La surreale polemica dell'attore di "Bros", pellicola che racconta un amore gay a New York, e l'idea snobistica che il mondo del cinema ha sugli spettatori: «Se non ti piace, quello sbagliato sei tu»
Lgbtq? Basterebbe tornare a intrattenere
È il solito snobismo progressista da ztl, quell’atteggiamento che svela un senso di superiorità morale da parte di chi offre al popolo la propria arte e le proprie idee e si indigna se in risposta riceve pernacchie. Eppure basterebbe tornare a fare quello per cui il cinema è nato: intrattenere e divertire. «In un momento in cui le politiche identitarie infettano tutto», conclude Slater, «sembra che molti preferiscano dire la cosa “giusta”, prendere la posizione “giusta” e vendere biglietti solo al tipo “giusto” di persone piuttosto che fare soldi. Tuttavia, prima o poi si renderanno conto che la gente comune non accetta di essere insultata – e che, per parafrasare Brecht, Hollywood non può semplicemente cancellare il pubblico e sceglierne un altro».
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