Con questo articolo colmo una lacuna: ero convinto di conoscere abbastanza bene la filmografia tratta dai racconti di Giovannino Guareschi, ed invece non avevo mai sentito parlare di questo film.
Ringrazio l'articolo di Goffredo Fofi pubblicato su Avvenire di Giovedì 1° Novenbre per avermelo fatto conoscere.
C'è qualcuno che potrebbe dirmi dove potrei visionare una copia del film?
Grazie
Franco
IL FILM RITROVATO DALL' ASSOCIAZIONE DEL " CLUB DEI 23 "
" Gente cosi' " , la piccola Italia del ' 50
si proietta oggi a Busseto il film " gente cosi' " , di cui Giovanni Guareschi curo' la sceneggiatura nel 1950 . regia: Fernando Cerchio, interpreti: Camillo Pilotto e Vivi Gioi
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Si proietta oggi a Busseto il film dimenticato scritto da Guareschi TITOLO: "Gente cosi' ", la piccola Italia del ' 50
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - BUSSETO . Dopo quarantadue anni una pellicola dimenticata nei depositi della Cineteca nazionale torna alla luce. L' oblio aveva sepolto "Gente cosi' ", un film del 1950 di cui Giovanni Guareschi, lo scrittore di "Don Camillo", fu sceneggiatore. Alla proiezione, oggi a Busseto, il paese del parmense caro all' umorista, non ci saranno solo cinefili ma anche gli estimatori di "Giovannino" che si sono radunati in un' associazione (il "Club dei 23", 1300 soci in Italia e all' estero) che ha ritrovato il film dopo molte ricerche. "Io e mia sorella Carlotta . racconta Alberto Guareschi, figlio dello scrittore . lo avevamo visto solo una volta, da bambini. Del resto rimase in circolazione solo poco piu' di un mese anche perche' fu stroncato da una critica feroce alla quale non erano estranei i pregiudizi politici verso nostro padre". Ispirato a una serie di racconti tipici dello scrittore, "Gente cosi' " prelude ai piu' fortunati film su don Camillo e Peppone. Anche qui c' e' un prete (don Candido, interpretato da Camillo Pilotto), ma i protagonisti sono una maestrina e un contrabbandiere di sigarette sullo sfondo dell' Alta Valtellina e in una Milano ancora sconvolta dalla guerra. Lo interpretano, diretti da Fernando Cerchio, Vivi Gioi, Adriano Rimoldi, Saro Urzi' , Marisa Mari e un giovanissimo Renato De Carmine. La storia si dipana, spiega Alberto Guareschi, fra i tentativi della maestrina "progressista" di redimere il giovanotto il cui carattere ribelle e le avversita' spingono al traffico clandestino. Quando la ragazza si accorge di attendere un bimbo, per lasciargli ogni liberta' , lo abbandona. Una serie di bozzetti, anche umoristici, che si concludono sull' orlo del burrone dove il giovane, ferito dai finanzieri, cade. Li' , in punto di morte e con testimoni militari, don Candido celebra le nozze. "Una storia semplice che si conclude . dice Guareschi . in modo amaro, ma non disperante. Le polemiche politiche che pure mio padre affrontava vigorosamente nei libri e sui giornali sono sfumate; anche quella che lo opponeva all' uso che delle armi le forze dell' ordine troppo spesso facevano contro i poveri diavoli che sopravvivevano trasportando tabacco di nascosto". Gli amici di Guareschi non escludono di proiettare di nuovo "Gente cosi' ", magari a Pianazzo, vicino a Madesimo, dove il film fu girato, o a Trepalle, il comune piu' alto d' Italia, il cui parroco, don Parenti, ispiro' don Candido, prete dei contrabbandieri. Giuseppe Ramazzotti
Ramazzotti Giuseppe
Pagina 31 - (17 ottobre 1992) - Corriere della Sera
SCHEDA FILM a cura di Cinematografo.it
Gente così
Anno: 1948 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: -
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:GIORGIO VENTURINI PER ICET RIZZOLI
Distribuzione:ARTISTI ASSOCIATI
TRAMA
A Trebilie, nell'Alta Lombardia, vicino al confine svizzero, il contrabbando è un'attività quasi normale e nessuno la considera criminosa. Poiché il sindaco fa il barbiere, gli affari del paese si discutono nella di lui bottega, e alle discussioni partecipa anche il parroco, don Candido. A turbare la tranquillità di quest'ambiente patriarcale viene la nuova maestrina elementare. La ragazza è una progressista e con le sue idee e le sue iniziative si mette contro le donne e i benpensanti, mentre il buon parroco cerca di conciliare, di metter pace. Il governo vuol costruire una certa diga, ma i paesani vi sono contrari: quando giungono i tecnici per rilievi topografici, i paesani, sobillati dalla maestrina, li aggrediscono e succede il finimondo. La maestrina s'è innamorata di un giovane contrabbandiere, al quale ha insegnato a leggere. Allorché questi fugge a Milano, la ragazza lo segue e divengono amanti. Dopo qualche tempo essa ritorna al paese: anche il giovane, che si crede abbandonato, ritorna e si dà di nuovo al contrabbando. Un giorno, ferito dai finanzieri, cade in un burrone ed è morente. Avendo saputo che la maestrina sta per renderlo padre, manda a chiamare la ragazza. Don Candido li sposa in extremis.
CRITICA
"[...] Gli argomenti non sono stati molti, né Guareschi e Cerchio sono riusciti a infondere ai pochi che hanno trovato un'intima forza di convinzione [...]. Regia incostante, discrete le figure di controllo del sindaco e del parroco [...]".(C. Rossi, "Hollywood", n. 235 del 1950).
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