giovedì 28 ottobre 2010
Il dado è tratto ?
Tempo di scelte che mi impegnano e che hanno rallentato l'aggiornamento del mio blog.
Ma tornerò... tornerò...!
mercoledì 27 ottobre 2010
Outplacement, questo sconosciuto
Segnalo l'articolo di Luigi Saccavini sull'argomento.
Consiglio di contattarlo direttamente per ulteriori dettagli.
LINK: http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/1054/la-gestione-del-passaggio-lavorativo-da-una-all%e2%80%99altra-azienda-in-italia/#more-1054
Consiglio di contattarlo direttamente per ulteriori dettagli.
LINK: http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/1054/la-gestione-del-passaggio-lavorativo-da-una-all%e2%80%99altra-azienda-in-italia/#more-1054
giovedì 7 ottobre 2010
La legge di Murphy
Anche in questo caso, da rileggere periodicamente, studiare ad applicare !
http://it.wikiquote.org/wiki/Legge_di_Murphy
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Ovvero: Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a guasto o errore, allora prima o poi esso si verificherà.
segue in Wikipedia
http://it.wikiquote.org/wiki/Legge_di_Murphy
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Ovvero: Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a guasto o errore, allora prima o poi esso si verificherà.
segue in Wikipedia
mercoledì 6 ottobre 2010
Costo della mensa scolastica Vs uso dei preservativi
Tratto da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/23/i-ministri-nessuno-gli-spiega-mai-bene-le-cose/63657/
I ministri, nessuno gli spiega mai bene le cose
Un uomo va al municipio del suo paese, un piccolo paese vicino a Torino. Ci va per parlare con qualcuno, magari un assessore, del problema della mensa scolastica della figlia.
Il problema è che la mensa scolastica costa cara, la scuola costa cara, la macchina costa cara, il mutuo costa caro, eccetera. Quindi propone all’assessore di non pagare il buono mensa e di mandare la figlia con il pranzo da casa.
Non si può fare, per questioni di normativa sanitaria, dice l’assessore.
L’uomo insiste.
Non si può fare comunque.
A un certo punto interviene un consigliere comunale che propone una soluzione: visto che l’uomo ha tre figli e fatica a sostenere tutte le spese che ne derivano, la prossima volta usi un preservativo.
L’uomo si arrabbia e anche molto e decide di protestare. Esce dal municipio e va a prendere una catena e un lucchetto dal ferramenta che c’è lì vicino. Poi si incatena davanti al municipio e minaccia di incominciare uno sciopero della fame.
La protesta va avanti un po’, arrivano i carabinieri, arriva anche il sindaco e altra gente.
Poi intervengono due deputati piemontesi della Lega Nord e la situazione si sblocca: riescono a convincere l’uomo a piantarla lì, per così dire, con la protesta e la minaccia di sciopero.
Più tardi l’uomo parla anche al telefono con un ministro della repubblica, che lo invita a partecipare alla giornata per le famiglie che si terrà a Milano il mese dopo. L’uomo se ne rallegra.
Più o meno le cose sono andate così. Potrei aggiungere che il ministro in questione si chiama Giovanardi, che i parlamentari della Lega che hanno mediato si chiamano Allasia e Cavallotto. L’uomo è cattolico praticante, come si può leggere su tutti i quotidiani che riportano la notizia, e così si capisce un po’ meglio perché la faccenda del preservativo lo abbia fatto arrabbiare tanto (anche se conosco molti cattolici praticanti che non l’avrebbero presa così male, e non cattolici che invece si sarebbero arrabbiati).
La storia però possiamo anche raccontarla così: un uomo che di mestiere fa il ministro viene informato che un altro uomo si è incatenato davanti al municipio del paese dove abita: protesta perché quando è andato a parlare in comune per capire come evitare i costi della mensa scolastica della figlia, un consigliere gli ha detto che esistono i preservativi. Siccome l’uomo che di mestiere fa il ministro è cattolico, telefona all’uomo che protesta per solidarizzare con lui e per invitarlo a partecipare a un convegno sulla famiglia a Milano. Nella telefonata probabilmente parlano di preservativi, e della difesa dei valori della famiglia. Non risulta che abbiano discusso del rapporto di causa conseguenza tra i tagli alla scuola pubblica e il costo del tempo mensa. Forse l’uomo che di mestiere fa il ministro non sa che impiegare meno soldi nella scuola significa farne spendere di più alle famiglie che pretende di difendere.
In conclusione resto sempre più convinto che i cosiddetti valori della famiglia, più che essere difesi, sottolineati, rimpianti, promossi, sbandierati, manifestati, messi al centro di convegni, aiutati, elencati, tutelati, protetti, vadano semplicemente (e faticosamente) vissuti. Quindi inviterei i ministri della repubblica, specialmente quelli cattolici, a incatenarsi davanti al parlamento per protestare contro chi non li ha avvisati che è sempre più difficile vivere i valori familiari, in Italia, anche per colpa del governo di cui fanno parte. Magari così gli telefona un padre di famiglia che solidarizza perché capisce il loro disagio anche se non può fare proprio niente per loro. E poi vanno tutti a un convegno sulla tutela dei consigli dei ministri a cui nessuno spiega bene le cose. E niente preservativi.
I ministri, nessuno gli spiega mai bene le cose
Un uomo va al municipio del suo paese, un piccolo paese vicino a Torino. Ci va per parlare con qualcuno, magari un assessore, del problema della mensa scolastica della figlia.
Il problema è che la mensa scolastica costa cara, la scuola costa cara, la macchina costa cara, il mutuo costa caro, eccetera. Quindi propone all’assessore di non pagare il buono mensa e di mandare la figlia con il pranzo da casa.
Non si può fare, per questioni di normativa sanitaria, dice l’assessore.
L’uomo insiste.
Non si può fare comunque.
A un certo punto interviene un consigliere comunale che propone una soluzione: visto che l’uomo ha tre figli e fatica a sostenere tutte le spese che ne derivano, la prossima volta usi un preservativo.
L’uomo si arrabbia e anche molto e decide di protestare. Esce dal municipio e va a prendere una catena e un lucchetto dal ferramenta che c’è lì vicino. Poi si incatena davanti al municipio e minaccia di incominciare uno sciopero della fame.
La protesta va avanti un po’, arrivano i carabinieri, arriva anche il sindaco e altra gente.
Poi intervengono due deputati piemontesi della Lega Nord e la situazione si sblocca: riescono a convincere l’uomo a piantarla lì, per così dire, con la protesta e la minaccia di sciopero.
Più tardi l’uomo parla anche al telefono con un ministro della repubblica, che lo invita a partecipare alla giornata per le famiglie che si terrà a Milano il mese dopo. L’uomo se ne rallegra.
Più o meno le cose sono andate così. Potrei aggiungere che il ministro in questione si chiama Giovanardi, che i parlamentari della Lega che hanno mediato si chiamano Allasia e Cavallotto. L’uomo è cattolico praticante, come si può leggere su tutti i quotidiani che riportano la notizia, e così si capisce un po’ meglio perché la faccenda del preservativo lo abbia fatto arrabbiare tanto (anche se conosco molti cattolici praticanti che non l’avrebbero presa così male, e non cattolici che invece si sarebbero arrabbiati).
La storia però possiamo anche raccontarla così: un uomo che di mestiere fa il ministro viene informato che un altro uomo si è incatenato davanti al municipio del paese dove abita: protesta perché quando è andato a parlare in comune per capire come evitare i costi della mensa scolastica della figlia, un consigliere gli ha detto che esistono i preservativi. Siccome l’uomo che di mestiere fa il ministro è cattolico, telefona all’uomo che protesta per solidarizzare con lui e per invitarlo a partecipare a un convegno sulla famiglia a Milano. Nella telefonata probabilmente parlano di preservativi, e della difesa dei valori della famiglia. Non risulta che abbiano discusso del rapporto di causa conseguenza tra i tagli alla scuola pubblica e il costo del tempo mensa. Forse l’uomo che di mestiere fa il ministro non sa che impiegare meno soldi nella scuola significa farne spendere di più alle famiglie che pretende di difendere.
In conclusione resto sempre più convinto che i cosiddetti valori della famiglia, più che essere difesi, sottolineati, rimpianti, promossi, sbandierati, manifestati, messi al centro di convegni, aiutati, elencati, tutelati, protetti, vadano semplicemente (e faticosamente) vissuti. Quindi inviterei i ministri della repubblica, specialmente quelli cattolici, a incatenarsi davanti al parlamento per protestare contro chi non li ha avvisati che è sempre più difficile vivere i valori familiari, in Italia, anche per colpa del governo di cui fanno parte. Magari così gli telefona un padre di famiglia che solidarizza perché capisce il loro disagio anche se non può fare proprio niente per loro. E poi vanno tutti a un convegno sulla tutela dei consigli dei ministri a cui nessuno spiega bene le cose. E niente preservativi.
martedì 5 ottobre 2010
Il Principio di Peter
da rileggere periodicamente !
http://it.wikipedia.org/wiki/Laurence_Peter
Laurence Peter
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Vai a: Navigazione, cerca
Laurence J. Peter (Vancouver, 16 settembre 1919 – Palos Verdes, 12 gennaio 1990) è stato uno psicologo canadese naturalizzato statunitense, conosciuto principalmente per aver formulato il principio di incompetenza (detto anche principio di Peter).
Iniziò la sua carriera di docente nel 1941 in Canada. Trasferitosi negli Stati Uniti, nel 1963 conseguì il dottorato in educazione presso la Washington State University. L'anno successivo la University of Southern California lo assunse come professore associato e coordinatore di un programma rivolto ai ragazzi con disturbi emotivi. In California assunse anche la carica di direttore del Evelyn Frieden Centre for Prescriptive Teaching.
Dal 1985 al 1990, anno della sua morte, è stato coinvolto nell'organizzazione della Gara di Sculture Cinetiche (Kinetic Sculpture Race) di Humboldt County, per la quale ha concepito il premio Dinosauro d'Oro (The Golden Dinosaur Award), trofeo assegnato al primo veicolo che si distrugge completamente dopo la partenza.
Il Principio di Peter [modifica]
Nel 1969 pubblicò, insieme all'umorista Raymond Hull, il saggio The Peter Principle, al quale deve la sua fama. Il libro è incentrato sul principio di incompetenza, che evidenzia in chiave satirica il meccanismo della carriera aziendale:
« In ogni gerarchia, un dipendente tende a salire fino al proprio livello di incompetenza. »
« Con il tempo ogni posizione lavorativa tende ad essere occupata da un impiegato incompetente per i compiti che deve svolgere. »
« Tutto il lavoro viene svolto da quegli impiegati che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza. »
Il principio è un caso speciale della generalizzazione:
« ogni cosa che funziona per un particolare compito verrà utilizzata per compiti sempre più difficili, fino a che si romperà »
Questa teoria generale è stata osservata all'opera dal professor William R. Corcoran durante le sue ricerche relative ai programmi di azioni correttive negli impianti nucleari. Corcoran aveva evidenziato la tendenza ad utilizzare apparati, dimostratisi efficaci per un determinato lavoro, in compiti al di là del loro scopo, che si trattasse di aspirapolvere - al posto di sistemi di aspirazione - per aspirare fumi e sostanze tossiche, oppure uffici amministrativi - al posto di gruppi di lavoro con competenze specifiche - per la redazione dei piani di emergenza.
Peter ha applicato il medesimo principio agli esseri umani.
In un'azienda dotata di una struttura organizzativa gerarchica, vengono promossi gli impiegati in base alla valutazione delle capacità dimostrate nello svolgere il lavoro attuale.
Finché un impiegato si dimostra in grado di assolvere il suo compito, questi verrà promosso al livello immediatamente superiore, nel quale dovrà assolvere un compito differente. Alla fine del processo, tale impiegato avrà raggiunto il proprio livello di incompetenza, ovvero la condizione in cui non è in grado di svolgere il compito assegnato e di conseguenza non ha più alcuna possibilità di essere promosso, ponendo fine alla propria carriera nell'organizzazione.
L'incompetenza non dipende dal fatto che la posizione gerarchica elevata è legata a compiti più difficili di quelli che l'impiegato è in grado di svolgere, ma più semplicemente perché i compiti sono di natura diversa da quelli svolti in precedenza e richiedono, di conseguenza, esperienze lavorative che l'impiegato solitamente non possiede.
Ad esempio, un operaio tornitore che svolge il suo lavoro in modo eccellente sarà promosso caporeparto, posizione in cui non è più necessaria la bravura a manovrare il tornio ma è indispensabile la capacità di trattare con il personale sottoposto.
Il principio di Peter è stato tradotto e pubblicato da Bompiani nel 1970 e in seguito riproposto da Garzanti nel 1972. Negli ambienti editoriali si vocifera che il traduttore, Michele Facconi, fosse in realtà Umberto Eco.[senza fonte] Nel 2008 la casa editrice Calypso ha proposto una nuova traduzione, di Andrea Antonini, che ha tuttavia mantenuto - poiché entrate nell'uso - quasi tutte le traduzioni del 1970 per quanto riguarda le categorizzazioni (come "esfoliazione gerarchica", "spinta", ecc.).
Il principio di Peter è stato ristampato di anno in anno negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei. Nel 2009 negli Stati Uniti è stata proposta un'edizione del quarantennale.
In seguito, Laurence J. Peter ha scritto degli ulteriori libri sul proprio principio, che non hanno tuttavia avuto lo stesso successo del primo volume.
Bibliografia
Laurence J. Peter - Raymond Hull, Il principio di Peter. Perché il vostro superiore è un incompetente? Questo libro vi dà la risposta, Milano, Calypso, 2008, ISBN 9788862550017.
http://it.wikipedia.org/wiki/Laurence_Peter
Laurence Peter
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Vai a: Navigazione, cerca
Laurence J. Peter (Vancouver, 16 settembre 1919 – Palos Verdes, 12 gennaio 1990) è stato uno psicologo canadese naturalizzato statunitense, conosciuto principalmente per aver formulato il principio di incompetenza (detto anche principio di Peter).
Iniziò la sua carriera di docente nel 1941 in Canada. Trasferitosi negli Stati Uniti, nel 1963 conseguì il dottorato in educazione presso la Washington State University. L'anno successivo la University of Southern California lo assunse come professore associato e coordinatore di un programma rivolto ai ragazzi con disturbi emotivi. In California assunse anche la carica di direttore del Evelyn Frieden Centre for Prescriptive Teaching.
Dal 1985 al 1990, anno della sua morte, è stato coinvolto nell'organizzazione della Gara di Sculture Cinetiche (Kinetic Sculpture Race) di Humboldt County, per la quale ha concepito il premio Dinosauro d'Oro (The Golden Dinosaur Award), trofeo assegnato al primo veicolo che si distrugge completamente dopo la partenza.
Il Principio di Peter [modifica]
Nel 1969 pubblicò, insieme all'umorista Raymond Hull, il saggio The Peter Principle, al quale deve la sua fama. Il libro è incentrato sul principio di incompetenza, che evidenzia in chiave satirica il meccanismo della carriera aziendale:
« In ogni gerarchia, un dipendente tende a salire fino al proprio livello di incompetenza. »
« Con il tempo ogni posizione lavorativa tende ad essere occupata da un impiegato incompetente per i compiti che deve svolgere. »
« Tutto il lavoro viene svolto da quegli impiegati che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza. »
Il principio è un caso speciale della generalizzazione:
« ogni cosa che funziona per un particolare compito verrà utilizzata per compiti sempre più difficili, fino a che si romperà »
Questa teoria generale è stata osservata all'opera dal professor William R. Corcoran durante le sue ricerche relative ai programmi di azioni correttive negli impianti nucleari. Corcoran aveva evidenziato la tendenza ad utilizzare apparati, dimostratisi efficaci per un determinato lavoro, in compiti al di là del loro scopo, che si trattasse di aspirapolvere - al posto di sistemi di aspirazione - per aspirare fumi e sostanze tossiche, oppure uffici amministrativi - al posto di gruppi di lavoro con competenze specifiche - per la redazione dei piani di emergenza.
Peter ha applicato il medesimo principio agli esseri umani.
In un'azienda dotata di una struttura organizzativa gerarchica, vengono promossi gli impiegati in base alla valutazione delle capacità dimostrate nello svolgere il lavoro attuale.
Finché un impiegato si dimostra in grado di assolvere il suo compito, questi verrà promosso al livello immediatamente superiore, nel quale dovrà assolvere un compito differente. Alla fine del processo, tale impiegato avrà raggiunto il proprio livello di incompetenza, ovvero la condizione in cui non è in grado di svolgere il compito assegnato e di conseguenza non ha più alcuna possibilità di essere promosso, ponendo fine alla propria carriera nell'organizzazione.
L'incompetenza non dipende dal fatto che la posizione gerarchica elevata è legata a compiti più difficili di quelli che l'impiegato è in grado di svolgere, ma più semplicemente perché i compiti sono di natura diversa da quelli svolti in precedenza e richiedono, di conseguenza, esperienze lavorative che l'impiegato solitamente non possiede.
Ad esempio, un operaio tornitore che svolge il suo lavoro in modo eccellente sarà promosso caporeparto, posizione in cui non è più necessaria la bravura a manovrare il tornio ma è indispensabile la capacità di trattare con il personale sottoposto.
Il principio di Peter è stato tradotto e pubblicato da Bompiani nel 1970 e in seguito riproposto da Garzanti nel 1972. Negli ambienti editoriali si vocifera che il traduttore, Michele Facconi, fosse in realtà Umberto Eco.[senza fonte] Nel 2008 la casa editrice Calypso ha proposto una nuova traduzione, di Andrea Antonini, che ha tuttavia mantenuto - poiché entrate nell'uso - quasi tutte le traduzioni del 1970 per quanto riguarda le categorizzazioni (come "esfoliazione gerarchica", "spinta", ecc.).
Il principio di Peter è stato ristampato di anno in anno negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei. Nel 2009 negli Stati Uniti è stata proposta un'edizione del quarantennale.
In seguito, Laurence J. Peter ha scritto degli ulteriori libri sul proprio principio, che non hanno tuttavia avuto lo stesso successo del primo volume.
Bibliografia
Laurence J. Peter - Raymond Hull, Il principio di Peter. Perché il vostro superiore è un incompetente? Questo libro vi dà la risposta, Milano, Calypso, 2008, ISBN 9788862550017.
domenica 3 ottobre 2010
Più sicuri in bicicletta ?
Seguite il link: http://www.comune.buccinasco.mi.it/allegati/consigli_per_ciclisti.pdf
e partecipate alla biciclettata di sabato 9 ottobre
http://www.comune.buccinasco.mi.it/articolo_5030/23/09/2010/sicurinbici_-_biciclettata_per_la_sicurezza.html
ATTENZIONE: nel post pubblicato nel sito del comune di Buccinasco viene indicato "rinviata a sabato 9 ottobre ore 14.30", ma nel programma viene precisato che il ritrovo davanti alla Biblioteca Comunale, via Fagnana 6 è alle ore 10.30 !
e partecipate alla biciclettata di sabato 9 ottobre
http://www.comune.buccinasco.mi.it/articolo_5030/23/09/2010/sicurinbici_-_biciclettata_per_la_sicurezza.html
ATTENZIONE: nel post pubblicato nel sito del comune di Buccinasco viene indicato "rinviata a sabato 9 ottobre ore 14.30", ma nel programma viene precisato che il ritrovo davanti alla Biblioteca Comunale, via Fagnana 6 è alle ore 10.30 !
sabato 2 ottobre 2010
Ed a Buccinasco ? (a proposito di auto Ferrari ...)
Considerazioni tratte da: http://it.notizie.yahoo.com/19/20100927/tpl-rai-annozero-brunetta-iniziativa-san-1204c2b_1.html
... Soprattutto - aggiunge Brunetta - ho fatto approvare nel giugno 2009 l'articolo 21 della legge n 69, che stabilisce per tutte le pubbliche amministrazioni l'obbligo di pubblicazione sul proprio sito istituzionale di diverse informazioni sui propri dirigenti: curriculum vitae, retribuzione annua lorda, recapito telefonico e mail istituzionale, tassi di assenza e di presenza del personale degli uffici alle loro dipendenze. ...
... Soprattutto - aggiunge Brunetta - ho fatto approvare nel giugno 2009 l'articolo 21 della legge n 69, che stabilisce per tutte le pubbliche amministrazioni l'obbligo di pubblicazione sul proprio sito istituzionale di diverse informazioni sui propri dirigenti: curriculum vitae, retribuzione annua lorda, recapito telefonico e mail istituzionale, tassi di assenza e di presenza del personale degli uffici alle loro dipendenze. ...
venerdì 1 ottobre 2010
Servizio Civile: Berlusconi taglia anche qui !
Pubblico un frammento dall'articolo dedicato al Servizio Civile pubblicato da:
http://www.lavoro-blog.com/lavoro/lavoro-volontariato-servizio-civile/
... Dall’anno di istituzione del servizio civile, il 2001, al 2009 sono state 254.482 le esperienze di volontariato avviate, in media 28mila all’anno. Il picco è stato raggiunto nel 2005 e 2006: in quegli anni i volontari sono stati più di 45mila. Poi il numero ha ricominciato a scendere, anche a causa dei tagli dei fondi, che ha determinato una riduzione dei posti messi a bando: 27mila nel 2009, poco meno di 20mila nel 2010. Non calano, invece, almeno proporzionalmente, le domande. Se nel 2008 il rapporto tra il numero di candidature pervenute e il numero di volontari avviati era 2,31, nel 2009 è salito a 2,89: in sostanza l’anno scorso è stata accolta solo una domanda su tre e si sono abbassate le possibilità di farcela. ...
http://www.lavoro-blog.com/lavoro/lavoro-volontariato-servizio-civile/
... Dall’anno di istituzione del servizio civile, il 2001, al 2009 sono state 254.482 le esperienze di volontariato avviate, in media 28mila all’anno. Il picco è stato raggiunto nel 2005 e 2006: in quegli anni i volontari sono stati più di 45mila. Poi il numero ha ricominciato a scendere, anche a causa dei tagli dei fondi, che ha determinato una riduzione dei posti messi a bando: 27mila nel 2009, poco meno di 20mila nel 2010. Non calano, invece, almeno proporzionalmente, le domande. Se nel 2008 il rapporto tra il numero di candidature pervenute e il numero di volontari avviati era 2,31, nel 2009 è salito a 2,89: in sostanza l’anno scorso è stata accolta solo una domanda su tre e si sono abbassate le possibilità di farcela. ...
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