martedì 25 settembre 2012

"Dai 50 anni in poi lo stipendio deve scendere”

Lo ha detto il Ministro del Lavoro pro tempore Elsa Fornero.
La "Sua" logica è che fra i 35 e i 45 anni, i lavoratori dovrebbero raggiungere il massimo del efficienza e dello stipendio, potendo unire all'esperienza già maturata il massimo delle capacità fisiche e mentali.

Secondo il Miniistro pro tempore, i lavoratori in quella fascia di età rendono di più, producono di più, e dovrebbero essere pagati di più.
Sempre secondo il Ministro pro tempore, dopo i 40 anni, con la diminuizione (?) dell'efficienza fisica (!) e mentale (!), c'è inevitabilmente un calo di rendimento e produttività, quindi anche gli stipendi dovrebbero calare.


Anzi, ancora meglio (ma forse la mia è una estrapolazione forse eccessiva...) meglio approvare una bella riforma del lavoro che permetta di licenziare tutti i lavoratori al compimento dei 50 anni, contribuendo in questo modo alla risoluzione del problema della disoccupazione giovanile.

Via i 50enni che con i loro alti stipendi mantenevano la famiglia, e dentro i  giovani con contratti a tempo determinato e a meno di 500 euro/mese.
Pazienza se esperienza e capacità saranno inferiori..., cominciamo ad evitare di pagare ricchi stipendi a questi vecchi 50enni rincitrulliti!
Anzi, forse dovrebbero ringraziare perchè il riposo forzato li aiuterà a prendersi cura dei loro pochi neuroni ancora funzionanti stando tranquilli a casa, mantenendosi senza fatica  grazie alle ricche pensioni che li attenderanno da lì a 18 anni.
E come sopravviveranno tra i 50 ed i 68 anni?

Avete suggerimenti?

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