tratto da: http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/londra-2012-paralimpiadi-lultima-grande-impresa-alex-zanardi-110124148.html
Londra 2012 Paralimpiadi - L'ultima grande impresa di Alex Zanardi
Il bi-campione olimpico di handbike ha trascinato al traguardo della Venice Marathon un compagno di gara tetraplegico: qualcosa di semplicemente straordinario anche per le condizioni meteo ai limiti dell'impossibile
Scritto da Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83) | Eurosport – 10 ore fa
Alex Zanardi non finisce più di stupire. Questa volta, l’ex pilota di Formula 1 non fa notizia per un successo, per un oro o per un record del mondo infranto. Domenica, infatti, il bi-campione olimpico di handbike non ha vinto la 27esima edizione della Venice Marathon. Ma, senza dubbio, si è reso protagonista di un’impresa ancora più grande. In condizioni meteorologiche al limite per la forte pioggia e il vento, Zanardi è riuscito ancora una volta a stupire.
L’impresa è di quelle epiche. Qualche mese fa Zanardi aveva conosciuto Eric Fontanari, un diciassettenne rimasto tetraplegico dopo un incidente domestico. Il sogno del ragazzo era quello di partecipare alla maratona di Venezia e dopo averlo confessato al campione olimpico si sono decisi a provare l’impresa. Con una handike costruita appositamente (una versione modificata di quella utilizzata l’anno scorso per arrivare al traguardo con il malato di SLA Francesco Canali), Zanardi è riuscito a sospingere Fontanari sino al chilometro 25. Quando però l’olimpionico si è accorto delle difficoltà del compagno.
Il primo pensiero è stato quello di abbandonare la gara, visti i problemi fisici di Fontanari. Ma, poi, è arrivata l’idea geniale. “E’ stata un’avventura pazzesca – ha confessato Zanardi una volta giunto al traguardo -. Eric ha iniziato a patire il freddo con degli spasmi muscolari e non riusciva più a tenere la sua handbike che piegava tutta a sinistra. A quel punto ho capito che era troppo rischioso arrivare in queste condizioni a Venezia per cui, memore dell’esperienza dello scorso anno con Francesco Canali, ho deciso di sganciare la ruota anteriore di Eric e agganciare il suo mezzo al mio con una corda trovata quasi per caso sul percorso. Da un bidone della spazzatura è spuntata una corda. Abbiamo smontato la ruota anteriore della carrozzina di Eric, l’ho legato dietro a me e siamo ripartiti. Sembravamo l’A-Team”.


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