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Una scuola pubblica di qualità
L’articolo 3 della Legge di Stabilità 2013 in discussione al Parlamento, ha inizialmente proposto l'estensione delle ore di lezione dei docenti della scuola secondaria da 18 a 24 ore settimanali.
E’ inaccettabile che si faccia confusione tra ore di lavoro e ore di lezione, sostenendo che 18 ore sono poche.
L’attività degli insegnanti prevede molte altre attività come ad esempio : preparazione delle lezioni, preparazione e correzione delle verifiche, aggiornamento e formazione.
In realtà anche a fronte dell’eventuale ritiro di questo specifico provvedimento, altri ne saranno varati nella sola logica del risparmio e dell’impoverimento della scuola pubblica.
Si sta ventilando infatti l’ipotesi di sottrarre finanze al Fondo di Istituto (con cui si finanziano sportelli, corsi di recupero, madre lingua inglese e progetti vari ).
Negli ultimi anni la scuola ha già subito:
· la saturazione delle cattedre a 18 ore, con conseguente danno sulla continuità didattica (docenti che cambiano spesso classe)
· l’aumento del numero di alunni per classe (fino a 32 studenti )
· i tagli ai finanziamenti per l’innovazione, l’aggiornamento, il sostegno all’handicap
· la mancata nomina dei Dirigenti scolastici con centinaia di scuole affidate in reggenza a presidi nominati su più sedi spesso distanti tra loro
· i tagli del personale non docente con problemi per la pulizia e la sorveglianza degli spazi scolastici.
La lotta degli insegnanti non è solo una protesta di categoria ma è la protesta di chi vede di anno in anno degradare la scuola pubblica e venir meno il diritto ad uno studio di qualità.
Documento votato dall’assemblea sindacale dell’ITIS A. Righi.
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