Ricevo e segnalo
«Non è vero... e non ci credo!». Potrebbe essere questo il motto della "Giornata anti-superstizione" che il CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale – http://www.cicap.org/ organizza per venerdì 17 settembre. Dopo il successo della precedente edizione, era inevitabile riproporre anche quest'anno l'iniziativa che, per l'occasione, si arricchisce di un manuale ad-hoc prodotto dal CICAP: '"Superstizione: istruzioni per l'uso"' curato da Silvano Fuso.
«Il fatto è che la superstizione non è un gioco e non è affatto divertente» spiega Massimo Polidoro, Segretario Nazionale del CICAP, già docente di Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. «E' alla base del pregiudizio e della discriminazione, oltre a rendere la vita estremamente difficile a tutti coloro che credono alla jella o alla sfortuna. Credere che un oggetto, una persona o una frase abbiano il potere di procurare disastri, infatti, altro non è che una profezia che si auto avvera. Chi si crede sfortunato o jellato altera il suo comportamento e finisce così per causare proprio gli eventi che così tanto teme».
La Giornata anti-superstizione, dunque, vuole smitizzare, anche attraverso momenti di puro divertimento, certi comportamenti e certe abitudini che non hanno alcun fondamento. Per questo, in alcune città,
tra cui Milano, Torino, Roma, Bari, Modena, Siracusa e Trieste, ma anche Lugano con il nuovo gruppo CICAP del Canton Ticino (qui sotto l’elenco completo), i gruppi locali del Comitato organizzeranno eventi
di vario tipo: incontri, conferenze, dibattiti ma anche dimostrazioni all'aperto, happy hour e cene.
Caratteristica di molti appuntamenti è che comprenderanno sia una parte di riflessione sulle origini delle superstizioni, sia la possibilità di mettersi alla prova e sfidare i pregiudizi» spiega Marta Annunziata, biotecnologa all’Università di Torino e Coordinatrice dei Gruppi Locali del CICAP. «Si potrà passare, per
esempio, sotto una scala aperta, si verserà a terra del sale, si farà in mille pezzi una lettera con la classica catena di sant’Antonio, si aprirà un ombrello al chiuso e così via. In alcuni casi i partecipanti
potranno compiere un vero e proprio "Percorso a ostacoli per superstiziosi" e ricevere un attestato».
«Insomma, un modo allegro e simpatico per svelare la pochezza di certi rituali che, se presi troppo sul serio, finiscono per condizionare negativamente la vita delle persone» commenta ancora Massimo Polidoro.
«Il CICAP da ormai 20 anni è impegnato a combattere l’irrazionalità, la superstizione e il pregiudizio con le armi della scienza e della ragione. Lo facciamo attraverso libri, articoli, interventi radiotelevisivi, esperimenti, indagini, conferenze, convegni e anche con esperienze insolite e divertenti come la Giornata
anti-superstizione».
E a complemento di questa giornata, va segnalata anche la pubblicazione, tra i Quaderni del CICAP, di una monografia dedicata alle superstizioni: '"Superstizione: istruzioni per l'uso"', di Silvano Fuso. Oltre a rintracciare le reali origini storiche delle più note superstizioni, con un approfondita catalogazione suddivisa per argomenti, si approfondiranno anche i motivi per cui siamo portati a credere alla jella, alla sfortuna o al malocchio e come ci si possa liberare di questi comportamenti irrazionali.
Per maggiori informazioni sul CICAP e sulla Giornata anti-superstizione: www.cicap.org - tel. 049-686870 – info@cicap.org
Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP) promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale. È nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di studiosi, che oggi comprende Umberto Eco, Silvio Garattini, Margherita Hack, Giuliano Toraldo di Francia, Tullio Regge, Umberto Veronesi e Aldo Visalberghi, oltre ai premi Nobel Daniel Bovet, Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia. Il CICAP è un’organizzazione scientifica ed educativa e non persegue fini di lucro.
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