sabato 20 maggio 2023

Sanità e liste d’attesa. È vero che chi può paga e gli altri aspettano? -- Caterina Giojelli 13/02/2023 -


Puntuali come le elezioni arrivano gli articoli-denuncia sul sistema sanitario: i ritardi nel recupero delle prestazioni perse col Covid sarebbero da attribuire al privato accreditato che lucra sui pazienti. Una tesi pretestuosa, ecco perché

... Lavoratori/utenti che – certo, spesso alimentando una domanda sanitaria non esattamente appropriata data la “convenienza”, “disponibilità” e “prossimità” offerta da queste strutture (per la serie, preferisco fugare ogni dubbio sulla mia salute con una visita o un esame) – vanno a implementare i numeri del privato. Cosa che, a voler leggere la vicenda dall’angolatura opposta, potrebbe anche contribuire, paradossalmente, a liberare posti nel pubblico e ridurre le liste d’attesa. ...

... L’unica cosa certa è questa: non è disprezzando il business e richiamando il privato a un’etica delle priorità (il privato non può intervenire sul budget allocato dalle Regioni, deve stare in piedi da sé e se apre le porte solo ai pazienti solventi significa, banalmente, che i fondi non ci sono o sono stati già esauriti per le prestazioni in convenzione) che “gli altri” smetteranno di aspettare. Nemmeno giocando sui distinguo: la prestazione erogata dal privato in convenzione col Ssn e che cioè rientra nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) resta ad oggi servizio pubblico.

Un servizio a cui tutti hanno diritto, ma che per una serie infinita di ragioni e fattori non è più sostenibile – basti pensare che quella privata rappresenta oggi un terzo della spesa pubblica sanitaria e la domanda di assistenza è in crescita esponenziale da almeno dieci anni. ...


... Non è da escludere che in futuro la specialistica ambulatoriale non rientrerà più nei Lea, ma non è questo il tema dell’articolo del Corriere, e soprattutto dei programmi dei candidati alle regionali. Chiosa necessaria: non c’è nulla di più elettorale e scontato di un articolo-denuncia sulle mani dei privati sulla sanità ora che “stanno arrivando i fasci” e la sinistra punta sui classici intramontabili (aborto, transizioni di genere) per difendere il tesoro di Lazio e Lombardia. Un tesoro sul quale consiglio e governatori avranno ben poco margine di manovra. ..

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