martedì 31 ottobre 2017

La sinistra sta avvicinandosi al PD. Chi andrà più a destra?

Suggerisco di leggere questo articolo di Aldo Giannulli.
Ad una prima lettura mi sembrava un po' eccessivo, non potevo credere che la sinistra italiana fosse così mal ridotta da ipotizzare di governare ancora con il PD di Renzi.  Pensavo che la storia della sua segreteria e dei suoi periodi come Presidente del Consiglo, in persona ed occulto con l'attuale Governo fotocopia, potessero facilmente convincere che allearsi col PD, a qualunque livello, locale, regionale, nazionale fosse una solenne fesseria.
Che chiunque avrebbe capito che con il PD e con i suoi alleati che avevano imposto al Parlamento il combinato disposto della Riforma Costituzionale (bocciata dai cittadini) e delle riforme del sistema elettorale (ben tra in questa Legislatura, dove la posizione dei Parlamentari a fine mandato assomiglia ben poco a quella finale) non si dovesse avere nulla a che fare.
Meglio rifiutare ogni incontro.  Nesssuna alleanza  col PD.    Mai.  Altrimenti che significherebbe la parola "alternativa"?
Ed invece sembra che ci sia qualcuno che nella ex sinstra  ci sia ancora chi dia fiducia al PD.   Ma visto che con il suo continuo spostarsi a destra (Job act, Sblocca Italia, elargizioni varie,...) il PD ora può praticamente essere considerato un partito di estrema destra, perché non valutare alleanze con chiunque non sia così  a destra, e quindi, semplificando, con chiunque altro?   Boh.  Lasciamo che che che questa ex sinistra insegua il PD a destra, e cerchiamo delle alternative.

Grasso, Bersani, Pisapia: ma perchè la sinistra non impara mai?


Devo dire che si può parlare del Mdp solo a prezzo di un enorme imbarazzo: è un gruppo di distinti signori, tutti parlamentari, che non ne hanno azzeccata una in tutta la vita e che non imparano mai.
Hanno sfasciato il Pci, poi hanno portato il Pds-Ds ad una fallimentare unificazione con i democristiani della Margherita, poi hanno perso le elezioni del 2001, 2008 e 2013 (quelle le hanno “non vinte”, quanto a quelle del 2006, le vinsero di strettissima misura per poi dare vita ad un governo che era un circo equestre, poi si sono fatti scalzare dal più democristiano dei margheritini, mugugnando hanno votato le peggiori riforme di Renzi (job act, buona scuola, riforma istituzionale…), poi, dopo aver coscienziosamente perso tutta la loro base, ridottisi a tre gatti e mezzo, hanno deciso di fare una scissione con i rimanenti parlamentari che non hanno saltato il fosso per arruolarsi fra i renziani.
L’unica cosa buona che hanno fatto è stata schierarsi per il No nel referendum del 4 dicembre, ma solo perché D’Alema (unico che capisca la politica in quell’infelice gruppo) li ha costretti a calci negli stinchi.
Dopo la scissione, non hanno fatto assolutamente nulla, né per elaborare una linea politica degna di questo nome, né per organizzare la loro base, né per promuovere una qualsivoglia campagna politica (visto che fra poco si vota): zero, più zero, più zero. Hanno cincischiato per sette mesi appresso a Pisapia (del quale si parlava come di in possibile segretario e, incredibilmente, nessuno rideva), poi Pisapia ha scelto il Pd (che forse lo compenserà con uno scranno alla Corte Costituzionale) e, dall’alto del suo seguito di massa, ha fatto il suoi auguri a Speranza ed “al suo partitino del tre per cento” (sic!).
C’era da sperare che, tramontata l’infatuazione per Pisapia, iniziassero finalmente a fare politica e, invece no, adesso è il turno di Grasso del quale si parla come di un possibile segretario. Si, perché da quelle parti, prima si decide chi è il segretario, poi chi è il gruppo dirigente, poi chi deve rientrare in Parlamento e, alla fine e se avanza il tempo, si organizza la base che, ovviamente, trova il piatto pronto (che democrazia!).
Io non dico che si debba realmente far votare alla base i dirigenti ed i parlamentari (troppa democrazia fa male!) ma almeno far finta che sia così. Insomma, almeno non facciamola così spudorata. Ed allora, una volta per tutte, convinciamoci che le case non si costruiscono dal tetto, ma dalle fondamenta.
Quanto poi alla scelta di merito, Grasso, se possibile, è anche peggio di Pisapia. Diventato Presidente del Senato per caso e con i voti dei 5 stelle che, nel loro immaginario, lo credevano un campione della lotta antimafia, è stato poi un ligio esecutore delle indicazioni del Pd, dando il meglio di sé nel dibattito sulla riforma istituzionale, quando combinò cose di pazzi (se è il caso posso ricordare un po’ di episodi) per battere l’ostruzionismo dei 5 stelle e di Sel (oggi, con SI, possibile alleata di Mdp). Poi, all’improvviso, realizzato che non c’è speranza di essere rieletto Presidente del Senato, scopre che il Pd ha fatto violenza al Parlamento con la fiducia e si dimette… dal Pd, non dalla Presidenza del senato (le dimissioni da un posto importante? Non sia mai! Potrebbe venire la sinusite).
E con gran faccia di corno, dice che si è dimesso ora dal Pd e non prima, per rispetto delle istituzioni! Lui come Presidente del Senato aveva l’obbligo morale e politico di difendere il Parlamento (ed il ramo che lui presiede) cercando di non ammettere la richiesta di fiducia del governo. Ad esempio sostenendo che essa è inopponibile in caso di leggi elettorali o che non è ammissibile una richiesta che obbliga un ramo del parlamento ad accettare una legge senza possibilità di nessun emendamento. E , magari avrebbe potuto utilizzare l’argomento della contraddizione contenuta nella legge, già segnalata da D’Attorre, sostenendo la necessità di emendare almeno quello sconcio. Magari avrebbe potuto invocare un intervento arbitrale del Capo dello Stato.
Forse non sarebbe servito a nulla, ed al quel punto, se davvero riteneva che si stesse facendo una violenza al Parlamento, gli restava il gesto estremo delle dimissioni dalla Presidenza. La cosa avrebbe avuto ben altro rilievo politico, creando non poco imbarazzo a Mattarella per la firma. In fondo, il Presidente del Senato è il suo vice e se se ne va sbattendo la porta perché la legge è incostituzionale, non è che si possa far finta di niente. Invece, l’eroico Presidente ha lasciato che la violenza si compisse e, diciamolo, con la sua complicità e dopo, solo dopo, si è dimesso dal partito (non dalla Presidenza di Palazzo Madama, insisto) per prepararsi a sedere sulla sedia di segretario del Mdp. E voi ci proponete un segretario del genere?
Infine: Mdp non scioglie una ambiguità che si porta appresso dalla fondazione, la domanda è questa: cosa vuol fare da grande Mdp? Le scelte possibili sono due: o il gruppo di pressione esterno, che punta a rovesciare la segreteria Renzi per poi rientrare, o l’alternativa di sinistra al Pd. Entrambe scelte lecitissime, per cui, se si tratta della prima, è possibile una alleanza elettorale con il Pd, ma se si tratta della seconda, l’alleanza è esclusa in via di principio, perché non puoi allearti con uno a cui vuoi fare le scarpe. E’ così difficile da capire?
Aldo Giannuli

lunedì 23 ottobre 2017

Il boom cinese

Tratto da:  https://www.laboratoryequipment.com/news/2017/10/chinese-space-station-falling-earth?et_cid=6139756&et_rid=45516372&type=cta&et_cid=6139756&et_rid=45516372&linkid=https%3a%2f%2fwww.laboratoryequipment.com%2fnews%2f2017%2f10%2fchinese-space-station-falling-earth%3fet_cid%3d6139756%26et_rid%3d%%subscriberid%%%26type%3dcta

Map of Tiangong-1's orbits in June 2013. Photo: Wikimedia Commons
Any time over the next six months, a Chinese space station will plummet out of orbit to a hard landing somewhere on Earth.
The Tiangong-1 (“Temple of Heaven”) spacecraft is descending from a starting altitude of 349 kilometers at a rate of approximately 160 meters daily, according to Chinese officials.
Most of the 9.3-ton craft will be destroyed upon entry into the planet’s atmosphere – but parts will land on Earth, Chinese officials concede.
“According to the calculations and analysis that have been carried out, most of the structural components of Tiangong-1 will be destroyed through burning during the course of its re-entry,” the Chinese told the United Nations in May. “The probability of endangering and causing damage to aviation and ground activities is very low.”
The Chinese have pledged to keep the international community informed of the craft’s progress – which can fall to Earth anytime between now and April 2018.
“Timely information about important milestones and events during the orbital decay phases will be released through the news media,” they assured the UN. “As to the final forecast of the time and region of re-entry, China will issue the relevant information and early warning in a timely manner and bring it to the attention of the United Nations Office of Outer Space Affairs and the Secretary-General of the United Nations by means of note verbal through diplomatic channels.”
The laboratory, which was launched in 2011, functioned through its six assigned missions and stopped working in March 2016. It was part of a major push for manned space flight by the Asian superpower – an initiative which has caused some to see a second, 21st century space race shaping up between the People’s Republic and the United States.
As China has gotten a foothold in outer space, their policies have been a concern for the international community. For instance, they deliberately destroyed one of their own weather satellites with a ballistic missile shot from the ground in 2007, which caused a massive cloud of debris in orbit that impeded orbital operations for almost all nations. China then launched a space-debris cleanup satellite called Aolong-1 last year – but that raised some concerns about militarization of the satellite orbits around the Earth.
China first sent a rover to the moon in December 2013, becoming the third nation to make a soft landing on the lunar surface.
The country has also officially announced an additional probe to complete its three-step moon exploration program.
The original space race began with the launch of the Soviet Union’s satellite Sputnik in 1957. Twelve years later, the U.S. essentially “won” the race with the historic Apollo moon landing.

sabato 21 ottobre 2017

22 Ottobre 2017. Referendum per l' Autonomia in Lombardia

L'uomo più rappresentativo della amministrazione autonoma della Lombardia, in quanto è il politico che è stato più a lungo Presidente della Regione, è Roberto Formigoni., qui fotografato accanto a Roberto Maroni.

Lo vorreste ancora come Presidente?  Domenica votate Sì

Primo mandato (1995-2000)
Secondo mandato (2000-2005)
Terzo mandato (2005-2010)
Quarto mandato (2010-2013)

lunedì 9 ottobre 2017

Pensierino della sera. Grazie agli elettori Romani

Ogni volta che sento le interviste ai vari Giachetti / Guerini / Serracchiani / Fiano che occupano i TG per lamentarsi per la situazione "drammatica" nella quale secondo loro starebbe sprofondando la città di Roma, a causa del fatto che non sono loro a gestire la città...

E li sento contrapporre gli errori (che ci sono) della attuale Giunta con le qualità di Governo "dimostrate" dal PD a livello locale, regionale e nazionale...


RINGRAZIO I ROMANI per non averli votati.

Mamma mia che giornalisti!

Leggendo le notizie relativa alla famiglia brianzola avvelenata da tallio, le spiegazioni sulla presunta provenienza del tallio dalle feci di piccioni non mi avevano convinto.  Dove lo avevano preso tutto questo tallio i poveri piccioni? 
Ora un articolo del Blog della Società Chimica Italiana spiega il concetto: il giornalisti hanno semplicemente confuso il metodo scientifico di ricercare il tallio nelle feci dei piccioni (o in altri animali) per valutare l'inquinamento dell'ambiente (" l’OMS ha usato il contenuto di tallio nel corpo o nelle feci degli animali (fra i quali anche i piccioni) per provare che certi impianti (per esempio i cementifici) inquinano l’ambiente in termini di metalli pesanti") con un presunta e fantasiosa produzione di tallio (e come?) da parte dei piccioni stessi.
Poi c'è una nota parlamentare vicina al PD che parla di Fake News...!



Il tallio, i piccioni e i giornali.


Claudio Della Volpe
Posted on 4 ottobre 2017 by 
In questi giorni circola sui giornali una notizia su una famiglia di Desio che dopo una vacanza ha scoperto di essersi avvelenata col tallio; due dei componenti, padre e figlia, entrambi anziani sono deceduti e ce ne spiace, ovviamente.
Ma sono qui a scrivere di questo episodio di cronaca sia perchè ha a che fare con la chimica sia (soprattutto) per il modo in cui i giornali grandi e piccoli ne parlano stavolgendone il senso e inventandosi addirittura notizie inesistenti.

Le ragazze dagli ovuli d’oro

CONSIGLIO LAA LETTURA DELL'ARTICOLO SOLO A VISITATORI ADULTI https://www.tempi.it/le-ragazze-dagli-ovuli-doro/ Di  Caterina Giojelli 12 ...