Cambia il sistema penale ecclesiale: in vigore la riforma frutto di dieci anni di lavoro. Il canonista Pighin: più tempestività e più illeciti. Inasprite alcune pene. «Ordinamento più severo al mondo»
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Dai delitti contro i Sacramenti alla tentata ordinazione di donne Dagli abusi agli attacchi alla fede: ecco che cosa viene punito
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A chi è rivolta questa riforma e per quali delitti?
La nuova normativa penale riguarda tutti i fedeli che hanno commesso delitti previsti dalle leggi canoniche. Quindi è rivolta non solo al clero, non solo ai membri di istituti religiosi, ma anche ai fedeli laici. Ora le figure di reato sono molto aumentate di numero e di specie: vanno dai delitti contro la fede e l’unità della Chiesa a quelli contro le autorità della stessa, agli abusi nell’esercizio degli incarichi. Questi ultimi comprendono anche prevaricazioni in campo pastorale ed illeciti in ambito economico, prima quasi totalmente assenti, a tutela dei beni patrimoniali della comunità. Seguono i delitti contro i sacramenti: ad esempio, la violazione del segreto legato alla Confessione, la profanazione delle specie eucaristiche, l’attentata ordinazione sacra di una donna, eccetera. Sono sanzionati poi i delitti di falso e di sfregio della buona fama. Sono inasprite le pene per le trasgressioni degli obblighi speciali del clero. Una grossa novità è rappresentata dai crimini contro la vita, la persona e la libertà umana. I minori e gli equiparati ad essi ora sono ampiamente protetti da abusi sia sessuali sia d’autorità. In questo campo non c’è ordinamento penale al mondo più severo di quello della Chiesa cattolica.
La nuova normativa penale riguarda tutti i fedeli che hanno commesso delitti previsti dalle leggi canoniche. Quindi è rivolta non solo al clero, non solo ai membri di istituti religiosi, ma anche ai fedeli laici. Ora le figure di reato sono molto aumentate di numero e di specie: vanno dai delitti contro la fede e l’unità della Chiesa a quelli contro le autorità della stessa, agli abusi nell’esercizio degli incarichi. Questi ultimi comprendono anche prevaricazioni in campo pastorale ed illeciti in ambito economico, prima quasi totalmente assenti, a tutela dei beni patrimoniali della comunità. Seguono i delitti contro i sacramenti: ad esempio, la violazione del segreto legato alla Confessione, la profanazione delle specie eucaristiche, l’attentata ordinazione sacra di una donna, eccetera. Sono sanzionati poi i delitti di falso e di sfregio della buona fama. Sono inasprite le pene per le trasgressioni degli obblighi speciali del clero. Una grossa novità è rappresentata dai crimini contro la vita, la persona e la libertà umana. I minori e gli equiparati ad essi ora sono ampiamente protetti da abusi sia sessuali sia d’autorità. In questo campo non c’è ordinamento penale al mondo più severo di quello della Chiesa cattolica.
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