mercoledì 15 agosto 2012

Cosa ha scritto Napolitano? (piccolo suggerimento che potrebbe aiutare a riconoscere le ovvietà)

Per capire cosa vogliano dire alcuni politici con certi loro interventi, un vecchio sistema sempre utile è quello di provare a leggere i documenti mettendo dei "non" nei punti chiavi delle frasi.

A puro titolo di esempio, e quindi senza alcuna relazione col ruolo occupato in questo momento da Giorgio Napolitano, suggerisco di riflettere circa come varierebbe la frase:
"Più in generale il Presidente della Repubblica raccomanda altresì che in sede di revisione del complesso della spesa si effettuino scelte equilibrate, sostenibili socialmente e coerenti con la necessaria priorità degli investimenti per l'innovazione, la ricerca e la formazione." 


Se applicassimo il mio suggerimento:
"Più in generale il Presidente della Repubblica raccomanda altresì che in sede di revisione del complesso della spesa si effettuino scelte NON equilibrate, NON sostenibili socialmente e IN-coerenti con la necessaria priorità degli investimenti per l'innovazione, la ricerca e la formazione". 


Avrebbe potuto scrivere il contrario di quanto ha scritto?
Come giustificare quindi le pagine dei quotidiani ed i servizi TV dedicati a (scusatemi) delle ovvietà e non al resto dell'intervento che richiamava all'approvazione di un emendamento che mette in pericolo tutta la manovra ?
Perché gli uomini che dicono "pane al pane", e promettono sacrifici, lacrime e sangue, sono così rari? 



Per chi volesse leggere tutto il testo scritto dal Segretario generale della presidenza della Repubblica (pro tempore) Donato Marra al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (pro tempore) Antonio Catricalà a nome del Presidente della Repubblica (pro tempore) Giorgio Napolitano segnalo il link:

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/In-esclusiva-Adnkronos-il-testo-integrale-delle-lettere-tra-Quirinale-e-Catricala_313600208385.html


In esclusiva Adnkronos il testo integrale delle lettere tra Quirinale e Catricalà

ultimo aggiornamento: 14 agosto, ore 19:46
Roma - (Adnkronos) - Grande interesse a livello ministeriale e politico per la notizia data in esclusiva dall'Adnkronos relativa allo scambio di lettere del 10 agosto scorso sulle indicazioni del presidente della Repubblica in materia di tagli e spending review
Roma, 14 ago. (Adnkronos) - La notizia data in esclusiva dall'Adnkronos relativa allo scambio di lettere del 10 agosto scorso tra il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, sulle indicazioni del presidente della Repubblica in materia di tagli e spending review, ha suscitato grande interesse a livello ministeriale e politico, tanto che in molti si sono subito attivati per potere avere in visione le missive. L'Adnkronos, che le ha ottenute da fonti ministeriali, pubblica in esclusiva il testo integrale delle lettere:

Questo è il testo della lettera inviata dal Segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà:
''Illustre Sottosegretario, il Presidente della Repubblica, nel promulgare la legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, recante disposizioni urgenti per la revisione, della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, ha rilevato che nel corso dell'iter parlamentare il decreto-legge è stato oggetto di molte modifiche per conseguire con maggiore efficacia l'obiettivo della spesa pubblica. Tali modifiche sono strettamente connesse agli interventi individuati dal Governo in sede di approvazione del decreto emanato dal Presidente della Repubblica, fatta eccezione per l'aggiunta dell'art. 8 del comma 3 bis, in accoglimento, durante la discussione al Senato, dell'emendamento 8.19 (Germontani, De Angelis, Digilio, Galioto) che prevede un incremento dei limiti minimi e massimi di alcune sanzioni pecuniarie amministrative, relative alle modalità di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Tale modifica non appare in linea con quanto ribadito dalla Corte Costituzionale (da ultimo con la sentenza n.22 del 2012) in ordine alle caratteristiche proprie della decretazione d'urgenza. Infatti il giudice delle leggi, dopo aver affermato che le Camere possono nell'esercizio della loro potestà legislativa, apportare emendamenti al testo dei decreti-legge per modificare la disciplina normativa in essi contenuta, ha precisato che "esorbita invece dalla sequenza tipica profilata dall'art. 77, secondo comma, Cost. ... l'alterazione dell'omogeneità di fondo della normativa urgente, quale risulta dal testo originario, ove questo, a sua volta, possieda tale caratteristica". La Corte definisce questa evenienza come un uso improprio, da parte del Parlamento di un potere che "la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o non, in legge un decreto-legge". Tanto le rappresento su incarico del Presidente della Repubblica affinché il Governo, nell'esercizio della propria facoltà di iniziativa legislativa, possa alla prima occasione adottare, in relazione a quanto esposto, gli opportuni provvedimenti al fine di prevenire una eventuale pronuncia di incostituzionalità
Con l'occasione il Presidente Napolitano, nel prendere atto che in sede di conversione è stata soppressa per il 2012 la riduzione dei trasferimenti agli enti di ricerca, mentre le riduzioni per gli anni successivi 2013 e 2014 sono state demandate al decreto ministeriale di ripartizione del fondo ordinario di finanziamento, auspica che in tale sede si valutino attentamente le finalità e la specifica condizione finanziaria di ciascun ente. 
Più in generale il Presidente della Repubblica raccomanda altresì che in sede di revisione del complesso della spesa si effettuino scelte equilibrate, sostenibili socialmente e coerenti con la necessaria priorità degli investimenti per l'innovazione, la ricerca e la formazione. Confidando che il Governo vorrà tener conto dei rilievi e dei suggerimenti formulati, come sempre, in spirito di doverosa, leale, collaborazione istituzionale, il Presidente Napolitano rivolge a lei e al ministro Filippo Patroni Griffi, cui la presente è inviata per opportuna conoscenza, i saluti più cordiali, ai quali unisco i miei personali''.
Questo è il testo della lettera di risposta del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà al Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra:
''Illustre segretario generale, mi riferisco alla sua cortese lettera in data odierna nella quale evidenzia alcune osservazioni formulate in sede di promulgazione della legge di conversione del decreto sulla revisione della spesa pubblica. Ho riferito dei giusti rilievi sollevati al Presidente del Consiglio e ho dato disposizioni al nostro Ufficio legislativo di affrontare, come da Voi suggerito, la questione nel primo provvedimento utile. Insieme al ministro Patroni Griffi vigilerò per evitare la censura d'incostituzionalità. 
Per quanto riguarda gli enti di ricerca, informeremo i Ministeri competenti degli auspici espressi dal Signor Presidente della Repubblica. In particolare, riferiremo l'Alta raccomandazione affinché si operi con scelte equilibrate in ogni senso e coerenti con gli investimenti necessari all'innovazione, alla ricerca, e alla formazione. L'occasione mi è gradita per rivolgerLe i più cordiali saluti e indirizzare, per Suo tramite, al Signor Presidente della Repubblica i più vivi ringraziamenti per le indicazioni ricevute''.

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