La Corte suprema degli Stati Uniti ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con la quale, nel 1973, la stessa Corte aveva legalizzato l'aborto negli Usa. I singoli Stati saranno ora liberi di applicare le loro leggi in materia. "La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto", si legge nella decisione dell'alta corte, passata con 6 voti a favore e 3 contrari.
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Il provvedimento è stato preso nell'ambito del caso "Dobbs v. Jackson Women's Health Organization", in cui i giudici hanno confermato la legge del Mississippi che proibisce l'interruzione di gravidanza dopo 15 settimane. A ricorrere era stata l'unica clinica rimasta nello Stato a offrire l'aborto.
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Su 50 Stati, 26 (tra cui Texas e Oklahoma) hanno leggi più restrittive in materia. Nove hanno dei limiti sull'aborto che precedono la sentenza "Roe v. Wade", e che non sono ancora stati applicati ma che ora potrebbero diventare effettivi, mentre 13 hanno dei cosiddetti "divieti dormienti" che dovrebbero entrare immediatamente in vigore.
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LE CONSEGUENZE
Il divieto di aborto entrerà verosimilmente in vigore in 13 stati americani nei prossimi 30 giorni. Si tratta di stati repubblicani che hanno approvato leggi stringenti sull'aborto legandole all'attesa decisione della Corte Suprema sulle Roe v. Wade. Ora che la decisione è arrivata e la sentenza del 1973 capovolta, i 13 stati possono vietare l'aborto in 30 giorni eccetto nei casi in cui la vita della madre sia in pericolo.
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PROTESTE IN CORSO
Fuori dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è scoppiata la protesta, pochi minuti dopo che i massimi giudici hanno abolito il diritto all'aborto. I manifestanti stanno aumentando ogni minuto che passa, c'è anche un contingente di anti-abortisti che si sono abbracciati e hanno esultato alla notizia che la Corte Suprema ha rovesciato la storica sentenza "'Roe v. Wade".
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LE REAZIONI
Una decisione "crudele" e "scandalosa", afferma la speaker della Camera negli Usa, la democratica Nancy Pelosi. Alle elezioni di novembre, aggiunge, ci sono in gioco i diritti delle donne. L'aborto è "stato un diritto per 50 anni": la decisione della Corte Suprema è un "insulto" per le donne, aggiunge Pelosi, assicurando che i democratici continueranno a battersi per le donne e per i diritti.
"La vita ha vinto", dice l'ex presidente americano Mike Pence. Barack Obama critica la Corte Suprema, accusandola di aver "attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani".
Una decisione "coraggiosa" e "corretta. E' una storica vittoria per la costituzione e la società", sostiene il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. "Plaudo a questa storica sentenza che salva vite umane", twitta il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarth.
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