mercoledì 31 luglio 2024

Olimpiadi al via. La Senna, le barche, la pioggia. La festa parigina (e le perplessità)



Per la cerimonia d’apertura l’Olimpiade parigina è salita su 85 battelli per trasportare 8.000 dei suoi 10.500 atleti dal Pont d’Austerlitz fino al Trocadero. L'oltraggiosa parodia dell'Ultima Cena

martedì 30 luglio 2024

Le reazioni. Il gay pride olimpico continua: il fascino discreto dell'ipocrisia



Il regista Jolly tenta di smentire che fosse parodia dell'Ultima cena, ma lo smentiscono le sue stesse drag queen: “Oh sì! Oh sì! Il Nuovo Testamento gay!”

lunedì 29 luglio 2024

Olimpiadi - Analisi. Nella cerimonia inaugurale atleti ai margini e cadute di gusto irrispettose


Kitsch e offensiva la parodia drag queen dell'"Ultima cena" di Leonardo: ma che senso ha trasformare ogni evento planetario in un gay pride? I vescovi francesi: «Siamo feriti, lo sport deve unire»


domenica 14 luglio 2024

giovedì 11 luglio 2024

Dove nasce il fanatismo abortista

Che cosa si agita dietro le reazioni scomposte che regolarmente si scatenano ogni volta che qualcuno tenta di sottrarre alla soppressione un bambino in più

mercoledì 10 luglio 2024

Contro il riso sperimentale Tea l’atto di eco-vandalismo più sciocco possibile

Nel mirino dei devastatori una varietà non Ogm “made in Italy” studiata per resistere al brusone riducendo fortemente il ricorso agli antiparassitari


martedì 9 luglio 2024

Legionella a Corsico, altri due casi: salgono a 30 gli infettati

Intanto continua la ricerca di una possibile fonte comune della diffusione del batterio nel cluster del Sud-Ovest milanese



...   nel frattempo invito la cittadinanza ad adottare le precauzioni domestiche indicate da Ats, come far scorrere l’acqua per almeno 5 minuti prima di bagno e doccia, mantenere la temperatura della caldaia sopra i 50°, fare la manutenzione di boiler e serbatoi e mantenere puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce e i rompigetto dei rubinetti”. 



venerdì 5 luglio 2024

Viganò scomunicato per scisma

https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-07/carlo-maria-vigano-scomunicato-per-scisma.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT

Un comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede annuncia la scomunica “latae sententiae” per l’ex nunzio negli USA che non riconosce la legittimità del Papa e dell’ultimo Concilio

Vatican News

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America ha ricevuto la scomunica, dichiarata d’ufficio, per aver voluto abbandonare la comunione con il Vescovo di Roma e la Chiesa cattolica. «In data 4 luglio 2024 – si legge nel comunicato diffuso dal Dicastero – il Congresso del Dicastero per la Dottrina della Fede si è riunito per concludere il processo penale extragiudiziale ex can. 1720 CIC a carico» di monsignor Carlo Maria Viganò, arcivescovo titolare di Ulpiana, «accusato del delitto riservato di scisma (cann. 751 e 1364 CIC; art. 2 SST)».

«Sono note – continua il comunicato - le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II». «All’esito del processo penale», Viganò «è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma. Il Dicastero ha dichiarato la scomunica latae sententiae ex can. 1364 § 1 CIC. La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica». La decisione è stata comunicata all’arcivescovo in data 5 luglio 2024.

Com’è noto lo scorso 20 giugno era stato lo stesso prelato a divulgare integralmente il decreto che lo convocava a Roma per rispondere delle accuse dandogli la possibilità fino al 28 giugno di nominare un avvocato difensore che lo rappresentasse o facendo pervenire una memoria difensiva. Non essendo avvenuto, gli è stato attribuito un difensore d’ufficio che ha svolto secondo le norme del Diritto la difesa di Viganò.

A più riprese, negli ultimi anni, l’ex nunzio negli USA aveva dichiarato di non riconoscere la legittimità del Papa e dell’ultimo Concilio. Nella scomunica latae sententiae si incorre per il fatto stesso di aver commesso il delitto. Allo scomunicato è proibito di celebrare la Messa e gli altri sacramenti; di ricevere i sacramenti; di amministrare i sacramentali e di celebrare le altre cerimonie di culto liturgico; di avere alcuna parte attiva nelle celebrazioni appena citate; di esercitare uffici o incarichi o ministeri o funzioni ecclesiastici; di porre atti di governo. Il senso della scomunica è comunque quello di essere una pena medicinale che invita al ravvedimento, quindi si resta sempre in attesa di un ritorno della persona alla comunione.

 

Le ragazze dagli ovuli d’oro

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