Diario di un padre di famiglia che vive a Buccinasco
lunedì 30 dicembre 2024
Messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2025
La vita, "porta" della speranza
«Chiedo un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli. Senza speranza nella vita, infatti, è difficile che sorga nel cuore dei più giovani il desiderio di generare altre vite». Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2025, primo grande evento del Giubileo che si inaugura tra una settimana appena – la notte di Natale – con l’apertura della Porta Santa. Un gesto che ci indica una “uscita” e una “entrata”. Quale sia il movimento che la Chiesa propone è evidente dal tema scelto da Francesco per l’Anno Santo: la speranza che «non delude», per riprendere il titolo della Bolla di indizione (Spes non confundit). I battenti che si schiudono segnano il passaggio di una soglia che introduce alla speranza della quale è garanzia certa la vita nella sua interezza, come ci dice il Papa. Una cultura che ne ha relativizzato il valore infinito fatica a comprendere la risorsa di cui è depositaria, ma proprio il Giubileo può rivelarsi come l’occasione per recuperare un’evidenza perduta. Rispettare la dignità di ogni vita, e prima ancora comprenderla e contemplarne la bellezza, come il Natale ci conduce a fare: è forse questa la “porta della speranza” che ci attende. Francesco Ognibene f.ognibene@avvenire.it
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