Fosse stato per i giornali, ancora oggi non sapremmo nulla dello strano “affare” cinese da 1.250 milioni con intermediari strapagati. Sapete com’è, andava montato il caso Fontana
https://www.tempi.it/arcuri-e-le-mascherine-un-anno-fa-esatto-e-la-sinistra-bombardava-la-lombardia/
Come potrete facilmente dedurre dal titolo, continuiamo l’argomento del mese scorso, ma da un punto di vista leggermente diverso.
Il mese scorso, il nostro Mike aveva il problema di determinare con relativa certezza se fosse stato infettato dal CoViD-19 o no; e, per risolvere il problema, lo avevamo fatto passare attraverso una serie di test.
Questa volta vediamo quali sono i problemi dall’altro lato: i controlli sono lunghi da fare, e spesso sono merce pregiata; insomma, si vorrebbe trovare qualche metodo per risparmiare sia tempo che soldi, minimizzando il numero dei test necessari.
Ma questa corsa all’oro digitale ha anche un risvolto ecologico che non va trascurato. Ogni creazione di bitcoin e ogni transazione richiede complicatissimi calcoli matematici, che richiedono enormi potenze di calcolo. A loro volta, queste potenze di calcolo richiedono computer altrettanto potenti, che consumano energia. Tanta energia. E molta di questa energia viene prodotta usando fonti altamente inquinanti.
segue al link:
https://attivissimo.blogspot.com/2021/03/i-bitcoin-consumano-tanta-energia-che.html
The World Health Organization’s (WHO) Guideline Development Group (GDG) expert panel has made a recommendation against the use of the anti-inflammatory drug hydroxychloroquine to prevent Covid-19. According to the WHO living guidelines, the drug has no meaningful effect on patients infected with the disease.
https://www.pharmaceutical-technology.com/news/who-panel-hydroxychloroquine-use/
Quando un’impresa privata che ha l’83 per cento di tutte le vendite di libri decide di far sparire senza spiegazioni un best seller ritenuto scomodo, significa che si è passato un limite
These days, it’s common for people to work for many employers over the course of their careers. When an employee who previously left your company tries to come back, how do you determine whether or not you should rehire them? Research shows rehiring these “boomerang” employees can come with some benefits. For example, the cost to train them tends to be lower, and their immediate job performance tends to be better than new hires or internal promotions. But if your organization prioritizes long-term job performance or reducing turnover, you may be better off hiring externally or promoting from within. Before you make any decisions, understand your company’s objectives and priorities.
