martedì 2 settembre 2008

Riforma della scuola "elementare" ?

  1. Il decreto legislativo sulla scuola approvato recentemente in Consiglio dei Ministri prevede anche la possibilità di tornare al maestro unico alle elementari.

    Sappiamo cosa significa ?
    Elenco alcune possibili risposte, senza metterle in ordine di importanza.

    Sarà la fine del tempo pieno e dei moduli, ed una drastica riduzione delle ore di scuola ?
    Le scuole resteranno aperte solo alcune ore al giorno ?
    Risparmieremo sugli stipendi ad insegnanti ed altro personale !
    Verranno ridotti i programmi e/o le materie (comprese italiano, matematica e le lingue straniere ...?)
    Saranno cancellati i progetti (teatro, sport, informatica, altre attività) ?
    Avremo maggiori compiti a casa ?
    La scuola sarà maggiormente selettiva: chi non avrà la possibilità di avere assistenza a casa nel pomeriggio, resterà da solo, guarderà più televisione, farà i compiti da solo, non avrà due insegnanti a disposizione per aiutarlo a colmare le carenze ?!
    Uno dei genitori dovrà rinunciare al lavoro fuori casa ? E come faranno le famiglie a pagare i mutui ed il credito al consumo ?
    Le insegnanti precarie perderanno il lavoro ?
    Verrà chiusa ogni possibilità di assunzione ai giovani insegnanti ?
    Avremo insegnanti meno specializzate ed aggiornate ?
    Peggioreranno i risultati delle scuole italiane rispetto a quelle di altre nazioni (per ora erano buoni) ?
    eccetera eccetera (lista in cambiamento continuo)

    GRAZIE MINISTRO, chi ha votato il PDL voleva una scuola così (?)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Corsi e ricorsi... è una battaglia, questa, già fatta ai tempi della Moratti. Allora la spuntammo. La strategia del governo è senzaltro quella di rosicchiare, pian piano, pezzetti di diritti acquisiti. La nostra dev'essere quella di rallentare il più possibile questo processo.

Maurizio Pennacchio

Anonimo ha detto...

Questa volta la vedo più dura. I diritti si stanno perdendo ovunque, non è un buon segnale e si punta sul rafforzamento del concetto "dipendente pubblico = fancazzista" (Brunetta insegna)e purtroppo la scuola paga sempre un prezzo molto alto, quasi che il futuro dei nostri giovani non importa a nessuno. Comunque non molliamo ne va del nostro futuro.
Giuseppe Francomano

Anonimo ha detto...

cerchiamo almeno di far sentire la nostra voce e ricordate che i decreti possono essere annullati dai referendum

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