Car* amic*,
essere parte di Survival non è mai stato tanto difficile come in questi ultimi anni.
Non soltanto perché ci siamo trovati a dover lottare duramente per i fondamentali diritti umani in paesi come il Brasile o l’India, dove il fatto stesso di essere indigeni raramente è stato tanto pericoloso e doloroso come oggi. Ma anche perché abbiamo dovuto investire molte energie e risorse in una campagna trasversale che, pur essendo cruciale per il futuro dei popoli indigeni, della natura e della stessa umanità, stenta ancora oggi a essere riconosciuta come una prioritaria questione di giustizia e diritti umani.
Mi riferisco ovviamente alla nostra campagna per la decolonizzazione della conservazione della natura. Denunciare pubblicamente le responsabilità di grandi e amatissime ong della conservazione – come il WWF – nello sfratto, assassinio, tortura e persecuzione dei popoli indigeni, è stata una decisione dura ma inevitabile dopo anni di pressioni senza risposta. Con il pensiero rivolto costantemente alle vittime, abbiamo continuato a lottare senza sosta nonostante la denigrazione pubblica, la perdita di sostenitori e donazioni, il silenzio codardo di tanti media e l’omertà complice di tante associazioni e istituzioni che sistematicamente ci hanno negato voce e spazio nei forum pertinenti accusandoci addirittura di mentire solo per farci pubblicità.
essere parte di Survival non è mai stato tanto difficile come in questi ultimi anni.
Non soltanto perché ci siamo trovati a dover lottare duramente per i fondamentali diritti umani in paesi come il Brasile o l’India, dove il fatto stesso di essere indigeni raramente è stato tanto pericoloso e doloroso come oggi. Ma anche perché abbiamo dovuto investire molte energie e risorse in una campagna trasversale che, pur essendo cruciale per il futuro dei popoli indigeni, della natura e della stessa umanità, stenta ancora oggi a essere riconosciuta come una prioritaria questione di giustizia e diritti umani.
Mi riferisco ovviamente alla nostra campagna per la decolonizzazione della conservazione della natura. Denunciare pubblicamente le responsabilità di grandi e amatissime ong della conservazione – come il WWF – nello sfratto, assassinio, tortura e persecuzione dei popoli indigeni, è stata una decisione dura ma inevitabile dopo anni di pressioni senza risposta. Con il pensiero rivolto costantemente alle vittime, abbiamo continuato a lottare senza sosta nonostante la denigrazione pubblica, la perdita di sostenitori e donazioni, il silenzio codardo di tanti media e l’omertà complice di tante associazioni e istituzioni che sistematicamente ci hanno negato voce e spazio nei forum pertinenti accusandoci addirittura di mentire solo per farci pubblicità.
Passo dopo passo, nel tempo le cose hanno cominciato a cambiare e ieri si è svolta presso il Congresso degli Stati Uniti un’udienza bipartisan dopo la quale credo che nulla sarà più come prima, né per il WWF né per altre grandi ONG che hanno continuato per decenni a ricevere ingenti fondi pubblici e privati senza dover mai nemmeno rendere conto dell’efficacia delle loro azioni né del rispetto della legge e dei diritti umani.
Vi invito a leggere qui di seguito la notizia che abbiamo appena diffuso in merito, e ad ascoltare integralmente l’udienza (mi spiace, non possiamo tradurla in italiano ma confido che possiate comunque comprendere, magari aiutandovi con l’opzione sottotitoli di Youtube).
Vi invito a leggere qui di seguito la notizia che abbiamo appena diffuso in merito, e ad ascoltare integralmente l’udienza (mi spiace, non possiamo tradurla in italiano ma confido che possiate comunque comprendere, magari aiutandovi con l’opzione sottotitoli di Youtube).
Grazie a tutti voi per essere rimasti al nostro fianco: insieme abbiamo appena scritto un pezzo di storia dei diritti umani e abbiamo compiuto un passo concreto verso una modalità più efficace e giusta di affrontare e risolvere la crisi climatica e la perdita di biodiversità. Abbiamo tutte le ragioni per esserne orgogliosi e andare avanti così! Con la COP-26 ai blocchi di partenza, resta ancora tanto da fare.
WWF accusato di inganno, insabbiamento e disonestà nell’udienza della Commissione al Congresso USA
27 ottobre 2021
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