mercoledì 30 marzo 2016

Il Governo italiano protempore (quello Renzi - Alfano - Verdini, mai votato dai cittadini), ha deciso l'assegnazione diretta di un finanziamento decennale di 1,5 miliardi di euro a un unico soggetto, senza nessuna competizione o procedura di peer review.

tratto da: http://www.affaritaliani.it/politica/palazzo-potere/separare-scienza-politica-appello-degli-scienziati-italiani-estero-413304.html

Separare scienza e politica: l'appello degli scienziati italiani all'estero



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I finanziamenti «top down» per il progetto milanese Human Technopole non rispecchiano le procedure seguite a livello internazionale.

L'iniziativa Iit-Ht per come è oggi gestita, scrive il sole24ore, è in pieno e completo conflitto con il Principio di Haldane, e riecheggia i disastrosi effetti causati dal connubio diretto tra politica e top management della Nasa, che ignorò le valutazioni della comunità scientifica sui rischi all' origine del disastro dello shuttle Challenger. Noi non conosciamo altri criteri per avere successo, se non coltivando l' integrità degli scienziati attraverso la libera competizione delle loro idee, così da ottenere i migliori risultati e un rapporto onesto e trasparente con i cittadini finanziatori.La decisione del governo italiano di affidare il coordinamento del progetto Human Technopole (Ht) all' Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova è stata definita un' operazione top-down anche dallo stesso direttore dell' Iit, Roberto Cingolani. La procedura top-down cui si fa riferimento non riguarda la legittima decisione del governo di creare un polo scientifico-tecnologico sull' area ex Expo, ma l' assegnazione diretta di un finanziamento decennale di 1,5 miliardi di euro a un unico soggetto, Iit-Ht, senza nessuna competizione o procedura di peer review. Il governo, per vie non chiare né pubbliche, ha scelto un unico interlocutore (Iit) per approntare un piano scientifico per Ht, e lo stesso interlocutore è stato designato come beneficiario del relativo finanziamento decennale. In tutti i Paesi moderni e per qualsiasi iniziativa che riguardi la ricerca finanziata con risorse pubbliche si fa ricorso a metodi improntati al cosiddetto «Principio di Haldane». Proposto all' inizio del secolo scorso da sir John Burdon Sanderson Haldane, il principio raccomanda la «separazione assoluta fra politica e scienza, perché la corruzione si previene in questo modo. […] Mischiare politica e scienza è la ricetta del disastro». In altre parole, i processi di selezione della scienza pubblica non possono essere invasi dalla politica né essere decisi da un singolo ente. Pensiamo che gli sforzi fatti dagli scienziati italiani per adeguarsi e competere con successo sulla scena internazionale rischino di essere vanificati dal metodo con cui viene gestita l' iniziativa Iit-Ht per l' impossibilità, attuale e futura, che investirà tutti gli scienziati non coinvolti di competere adeguatamente con "i prescelti", ovvero coloro che saranno invitati a partecipare, con progetti decisi senza alcuna competizione pubblica, al piano Iit-Ht.


- Paola Arlotta, Harvard University, Stati Uniti - Ennio Carbone, Karolinska Institute Stockholm, Svezia - Francesco Colucci, Cambridge University, Regno Unito - Daniele Daffonchio, Kaust, Arabia Saudita - Enzo Di Fabrizio, Kaust, Arabia Saudita - Antonio Giordano, Temple University, Stati Uniti - Daniela Pappalardo, Royal Institute of Technology, Svezia




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