Perché la prima risorsa di una nazione non è né il petrolio né l’oro e nemmeno il suo patrimonio artistico; è il suo modo di pensare. E il nostro è bacato dalla corruzione. Il nostro tarlo, la nostra malattia. Eppure non c’è leader politico che lo ponga come il problema dei problemi e agisca di conseguenza. Con le leggi ma soprattutto con il discorso pubblico; e con i meccanismi di selezione dei “decisori”, che come sappiamo hanno effetti a cascata.
In proposito consiglio a tutti di leggersi l’articolo di Luca Ricolfi (uno dei massimi sociologi italiani) uscito ieri sulla “Stampa”. Acutissimo. Trovo che il riferimento alla rivoluzione culturale cinese per denunciare il disprezzo di Renzi e del renzismo verso la cultura sia assolutamente fondato.
Certo, niente bagni di sangue. Ma l’idea che i medici, gli insegnanti, i magistrati, i professori universitari, debbano essere rieducati dalla politica e svillaneggiati dagli incolti mi sembra calzante. E siccome il partito di Renzi (che poi è quello a cui sono iscritto) sta dimostrando per l’ennesima volta di portare il conformismo nel suo corredo genetico, e di impecorirsi senza orgoglio, guardo con angoscia cercando di limitare i danni con il mio lavoro.
1 commento:
L'articolo di Ricolfi si trova qui: http://www.lastampa.it/2014/08/03/cultura/opinioni/editoriali/chi-ci-rimette-con-il-primato-della-politica-mdRLs6cwq4JugB1AXyKIjK/pagina.html
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