Dedicato ai sedicenti cattolici del PDL. Se riescono a leggerlo senza vomitare.
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Rubygate/ "Domani sera i bignè ad Arcore". Ecco come funzionava il bunga bunga
Giovedí 14.04.2011 09:00
Esiste, sostengono i pubblici ministeri, uno "schema" collaudato: seleziona le ragazze e le porta alle feste a luci rosse organizzate per il premier Silvio Berlusconi. Le testimonianze di Ambra Battilana e Chiara Danese lo confermano.
AMBRA E CHIARA NON CI STANNO- La sera del 22 agosto scorso ad Arcore, insieme con Berlusconi, c'erano sedici ospiti. Oltre al direttore del Tg4, Emilio Fede, e al consigliere regionale del Pdl, Giorgio Puricelli, ci sono ben quattordici ragazze. Gli investigatori, scrupolosamente, annotano come "sembrerebbe che alcune persone abbiano trascorso la notte all'interno della villa. Si tratta di nove ragazze. Lisa Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, le gemelle Imma ed Eleonora De Vivo, Marystell Polanco, Nicole Minetti, Ioana Visan e l'ultima che identificano come "tale "Marisiel"". Ci sono però tre telefonini che si allontano da Arcore alle 3.31. A chi appartengono? A Fede, Ambra e Chiara. Quindi, è evidente che le due diciottenni "non ci stanno" (come avevano detto) e vanno via: accompagnate da chi le ha portate ad Arcore.
LE IMMAGINI
Ma "come" le ha portate Fede? È sufficiente scorrere i faldoni raccolti dalla procura per rendersi conto come funziona il meccanismo. C'è un "dietro le quinte" per abbindolare le due ragazze, che sognavano di entrare nel mondo dello spettacolo, ma si sono ritrovate, come dicono, "in fatti più grandi di noi". Si mette in moto, questo congegno, il 21 agosto, quando l'agente dei divi Lele Mora, considerato l'arruolatore, e il giornalista Mediaset, nel ruolo di selezionatore, scambiano qualche opinione su Daniele Salemi, manager delle due ragazze. E Fede dice: "È arrivato con queste due splendide, Chiara e Ambra, mamma mia ragazzi, che belle!". Dunque, non c'è alternativa: "Bisogna portare ad Arcore quel bignè domani sera".Tutto per controbilanciare la "fidanzatina" del premier, Roberta Bonasia: "Ha preso già troppo possesso, pretende tutto".
LA FESTA INCUBO AD ARCORE- Le ragazze finiscono la gara, sono stremate, alle 22.12 Fede viene informato dalla stessa Ambra di aver vinto il titolo di miss Piemonte. "Eh, non avevo dubbi - si congratula - e stasera festeggiamo". I festeggiamenti ad Arcore diventano "un incubo": balzellette zozze, gira la statuetta del Priapo, si succedono spogliarelli, toccamenti, tutto è talmente "sconcio" che Ambra e Chiara decidono di fuggir via. Eppure, a qualche cosa sono servite. Il 23 agosto Fede ragguaglia Mora sullo svolgimento della serata: "Abbiamo fatto un po' tardino... abbiamo spazzato via come era prevedibile spero quella Roberta (Bonasia), che è una stronza di merda... quando ha visto queste due (Ambra e Chiara) è impallidita... Bene, è arrivato lui, non l'ha più cagata per tutta la serata, perché guardava queste, capito?".
IL RACCONTO DI CHIARA- "I complimenti del presidente Berlusconi furono talmente intensi che Fede, non so se come battuta o meno, gli disse: "Eh, mangia nel piatto tuo che io mangio nel piatto mio(...)". Forse nelle sue intenzioni io dovevo essere destinata a lui e Ambra a Berlusconi". Il premier "dopo l'ultima barzelletta sconcia si fece portare una statuetta di Priapo"(personaggio della mitologia classica simbolo dell'esuberanza sessuale) "e la fece girare tra le ragazze", chiedendo loro "un gioco sconcio al quale né io né Ambra ci prestammo". Le due ragazze, entrambe piemontesi, si sono presentate al 5° piano della Procura proprio lunedì scorso, mentre il premier era al primo piano dello stesso tribunale per il processo Mediaser.
Per la prima volta dai racconti emerge il dettaglio delle feste. Per la prima volta a "portare" notizie e informazioni su quelle serate che Berlusconi ha definito "elegantissime feste" non sono i pubblici ministeri, ma due ragazze, confermando negli interrogatori di lunedì le memorie del 4 aprile, benché riguardanti la notte del 22-23 agosto 2010, e stilate dopo aver consultato un avvocato che dicono di ignorare sia deputata dell'Idv di Di Pietro, Patrizia Bugnano.
Ambra Battilana
LE IMMAGINI
BUGIE SU DI NOI - Il motivo per cui si sono fatte avanti e hanno deciso di raccontare tutta la verità, dicono, riguarda il fatto di essere state "equiparate sui giornali alle escort", ma anche per un "effetto boomerang" di Berlusconi: "Uno degli elementi che mi hanno spinto a prendere questa decisione - esordisce Chiara davanti ai pm Forno e Sangermano - è la posizione che ha pubblicamente assunto il presidente Berlusconi, il quale in più occasioni ha definito "cene eleganti" le serate che per quanto mi risulta avevano tutt'altra natura, e per di più ha difeso alcune ragazze del suo "giro" che avevano avuto atteggiamenti sconvenienti, mentre non ha ritenuto di spendere una parola a favore nostra che ci eravamo comportate in tutt'altro modo".
LA PRIMA VOLTA AD ARCORE - Chiara e Ambra spiegano di essere state presentate nell'agosto 2010 da Salemi (il loro agente) a Fede, "che subito si mostrò entusiasta di noi, disse "vanno benissimo", non ci richiese l'effettuazione di alcuna prova ma si mostrò deciso a sceglierci come "meteorine" a 5.000 euro a settimana". Seguono ristorante con Fede, battute a doppio senso, "esame del fondoschiena", promessa di risentirsi. Poi arriva la sera del 22 agosto. Senza prima saperlo, con Salemi e poi con Fede finiscono ad Arcore. La cena "con una quindicina di persone" (nella lista delle ragazze spesso presenti ad Arcore) è animata dalle "barzellette sconce del premier", alle quali "Fede con piccole gomitate ci spingeva a ridere nel coro" di "tutti i presenti che scoppiavano a ridere in maniera eccessiva e forzata".
LA STATUETTA PORNO - Subito dopo il gioco della statuetta: "Le ragazze si dimenavano, ballavano, cantavano "meno male che Silvio c'è", si facevano baciare i seni dal presidente, lo toccavano nelle parti intime, e poi facevano lo stesso con Fede. Eravamo scioccate, in una situazione più grande di noi. A un certo punto Berlusconi, visibilmente contento, disse "allora siete pronte per il bunga bunga?", e tutte le ragazze in coro hanno urlato "Siiii!"". Mentre il gruppo si sposta e sale su una scala, "Berlusconi dietro di noi ci poggiò le mani sui glutei", non un aiuto (dice Ambra) ma "un palpeggiamento sul sedere, e reiterato". Arrivate nel centro benessere sempre più perplesse ("Ma che dobbiamo fare, disse la mia amica, dobbiamo darla?"), Chiara vede "le ragazze ballare in maniera piuttosto volgare" con "vestiti da infermiera molto corti, da crocerossina", "i seni molto scoperti", "anche un frustino", e "avvicinandosi a Berlusconi lo toccavano e si facevano toccare nelle parti intime", una "ballava mentre Berlusconi la baciava sul seno".
Nicole Minetti in consiglio regionale - Olycom
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DECIDONO DI ANDARE VIA - Chiara e Ambra dicono di essere rimaste paralizzate, "mentre Fede e Berlusconi incitavano le altre ragazze a coinvolgerci in questo "gioco" con parole quali "dai spogliatele... spogliatevi... ballate"". E quando spiegano di volersene andare, "Fede risponde: "Se volete andare via, va bene, ma non pensate di poter fare le meteorine o Miss Italia". Berlusconi, che sedeva accanto, annuiva senza dire una parola". In auto, Fede di colpo cambia e esalta il "nostro non essere come le altre: brave, avete superato una prova". E l'sms "grazie per la fantastica serata!" dal telefonino di Chiara a Fede? "In realtà lo mandò Salemi, per assicurarmi la selezione a Miss Italia, quando ancora non gli avevamo raccontato la serata".
I VERBALI - Ambra: "... Entriamo in casa e ci troviamo di fronte il presidente Silvio Berlusconi. Tiene in mano due vassoietti. Sopra ci sono degli anelli. Lui dice che sono di Tiffany, ma io mi accorgo che è semplice bigiotteria. Berlusconi li offre in dono. In quel momento arrivano tantissime ragazze. Noto Roberta Bonasia. Tutte cominciano a prendere i doni dai vassoietti, le ragazze hanno un atteggiamento molto confidenziale con il presidente. Sono elettrizzate. Il presidente si presenta a me e a Chiara e si mostra contento di vederci. Ci dice che siamo belle. Ci ricopre di complimenti. Chiede qualcosa della nostra vita personale. È evidente l'attrazione che Berlusconi ha per me e Chiara. È così evidente che Emilio Fede gli dice, infastidito: "Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel piatto mio". Ci è chiaro che per Fede io ero destinata a Berlusconi, Chiara a lui".
Chiara: "La serata prosegue con la cena. Ci sediamo tutti a tavola, siamo più o meno quindici. Con Fede e Berlusconi, me e Ambra, ricordo Roberta Bonasia; Maristhell Polanco che avevo visto in televisione a "Colorado cafè"; le due gemelline napoletane (Eleonora e Imma De Vivo), che avevo visto all'Isola dei Famosi; una ragazza che si presenta con il nome di Lisa, di origine cubana, subito mostra un'attenzione omosessuale nei miei confronti; una signora bionda alta e riccia, che durante la serata canta; una signora prosperosa; una ragazza mora abbastanza alta, quella che ho poi riconosciuto essere Nicole Minetti; due ragazze nere, piuttosto volgari e abbigliate in modo indecente, quando le ho viste ho subito pensato che fossero due prostitute; un signore piuttosto alto che non ci fu presentato; un altro ragazzo che suonava una pianola e un'altra signora non giovanissima, di circa 50 anni. Ambra poi mi disse che Lisa le confidò subito di essere lesbica".
Ambra: "Marysthell mi dice che se Berlusconi mi avesse notato, mi avrebbe fatto fare una bella carriera... Emilio Fede mi spiega che le due gemelline napoletane per partecipare alla cena avrebbero ricevuto una ricompensa di tremila euro ciascuna".
Chiara: "Durante la cena Emilio Fede è seduto tra me e Ambra, di fronte a Fede c'è Berlusconi, seduto tra Roberta Bonasia e Lisa. Emilio Fede per tutto il tempo tocca le gambe a me e ad Ambra. Ero a disagio, in imbarazzo, scambiavo sguardi d'intesa con Ambra".
Ambra: "Berlusconi guarda insistentemente me e Chiara. Ci dedica canzoni che interpreta lui stesso, in francese e in italiano. Ci chiama "bimbe" e suscita il visibile risentimento di Roberta Bonasia, che gli si butta continuamente addosso baciandolo. Quella sera il presidente non mangia niente e racconta molte barzellette particolarmente sconce, così sconce che io mangio di malavoglia, tanto era irritante il contenuto. Ma tutti ridevano a crepapelle e, a un certo punto, parte la canzoncina "E meno male che Silvio c'è" e tutte le ragazze cominciano a ballare e cantare intorno al tavolo. Io e Chiara ci guardiamo imbarazzate, come per dirci: "Ma dove siamo finite?". E dire che il peggio deve ancora arrivare perché dopo quindici minuti che siamo seduti a tavola, alcune delle ragazze scoprono i seni, li offrono al bacio di Berlusconi. Toccano il presidente nelle parti intime. Si fanno toccare. Anche Roberta Bonasia tocca ripetutamente nelle parti intime Berlusconi. Mentre accade questo, le ragazze cantano ancora "meno male che Silvio c'è", chiamano il presidente "papi" e Berlusconi chiama tutte noi "le mie bambine, le mie bimbe"".
Chiara: "Dopo l'ennesima barzelletta oscena, Berlusconi fa portare una statuetta. É uno specie di guscio. Dal guscio esce un omino con un pene grosso. La statuetta ha dimensioni di una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. Il pene è visibilmente sproporzionato. Berlusconi fa girare la statuetta tra le ragazze. E chiede loro di baciarne il pene. Le ragazze cominciano a far girare la statuetta. Ne baciano il pene e simulano un rapporto orale. O se lo avvicinano ai seni scoperti. Tutti ridono. Io e Ambra non ci prestiamo al gioco indecente. Ci sorprende che anche la Bonasia, che il presidente ha presentato a tutti come la sua fidanzata, si presti. È in quel momento che la serata prende una direzione molto diversa da come l'ho immaginata. Le ragazze, visibilmente allegre, cominciano ad avvicinarsi al presidente, si fanno baciare i seni, lo toccano. È una specie di girotondo, le ragazze si dimenano, lo toccano di nuovo, lo stesso fanno con Emilio Fede. A un certo punto il presidente, visibilmente contento, chiede: "Siete pronte per il bunga bunga?". Le ragazze in coro urlano: "Siii". Io e Ambra non sappiamo che cosa sia questo bunga bunga, anche se dopo la statuina lo intuiamo. Sono agitata, mi sento male...".
Barbara Guerra a passeggio con Marysthell Garcia Polanco, foto Olycom
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Ambra: "Chiara chiede a Emilio Fede se può avere una camomilla perché si sente male. Siamo scioccate, Fede cerca di rassicurarci. Ci invita a rimanere tranquille, mentre Berlusconi ci invita a fare un giretto nella villa. Ci mostra una sala con delle statuette di mucche colorate, mi pare in ceramica, e nella stessa sala ci sono palloncini e cartelloni inneggianti a Berlusconi, del tipo "Viva Silvio". Poi ci porta a vedere una saletta del tipo discoteca, con al centro un palo da lap-dance. Mentre camminiamo, Berlusconi, che sta dietro di noi, ci tocca i glutei, ci palpeggia il sedere. Né io né Chiara lo abbiamo invitato a desistere, anche se ci siamo irrigidite, facendogli capire che non eravamo d'accordo con quanto stava facendo. Al piano superiore Berlusconi ci mostra una spa con piscina e palestra e ci dice che, la prossima volta, avrebbe organizzato una festa in piscina, per stare più in intimità con noi e conoscerci meglio".
Chiara: "Nella piccola discoteca con il palo al centro e i divanetti tutto intorno, e nell'angolo un dj, le ragazze iniziano a ballare in modo piuttosto volgare. Si tirano su la gonna. Mostrano il sedere. Alcune sono vestite da infermiere, come le gemelline di Napoli e la Bonasia, che tiene in mano anche un frustino. I vestitini da infermiera sono molto corti, da crocerossina, con i bordi rossi, il cappellino, i seni molto scoperti e con la biancheria intima in mostra. Anche le ragazze non travestite da infermiera tirano su i vestiti, mettono in mostra fondoschiena e seni. Ballando si avvicinano a Berlusconi, lo toccano e si fanno toccare, è il gioco che il presidente definisce bunga bunga".
Ambra: "Ricordo che anche Marysthell mostra i glutei, Emilio Fede mi dice che ha vinto una qualche gara di bellezza per il suo fondoschiena. Anche le due gemelle napoletane mostrano il seno nudo. A un certo punto Nicole Minetti si esibisce in uno spettacolo di lap-dance. Indossa uno di quei vestiti che si tolgono a strappo. Rimane completamente nuda ballando al palo, senza reggiseno e mutandine. Dopo essersi denudata, si avvicina a Berlusconi e ballando in maniera provocante avvicina il sedere al viso del presidente. Girandosi gli avvicina i seni alla bocca, il presidente le bacia i seni. Le ragazze tentano di coinvolgerci in questa danza, istigate da Fede e Berlusconi. Sento dietro di me frasi del tipo: "Ma che sono venute a fare quelle due?". Tutte le ragazze ci stanno intorno, ci toccano, ci prendono, tentano di toglierci i vestiti, ci toccano un po' dappertutto".
Chiara: "Fede e Berlusconi incitano le ragazze a coinvolgerci nel gioco, dicono: "Dai, spogliatele... dai, spogliatele... spogliatevi... ballate...". A quel punto siamo letteralmente terrorizzate. Vogliamo soltanto andarcene, ma non sappiamo come fare. È evidente a tutti il nostro disagio. Ci facciamo coraggio, andiamo da Fede e gli diciamo: "Vogliamo assolutamente andare via". Accanto al direttore c'è il presidente Berlusconi. Sente chiaramente la richiesta di Ambra. Emilio Fede risponde: "Se volete andare via, va bene. Ma non pensate di poter fare le meteorine o miss Italia"".
Ambra: "Berlusconi, seduto accanto a Fede, annuisce senza però dire una parola. Tanto che ne ricavo l'impressione che sia perfettamente d'accordo con Fede. A quel punto usciamo dalla villa insieme con Fede, che ci accompagna con la macchina guidata dal suo autista a piazzale Loreto. Fede, che si era mostrato molto seccato nei nostri confronti, quasi anticipando la nostra protesta, ci dice in macchina, alla presenza dell'autista, che avevamo fatto benissimo a comportarci così. Che avevamo superato una prova. Che non eravamo come le altre ragazze, tutte puttane. Che eravamo le "favorite" del presidente e avremmo fatto una bella carriera. Io e Chiara rimaniamo sbigottite".
GHEDINI: DICHIARAZIONI INCONSISTENTI - "Le nuove dichiarazioni in relazione alle serate in Arcore, - spiegano i legali del premier l'avvocato Piero Longo e l'avvocato Niccolò Ghedini - sono destituite di ogni fondamento e contrastano con numerosissime indicazioni di segno completamente opposto. La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l'assoluta inconsistenza".
LA PROCURA: TESTIMONIANZE IMPORTANTI - Non la pensa così la procura di Milano. Le testimonianze di Ambra Battilana e Chiara Danese, le due 18enni torinesi che hanno raccontato ai pm milanesi l'altro ieri alcuni particolari delle feste nella residenza di Arcore del premier, "sono importanti per il contesto, anche se non dicono nulla di nuovo", affermano fonti della Procura di Milano. I verbali delle loro deposizioni sono stati depositati ieri e messi a disposizione delle difese di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. "Queste testimonianze ci sono piovute addosso - dicono al quarto piano del Palazzo di Giustizia - e dovrebbero essere le ultime prima di chiedere il rinvio a giudizio, cosa che e' nostro interesse fare il prima possibile".
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