimenticare non solo le più elementari cautele associate alla propria professione, ma pure quelle semplicissime nozioni di analisi che chiunque presenta dati su una pandemia ad un pubblico di milioni di persone dovrebbe tenere bene a mente.
Il risultato finale è che la pressione su chi avrebbe altro da fare che non perdere il tempo dietro a sciocchezze antivacciniste aumenta, arrivandosi persino ad accuse di snobismo, di voluta fuga dal confronto per non affrontare “verità scomode” e così via.
E’ per questo che in questa occasione intendo spendere un po’ di tempo a smentire l’ultima stupidaggine, non perché ritengo utile in sé parlare di argomenti evidentemente vacui, ma perché intendo mostrare al mio lettore come inseguire certi fatti che richiederebbero prove eccezionali per essere veri, prima che tali prove siano presentate, è solamente una perdita di tempo; e spero che questa piccola dimostrazione possa in futuro evitare che altri mi chiedano di gettare via tempo ulteriore dietro l’ultima fantasticheria delle instant-star di qualche studio televisivo.
Piccola conclusione, ad usum populi
Per condurre questo piccolo esercizio, e per scrivere questo articoletto, ho impiegato una mattinata. Per piacere, vi scongiuro: fate che non sia tempo sprecato, e che ne valga la pena. Non insistete nel richiedere l’inseguimento delle capronate che vedete in giro; lo so che a voi dà soddisfazione, ma permettete che sia io a giudicare se è qualcosa che ha senso, o se è, al 99%, qualcosa su cui non sprecare fiato, a meno di fatti e dati nuovi e più solidi. Non sono un debunker, ma un ricercatore: è il mio mestiere, riconoscere cosa valga la pena di analizzare e cosa no. Spero quindi possiate avere quel po’ di fiducia che basta, per non richiedere analisi che non val la pena di fare.
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