mercoledì 6 luglio 2022

Il capitalismo americano frena sul diritto all’aborto

Anche se molte grandi aziende hanno già assicurato che pagheranno alle dipendenti l'interruzione di gravidanza, la maggior parte è rimasta in silenzio dopo la sentenza della Corte Suprema. Come mai? Merito dei sondaggi




Le aziende Pro aborto secondo l'artiolo
Warner Bros., Condé Nast, BuzzFeed, Vox Media, Disney, Goldman Sachs, Snap, Macy’s, Intuit e Dick’s Sporting Goods.
Starbucks, Amazon, Tesla, Yelp, Airbnb, Netflix, Patagonia, DoorDash, JPMorgan Chase, Levi Strauss & Co., PayPal, OKCupid, Citigroup, Kroger, Google, Microsoft, Paramount, Nike, Chobani, Lyft e Reddit.

I sondaggi
A maggio, ad esempio, una ricerca del Pew Research Center aveva mostrato che per il 46% degli americani l’aborto è «moralmente sbagliato» sempre o nella maggior parte dei casi, 

Una battaglia diversa dalle altre

Le grandi corporation americane non si sono mai tirate indietro quando c’è stato da difendere diritti, sostenibilità, rivoluzione green, lotta al razzismo, guerra al suprematismo bianco e alle discriminazioni di genere. Perché queste battaglie hanno sempre fatto rima con profitto e ottimi ritorni d’immagine.

Ma che sopprimere un bambino nella pancia della madre possa essere equiparato agli altri benefit aziendali non è così chiaro alla maggioranza degli americani come molti giornali vorrebbero. Ecco perché, al di là dei soliti noti, molte aziende preferiscono restare in silenzio.

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