lunedì 4 novembre 2013

Federalismo demaniale: 1.000 beni della Difesa a disposizione di Comuni, Province e Regioni

Lettera inviata ai Presidenti delle Province e delle Regioni
Lettera inviata ai Sindaci
Roma 26 ottobre 2013

Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, on. Gioacchino Alfano e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, on. Pier Paolo Baretta, hanno scritto ai Sindaci, ai Presidenti delle Province e delle Regioni per mettere a disposizione del territorio e della collettività 1.000 immobili distribuiti su circa 300 Comuni italiani, attualmente in gestione all’Amministrazione della Difesa, che potranno essere richiesti dagli Enti territoriali nell’ambito del federalismo demaniale.


Si tratta di cespiti militari ancora in consegna al Ministero della Difesa, non più utili a fini istituzionali, che a seguito delle richieste, verranno rilasciati dalla Difesa all’Agenzia del Demanio per essere poi trasferiti definitivamente all’Ente interessato.

La lista di questi immobili individuati dal Ministero della Difesa sarà consultabile all’interno dell’applicativo dedicato al federalismo demaniale, sul sito dell’Agenzia del Demanio www.agenziademanio.it.

Tramite questo applicativo, gli enti possono presentare entro il 30 novembre, direttamente online, richiesta di attribuzione dei beni attraverso una procedura semplificata, introdotta con l’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98, in attuazione del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85.

Questa operazione, concordata tra Ministero della Difesa e Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito di uno specifico Comitato strategico permanente interministeriale, finalizzata a restituire gratuitamente agli Enti territoriali un cospicuo numero di immobili, si inserisce tra le iniziative messe in campo dal Governo per dare nuovo impulso all’economia. Per questo obiettivo un ruolo centrale è affidato proprio al settore immobiliare e alla valorizzazione del patrimonio pubblico, che sono considerati assi strategici per la ripresa economica del nostro Paese.

“E’ il primo importante risultato in tema di dismissioni immobiliari della Difesa – dichiara il Sottosegretario Gioacchino Alfano – che assume un doppio valore perché rivolto a vantaggio della collettività e della ripresa economica. E’ il contributo delle Forze armate al Paese – prosegue - che, cessate le funzioni militari, restituiscono ai figli quello che i padri hanno ricevuto in consegna”.

Il Sottosegretario Pier Paolo Baretta dichiara che "La collaborazione tra il Ministero della Difesa e quello dell'Economia va nella direzione del giusto contributo alla ripresa economica attraverso l’immissione nel mercato di importanti patrimoni pubblici, la cui valorizzazione va a migliorare il nostro territorio".

Tratto da   http://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/Federalismodemaniale.aspx

1 commento:

luigi saccavini ha detto...

Un comunicato pompieristico quanto vuoto e peggio, sbagliato nella destinazione.
Lo Stato il patrimonio pubblico lo deve dispemttere per destinarlo alla riduzione del debito.
Non per la spesa: sia essa degli enti locali o centrale. Una fola che le risorse siano destinate agli investimenti, a meno che non sia la legge a speficiare in modo rigido l'impiego.

CONTRARISSIMO A QUESTO IMPOVERIMENTO CHE SERVE SOLO A MANTENERE LIVELLI DI SPESA NON SOSTENIBILI...

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