oemia Sibillo, direttrice del Centro di aiuto alla vita (Cav) Mangiagalli di Milano, avrebbe voluto parlare l’altro giorno in università Statale di cosa significa “accogliere la vita”. Non le è stato permesso. Come abbiamo raccontato, gruppi di sinistra hanno costretto gli organizzatori a interrompere l’incontro. Oltre a narrare le vicende delle circa millecinquecento donne che ogni anno, grazie al Cav, decidono di non interrompere la gravidanza, Sibillo avrebbe voluto “far vedere” chi sono queste donne. Avrebbe voluto mostrare il video che vedete qui sotto in cui una giovane madre peruviana spiega cosa le è successo, i suoi turbamenti di fronte a una gravidanza difficile e poi, grazie all’aiuto concreto che le è stato offerto, la decisione di dare alla luce il figlio. Come si può constatare, si tratta di una testimonianza semplice, pacata, in cui non si parla della legge 194, ma solo del «Cav che è la mia famiglia».
In una lettere aperta ai contestatori p
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