... alimentare le paure, ghettizzare i quartieri, mostrare ovunque il nemico, progettare il coprifuoco in via Padova o al Corvetto, elencare come un trionfo sgomberi di campi rom e di innocui bambini che avevamo cominciato la scuola poco distante ...
... Il nuovo sindaco l’ha ripetuto appena s’è presentato a salutare i suoi sostenitori e poi dal palco sotto il Duomo: partecipazione democratica..., impegno, entusiasmo. Se vuole cambiare Milano, sa che dovrà prima di tutto ripristinare il rapporto tra i cittadini e la città, che dovrà mettersi in ascolto, ridando un senso e una responsabilità a quegli infiniti luoghi dove si discute di Milano, il consiglio comunale, intanto, e poi i consigli di zona, ridotti poi a fragili avamposti burocratici, i comitati, le associazioni, le rappresentanze delle professioni, dei mestieri, gli studenti, le università, la gente dei mercati, delle strade, degli uffici, le parrocchie. ...
Tratto da: http://www.unita.it/italia/la-svolta-di-milano-br-viaggio-nella-festa-arancione-1.298981
martedì 31 maggio 2011
Udienza su caso Ruby, assente Berlusconi
La difesa del premier, ... sostiene che il Cavaliere avrebbe telefonato in questura per evitare problemi dilplomatici con l'Egitto, convinto appunto che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
leggi tutto in: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Udienza-su-caso-Ruby-assente-Berlusconi_312078462932.html
leggi tutto in: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Udienza-su-caso-Ruby-assente-Berlusconi_312078462932.html
lunedì 30 maggio 2011
Ad urne chiuse, ma prima della proclamazione dei risultati definitivi: quanto è costato il tuo voto ?
Per vincere le elezioni in Italia basta avere più soldi?
Attendendo i risultati dei ballottaggi in molti comuni italiani, il caso di Milano fa riflettere. Nelle campagne per l'elezione del nuovo cittadino numero uno, il sindaco uscente Letizia Moratti ha dichiarato di spendere solo per la sua lista 4.5 milioni di euro (11,6 per la coalizione) mentre lo sfidante Giuliano Pisapia ha speso 814.820. Ciò significa che, contando le preferenze ricevute dai due candidati al primo turno, ogni voto è costato alla Moratti 287,83 euro, mentre a Pisapia 2,58 euro. Un rapporto di uno a cento.
Ndr: Ancora una volta i media confondono le carte, e chiamano la sig.ra Brichetto Arnaboldi col cognome del marito
Si può leggere l'articolo completo al link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/28/milano-per-ogni-voto-moratti-spende-287-euro/114403/
Attendendo i risultati dei ballottaggi in molti comuni italiani, il caso di Milano fa riflettere. Nelle campagne per l'elezione del nuovo cittadino numero uno, il sindaco uscente Letizia Moratti ha dichiarato di spendere solo per la sua lista 4.5 milioni di euro (11,6 per la coalizione) mentre lo sfidante Giuliano Pisapia ha speso 814.820. Ciò significa che, contando le preferenze ricevute dai due candidati al primo turno, ogni voto è costato alla Moratti 287,83 euro, mentre a Pisapia 2,58 euro. Un rapporto di uno a cento.
Ndr: Ancora una volta i media confondono le carte, e chiamano la sig.ra Brichetto Arnaboldi col cognome del marito
Si può leggere l'articolo completo al link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/28/milano-per-ogni-voto-moratti-spende-287-euro/114403/
venerdì 27 maggio 2011
Accesso scuola primaria - richiesta congiunta
DETERMINAZIONE N° 482 DEL 23/5/2011
OGGETTO: SERVIZIO STRAORDINARIO TRASPORTO ALUNNI SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE E SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA DEI MILLE PER IL GIORNO 30/5/2011- AUTOSERVIZI CERVI ATTILIO S.R.L.
VISTA la richiesta congiunta della Scuola Materna Parrocchiale “Don Stefano Bianchi”, con sede in via Siena n. 26 e della Direzione Didattica 2° Circolo Statale, con sede via Liguria n. 2, Prot. Gen. n. 7360/2011, volta ad ottenere il finanziamento da parte dell’Amministrazione Comunale della spesa per il servizio di trasporto di n. 64 alunni (n. 39 alunni della Scuola Materna Parrocchiale e n. 25 alunni della Scuola dell’Infanzia di via dei Mille) e n. 8 insegnanti, da effettuarsi nella mattinata del 30 maggio p.v., con destinazione Scuola Primaria “Maria Ravizzini” di via Mascherpa e Scuola Primaria “Nova Terra”, per rendere più agevole l’accesso alla scuola primaria ai bambini che il prossimo anno scolastico frequenteranno la 1^ classe;
OGGETTO: SERVIZIO STRAORDINARIO TRASPORTO ALUNNI SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE E SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA DEI MILLE PER IL GIORNO 30/5/2011- AUTOSERVIZI CERVI ATTILIO S.R.L.
VISTA la richiesta congiunta della Scuola Materna Parrocchiale “Don Stefano Bianchi”, con sede in via Siena n. 26 e della Direzione Didattica 2° Circolo Statale, con sede via Liguria n. 2, Prot. Gen. n. 7360/2011, volta ad ottenere il finanziamento da parte dell’Amministrazione Comunale della spesa per il servizio di trasporto di n. 64 alunni (n. 39 alunni della Scuola Materna Parrocchiale e n. 25 alunni della Scuola dell’Infanzia di via dei Mille) e n. 8 insegnanti, da effettuarsi nella mattinata del 30 maggio p.v., con destinazione Scuola Primaria “Maria Ravizzini” di via Mascherpa e Scuola Primaria “Nova Terra”, per rendere più agevole l’accesso alla scuola primaria ai bambini che il prossimo anno scolastico frequenteranno la 1^ classe;
Cambiamenti (!) nel trasporto scolastico
DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO N° 32 DEL 23/05/2011
OGGETTO: TRASPORTO SCOLASTICO - DIRETTIVE
VALUTATO innanzitutto il quadro normativo, che prevede l’obbligatorietà del servizio comunale solo per due fattispecie:
a) per gli alunni portatori d’handicap (art. 28 L. 30 marzo 1971 n. 118), per i quali il servizio è gratuito;
b) per gli alunni abitanti in località distanti dal centro abitato (art. 6 comma 1 lett. b L.R. n.19 del 6 agosto 2007);
CONSIDERATO che, attualmente, il servizio di trasporto scolastico è utilizzato solo da circa novanta alunni su una popolazione scolastica di quasi tremila bambini e ragazzi, con una percentuale quindi irrisoria di utenti rispetto all’utenza potenziale;
EVIDENZIATO che, a fronte di tale modesto utilizzo, i costi sono particolarmente onerosi ammontando a circa 110.000 euro annui con una percentuale di copertura pari a poco più del 7% e che con il nuovo appalto tali costi sono destinati a crescere ulteriormente;
EVIDENZIATO inoltre che tutti gli attuali iscritti sono alunni delle scuole medie che, con più facilità, possono utilizzare forme alternative di trasporto, compreso quello pubblico di recente potenziato;
... DELIBERA
1. di limitare il servizio di trasporto scolastico, a partire dall’anno scolastico 2011-12, agli utenti che per legge ne hanno diritto, e precisamente:
a) per gli alunni portatori d’handicap (art. 28 L. 30 marzo 1971 n. 118), per i quali il servizio è gratuito;
b) per gli alunni abitanti in località distanti dal centro abitato (art. 6 comma 1 lett. b L.R. n.19 del 6 agosto 2007);
2. di dare atto che il servizio sarà svolto in economia con personale e mezzi appartenenti al Comune;
3. di dare atto che le tariffe per l’utilizzo del servizio nel caso di cui alla lett. b) rimarranno invariate rispetto a quelle attuali;
OGGETTO: TRASPORTO SCOLASTICO - DIRETTIVE
VALUTATO innanzitutto il quadro normativo, che prevede l’obbligatorietà del servizio comunale solo per due fattispecie:
a) per gli alunni portatori d’handicap (art. 28 L. 30 marzo 1971 n. 118), per i quali il servizio è gratuito;
b) per gli alunni abitanti in località distanti dal centro abitato (art. 6 comma 1 lett. b L.R. n.19 del 6 agosto 2007);
CONSIDERATO che, attualmente, il servizio di trasporto scolastico è utilizzato solo da circa novanta alunni su una popolazione scolastica di quasi tremila bambini e ragazzi, con una percentuale quindi irrisoria di utenti rispetto all’utenza potenziale;
EVIDENZIATO che, a fronte di tale modesto utilizzo, i costi sono particolarmente onerosi ammontando a circa 110.000 euro annui con una percentuale di copertura pari a poco più del 7% e che con il nuovo appalto tali costi sono destinati a crescere ulteriormente;
EVIDENZIATO inoltre che tutti gli attuali iscritti sono alunni delle scuole medie che, con più facilità, possono utilizzare forme alternative di trasporto, compreso quello pubblico di recente potenziato;
... DELIBERA
1. di limitare il servizio di trasporto scolastico, a partire dall’anno scolastico 2011-12, agli utenti che per legge ne hanno diritto, e precisamente:
a) per gli alunni portatori d’handicap (art. 28 L. 30 marzo 1971 n. 118), per i quali il servizio è gratuito;
b) per gli alunni abitanti in località distanti dal centro abitato (art. 6 comma 1 lett. b L.R. n.19 del 6 agosto 2007);
2. di dare atto che il servizio sarà svolto in economia con personale e mezzi appartenenti al Comune;
3. di dare atto che le tariffe per l’utilizzo del servizio nel caso di cui alla lett. b) rimarranno invariate rispetto a quelle attuali;
giovedì 26 maggio 2011
I muri ed i cittadini di Milano
Tratto da: http://www.unita.it/italia/milano-quante-falsita-br-sui-muri-contro-pisapia-1.297277
Milano, quante falsità sui muri contro Pisapia
di Oreste Pivetta
Se non fosse che si vota per decidere il governo della città e quindi il suo futuro, si potrebbe anche ridere. O forse no, nemmeno in questo caso, a meno che all’istante la burla non fosse dichiarata e sotto la chioma cotonata o la calotta catramata non si rivelassero poi le fisionomie di Aldo Giovanni e Giacomo o di Crozza o di Bisio. Invece no: si fa sul serio e le firme sono autorevoli, Silvio Berlusconi e Letizia Moratti, più qualche comprimario alla guida di qualche giornale di famiglia, più qualche autorevole consulente strapagato. Non si sa se dire: questa è la politica, ragazzi. O se si possa pensare che sia solo propaganda. Propaganda e politica procedono insieme: da sempre la politica fa pubblicità ai suoi prodotti. Ma un conto è reclamizzare, magari esagerando, magari esaltando e allo stesso tempo occultando, per omissione, un conto è lo spettacolo cui stiamo assistendo oggi, che è difficile da definire: osceno? offensivo? penoso? tragico?
Non nego ad esempio che mi abbia fatto pena la signora Moratti, così fine, quando, in un mercato, rivolgendosi ad un ambulante, in piedi dalle cinque del mattino, già stanco a mezzogiorno e con tanti problemi in testa, urlava paonazza: «Pisapia vi alzerà la tassa per l’occupazione del suolo». Chi l’ha detto che Pisapia alzerà la tassa? Dove sta scritto… Una menzogna gridata così, senza un filo di vergogna. Una volta, quando ancora in famiglia si raccomandava ai bambini di non dire le bugie, si arrossiva, anche quando la si raccontava piccola piccola. A che scopo ingannare? A che scopo lasciare la propria dignità? Per sentirsi dire che se Berlusconi perde è colpa solo della sua inadeguatezza, signora Moratti? Perché Berlusconi fa così: non perde mai, perdono gli altri.
I muri di Milano sono una antologia di falsità: l’ecopass a dieci euro, la città in mano ai centri sociali, piazza del Duomo invasa dagli islamici mentre si alza la moschea più grande d’Europa, i parchi cittadini ridotti a tendopoli dei rom. Tutto con la sinistra al potere. Mentre, con questa destra a Palazzo Marino, ci verrebbe garantito un radioso avvenire: il primo passo sarebbe rappresentato dal condono delle multe, come la Moratti promette e come, per legge di bilancio non si può fare (meglio Napoli, in quanto a promesse della destra: lì vogliono condonare milioni di metri cubi di cemento, la casetta del disoccupato e i palazzoni del camorrista). Le altre patetiche invenzioni le ascoltiamo: la mamma del candidato che si siede su un gradino della strada e grida all’aggressione, l’onorevole ministro La Russa che evoca la stanza del buco per i drogati come fosse il cavallo di battaglia di Pisapia per conquistare quell’elettorato (le vittime o gli spacciatori?), mentre Letizia si immola sull’altare della cura a San Patrignano, i figuranti che recitano da rom o da punk bestia anticipando la futura invasione e l’altro figurante che promette ministeri a Milano, ministeri che nessuno vuole, mentre un geometra prende le misure per il tempio di Allah.
Di fronte a tante fantasiose esibizioni, ci stavamo dimenticando del colpo grosso del sindaco: «Pisapia ladro di automobili». Perché non anche «ladro di bambini» (da consegnare ai rom). Che cosa ancora ci possiamo attendere. Non so se mai si sia vista tanta violenza e tanta violenza nella falsità: qualcuno ci potrebbe ricordare i manifesti di una sfida lontana, quando pareva che i cosacchi dovessero (vincendo il Fronte popolare) cavalcare dritti fin dentro San Pietro. Menzogne, ma che quella campagna elettorale fosse così dura lo si potrebbe capire adesso, pensando alla durezza dei tempi a ridosso della guerra…
Oggi per capire il presente non ci sono che l’insipienza dei personaggi, il fallimento di un governo, l’arroganza del potere, un’idea privata, a proprio uso e consumo, della democrazia, il delirio di un ometto che assomiglia sempre di più alla sua caricatura, ma che crede fermamente d’esser riuscito nella sua opera fondamentale: la corruzione nazionale. Troppo, forse, per sopravvivere. Ma non cadiamo nella trappola: la politica non è solo questa e il degrado della politica non è una palude universale e i corrotti non sono la maggioranza.
26 maggio 2011
Milano, quante falsità sui muri contro Pisapia
di Oreste Pivetta
Se non fosse che si vota per decidere il governo della città e quindi il suo futuro, si potrebbe anche ridere. O forse no, nemmeno in questo caso, a meno che all’istante la burla non fosse dichiarata e sotto la chioma cotonata o la calotta catramata non si rivelassero poi le fisionomie di Aldo Giovanni e Giacomo o di Crozza o di Bisio. Invece no: si fa sul serio e le firme sono autorevoli, Silvio Berlusconi e Letizia Moratti, più qualche comprimario alla guida di qualche giornale di famiglia, più qualche autorevole consulente strapagato. Non si sa se dire: questa è la politica, ragazzi. O se si possa pensare che sia solo propaganda. Propaganda e politica procedono insieme: da sempre la politica fa pubblicità ai suoi prodotti. Ma un conto è reclamizzare, magari esagerando, magari esaltando e allo stesso tempo occultando, per omissione, un conto è lo spettacolo cui stiamo assistendo oggi, che è difficile da definire: osceno? offensivo? penoso? tragico?
Non nego ad esempio che mi abbia fatto pena la signora Moratti, così fine, quando, in un mercato, rivolgendosi ad un ambulante, in piedi dalle cinque del mattino, già stanco a mezzogiorno e con tanti problemi in testa, urlava paonazza: «Pisapia vi alzerà la tassa per l’occupazione del suolo». Chi l’ha detto che Pisapia alzerà la tassa? Dove sta scritto… Una menzogna gridata così, senza un filo di vergogna. Una volta, quando ancora in famiglia si raccomandava ai bambini di non dire le bugie, si arrossiva, anche quando la si raccontava piccola piccola. A che scopo ingannare? A che scopo lasciare la propria dignità? Per sentirsi dire che se Berlusconi perde è colpa solo della sua inadeguatezza, signora Moratti? Perché Berlusconi fa così: non perde mai, perdono gli altri.
I muri di Milano sono una antologia di falsità: l’ecopass a dieci euro, la città in mano ai centri sociali, piazza del Duomo invasa dagli islamici mentre si alza la moschea più grande d’Europa, i parchi cittadini ridotti a tendopoli dei rom. Tutto con la sinistra al potere. Mentre, con questa destra a Palazzo Marino, ci verrebbe garantito un radioso avvenire: il primo passo sarebbe rappresentato dal condono delle multe, come la Moratti promette e come, per legge di bilancio non si può fare (meglio Napoli, in quanto a promesse della destra: lì vogliono condonare milioni di metri cubi di cemento, la casetta del disoccupato e i palazzoni del camorrista). Le altre patetiche invenzioni le ascoltiamo: la mamma del candidato che si siede su un gradino della strada e grida all’aggressione, l’onorevole ministro La Russa che evoca la stanza del buco per i drogati come fosse il cavallo di battaglia di Pisapia per conquistare quell’elettorato (le vittime o gli spacciatori?), mentre Letizia si immola sull’altare della cura a San Patrignano, i figuranti che recitano da rom o da punk bestia anticipando la futura invasione e l’altro figurante che promette ministeri a Milano, ministeri che nessuno vuole, mentre un geometra prende le misure per il tempio di Allah.
Di fronte a tante fantasiose esibizioni, ci stavamo dimenticando del colpo grosso del sindaco: «Pisapia ladro di automobili». Perché non anche «ladro di bambini» (da consegnare ai rom). Che cosa ancora ci possiamo attendere. Non so se mai si sia vista tanta violenza e tanta violenza nella falsità: qualcuno ci potrebbe ricordare i manifesti di una sfida lontana, quando pareva che i cosacchi dovessero (vincendo il Fronte popolare) cavalcare dritti fin dentro San Pietro. Menzogne, ma che quella campagna elettorale fosse così dura lo si potrebbe capire adesso, pensando alla durezza dei tempi a ridosso della guerra…
Oggi per capire il presente non ci sono che l’insipienza dei personaggi, il fallimento di un governo, l’arroganza del potere, un’idea privata, a proprio uso e consumo, della democrazia, il delirio di un ometto che assomiglia sempre di più alla sua caricatura, ma che crede fermamente d’esser riuscito nella sua opera fondamentale: la corruzione nazionale. Troppo, forse, per sopravvivere. Ma non cadiamo nella trappola: la politica non è solo questa e il degrado della politica non è una palude universale e i corrotti non sono la maggioranza.
26 maggio 2011
Questa avrei voluto scriverla io !
Tratto da: http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php
Abuso della credulità popolare (art. 661 cod. pen.). Pisapia e gli animali
Scritto da Nando dalla Chiesa, Thursday 26 May 2011
Trovo grandiosa, semplicemente geniale, la mossa di Pisapia di presentare un esposto in Procura per i reati di sostituzione di persona (i figuranti travestiti da rom o da sostenitori “stupefacenti”) e di abuso della credulità popolare (le fregnacce sulle moschee in tutti i quartieri ecc). Avrei dovuto averla io, o qualche mio sostenitore, questa idea a suo tempo. Io però sarei stato accusato di “giustizialismo”. La solida fama garantista di Giuliano dà invece a questa scelta un valore ancora più alto. Ecchediamine, mica si può fare la campagna elettorale aizzando il popolo come i Borboni contro Pisacane (Borboni uguale a Lega padana, Lega padana uguale a Borboni: ci avevate mai pensato?).
Bella anche la risposta del popolo della Rete. Come all’epoca di “Meno tasse per Totti”, l’ironia si è scatenata, altro che elettorato grigio e triste. E a proposito di Pisapia che fa le puzze, di Pisapia che ti mette il sale nel caffé, di Pisapia che adotta i bimbi altrui, ecco la testimonianza di Chiara Acciarini su Pisapia “che non vuol bene agli animali, ti assicuro, me l’ha detto una che lo conosce bene”. Chiara Acciarini, già deputata, senatrice e sottosegretaria torinese, è una nota animalista ed è stata per anni uno dei principali interlocutori in parlamento sui problemi degli animali. Ecco che cos’ha scritto su Facebook.
“Sto pensando a Milano. Giuliano Pisapia meriterebbe proprio di vincere. In queste ore gli stanno lanciando addosso tutte le accuse possibili. Una delle ultime è quella di non amare gli animali. Nulla di più falso. Tra l'altro, posso ricordare un'esperienza diretta legata ad un'interrogazione da me presentata nella legislatura 1996-2001 sulla morte di un cavallo al palio di Siena. Pisapia era Presidente della Commissione Giustizia e, pur nell'assoluta imparzialità con cui svolgeva il suo ruolo, garantì che su questo tema, purtroppo ritenuto di minore interesse fra quelli dibattuti in tale commissione, ci fosse tutta l'attenzione possibile e una sollecita risposta da parte dell'allora governo di centrosinistra”.
Bau bau, miao miao, squitt squitt. E pure coccodé.
Abuso della credulità popolare (art. 661 cod. pen.). Pisapia e gli animali
Scritto da Nando dalla Chiesa, Thursday 26 May 2011
Trovo grandiosa, semplicemente geniale, la mossa di Pisapia di presentare un esposto in Procura per i reati di sostituzione di persona (i figuranti travestiti da rom o da sostenitori “stupefacenti”) e di abuso della credulità popolare (le fregnacce sulle moschee in tutti i quartieri ecc). Avrei dovuto averla io, o qualche mio sostenitore, questa idea a suo tempo. Io però sarei stato accusato di “giustizialismo”. La solida fama garantista di Giuliano dà invece a questa scelta un valore ancora più alto. Ecchediamine, mica si può fare la campagna elettorale aizzando il popolo come i Borboni contro Pisacane (Borboni uguale a Lega padana, Lega padana uguale a Borboni: ci avevate mai pensato?).
Bella anche la risposta del popolo della Rete. Come all’epoca di “Meno tasse per Totti”, l’ironia si è scatenata, altro che elettorato grigio e triste. E a proposito di Pisapia che fa le puzze, di Pisapia che ti mette il sale nel caffé, di Pisapia che adotta i bimbi altrui, ecco la testimonianza di Chiara Acciarini su Pisapia “che non vuol bene agli animali, ti assicuro, me l’ha detto una che lo conosce bene”. Chiara Acciarini, già deputata, senatrice e sottosegretaria torinese, è una nota animalista ed è stata per anni uno dei principali interlocutori in parlamento sui problemi degli animali. Ecco che cos’ha scritto su Facebook.
“Sto pensando a Milano. Giuliano Pisapia meriterebbe proprio di vincere. In queste ore gli stanno lanciando addosso tutte le accuse possibili. Una delle ultime è quella di non amare gli animali. Nulla di più falso. Tra l'altro, posso ricordare un'esperienza diretta legata ad un'interrogazione da me presentata nella legislatura 1996-2001 sulla morte di un cavallo al palio di Siena. Pisapia era Presidente della Commissione Giustizia e, pur nell'assoluta imparzialità con cui svolgeva il suo ruolo, garantì che su questo tema, purtroppo ritenuto di minore interesse fra quelli dibattuti in tale commissione, ci fosse tutta l'attenzione possibile e una sollecita risposta da parte dell'allora governo di centrosinistra”.
Bau bau, miao miao, squitt squitt. E pure coccodé.
Sempre peggio. Ma gli Italiani vogliono le centrali nucleari ?
Il Giappone si scopre fragile e reagisce - misure drastiche contro nuove Fukushima
Ci vorranno dieci anni, ma la centrale non esisterà più. E intanto si inaugura la politica della prudenze e della prevenzione: tutto il sistema è sotto analisi. La Tepco ammette: "Probabile una fusione anche nei reattori Due e Tre"
Leggi tutto in: http://www.repubblica.it/esteri/2011/05/25/news/fukushima_futura-16712595/?ref=HREC2-2
Ci vorranno dieci anni, ma la centrale non esisterà più. E intanto si inaugura la politica della prudenze e della prevenzione: tutto il sistema è sotto analisi. La Tepco ammette: "Probabile una fusione anche nei reattori Due e Tre"
Leggi tutto in: http://www.repubblica.it/esteri/2011/05/25/news/fukushima_futura-16712595/?ref=HREC2-2
5^ Festa dei Sinti
Tratto da: http://www.mi-lorenteggio.com/news/12569
Buccinasco. Tutto pronto per la 5^ Festa dei Sinti
Sabato e domenica, 28 e 29 maggio, al Q.re Terradeo a cura dell'Associazione ApertaMente"
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 25 maggio 2011 - Per la 5^ volta l'associazione di volontariato “ApertaMente di Buccinasco” darà vita alla Festa dei Sinti del QuartiereTerradeo. Quest'anno per gli organizzatori, viste le recenti cronache, niente patrocinio, niente volantini e locandine sponsorizzati, niente sala del Consiglio per l’incontro di presentazione. Niente presenza dell’Autorità comunale. Insomma tutto autogestito.
*Sabato 28 maggio 2011
Ore 10.30 Messa al campo, con accompagnamento musicale di Antonio Gravina
Ore 11.30 Incontro con le Autorita’ e i Visitatori, presentazione e visita del Quartiere Terradeo e della
Mostra dei fotografi Mirko Bozzato e Giuseppe Cafagna
Ore 12.00 Rinfresco
Ore 14.30 Giochi per i bambini e merenda
*Domenica 29 maggio 2011
Apertamente alla Festa delle Associazioni in Cascina Fagnana
Buccinasco. Tutto pronto per la 5^ Festa dei Sinti
Sabato e domenica, 28 e 29 maggio, al Q.re Terradeo a cura dell'Associazione ApertaMente"
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 25 maggio 2011 - Per la 5^ volta l'associazione di volontariato “ApertaMente di Buccinasco” darà vita alla Festa dei Sinti del QuartiereTerradeo. Quest'anno per gli organizzatori, viste le recenti cronache, niente patrocinio, niente volantini e locandine sponsorizzati, niente sala del Consiglio per l’incontro di presentazione. Niente presenza dell’Autorità comunale. Insomma tutto autogestito.
*Sabato 28 maggio 2011
Ore 10.30 Messa al campo, con accompagnamento musicale di Antonio Gravina
Ore 11.30 Incontro con le Autorita’ e i Visitatori, presentazione e visita del Quartiere Terradeo e della
Mostra dei fotografi Mirko Bozzato e Giuseppe Cafagna
Ore 12.00 Rinfresco
Ore 14.30 Giochi per i bambini e merenda
*Domenica 29 maggio 2011
Apertamente alla Festa delle Associazioni in Cascina Fagnana
martedì 24 maggio 2011
Si può fare !
Sì lo so, le informazioni sono incomplete, e ci sono alcuni aspetti che non sembrano logici, e l'iniziativa potrebbe essere migliorata, ..., ma alla fine ciò che conta è che SI PUO' FARE.
tratto da: http://notizie.virgilio.it/esteri/in-germania-prima-fabbrica-senza-orari-con-ferie-illimitate_149179.html
In Germania la prima fabbrica senza orari e con ferie illimitate
L'esperimento in un'industria di macchinari: ogni due anni si può decidere quante ore lavorare. Vacanze pagate anche per sei mesi
Pubblicato il 20/05/11
Roma, 20 mag. (TMNews) - Lavorare quanto a lungo si vuole e con tutte le ferie desiderate. Sembra una favola, invece è realtà nella fabbrica per macchinari Trumpf, guidata dalla signora Nicola Leibinger-Kammueller.
L'azienda del Baden-Wuerttember, in Germania, ha introdotto un sistema di orari flessibili, finora senza precedenti. Il modello - riporta la Bild - è il seguente: a partire dal primo luglio i dipendenti potranno scegliere un orario di lavoro compreso tra le 15 e le 40 ore settimanali, scelta che potrà essere modificata ogni due anni a seconda delle diverse fasi della vita dei lavoratori.
Inoltre i dipendenti possono accreditare fino a 1.000 ore di lavoro supplementari su un "conto ferie" personale che potranno poi utilizzare per ferie supplementari, ore di permesso o di formazione. Questo "conto ferie" consentirà ai dipendenti della Trumpf di godere di "giorni liberi", dalle sei settimane fino ai sei mesi. Vi è anche la possibilità di prendere un anno sabbatico o lavorare per metà anno a mezzo stipendio ed essere in vacanza sempre a mezzo stipendio per i sei mesi successivi.
La pianificazione dei tempi di lavoro individuali significa per l'azienda un dispendio di energie supplementare, ma la Leibinger-Kammueller è convinta dei benefici a livello di rendimento e motivazione dei lavoratori.
La Trumpf è un'azienda leader nel campo dei macchinari laser ad alta precisione e conta 8.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui 4.000 nella cittadina tedesca di Ditzingen. Ultimo dettaglio, precisa la Bild: la "responsabile" non possiede un cellulare e non è rintracciabile per nessuno nel suo tempo libero.
tratto da: http://notizie.virgilio.it/esteri/in-germania-prima-fabbrica-senza-orari-con-ferie-illimitate_149179.html
In Germania la prima fabbrica senza orari e con ferie illimitate
L'esperimento in un'industria di macchinari: ogni due anni si può decidere quante ore lavorare. Vacanze pagate anche per sei mesi
Pubblicato il 20/05/11
Roma, 20 mag. (TMNews) - Lavorare quanto a lungo si vuole e con tutte le ferie desiderate. Sembra una favola, invece è realtà nella fabbrica per macchinari Trumpf, guidata dalla signora Nicola Leibinger-Kammueller.
L'azienda del Baden-Wuerttember, in Germania, ha introdotto un sistema di orari flessibili, finora senza precedenti. Il modello - riporta la Bild - è il seguente: a partire dal primo luglio i dipendenti potranno scegliere un orario di lavoro compreso tra le 15 e le 40 ore settimanali, scelta che potrà essere modificata ogni due anni a seconda delle diverse fasi della vita dei lavoratori.
Inoltre i dipendenti possono accreditare fino a 1.000 ore di lavoro supplementari su un "conto ferie" personale che potranno poi utilizzare per ferie supplementari, ore di permesso o di formazione. Questo "conto ferie" consentirà ai dipendenti della Trumpf di godere di "giorni liberi", dalle sei settimane fino ai sei mesi. Vi è anche la possibilità di prendere un anno sabbatico o lavorare per metà anno a mezzo stipendio ed essere in vacanza sempre a mezzo stipendio per i sei mesi successivi.
La pianificazione dei tempi di lavoro individuali significa per l'azienda un dispendio di energie supplementare, ma la Leibinger-Kammueller è convinta dei benefici a livello di rendimento e motivazione dei lavoratori.
La Trumpf è un'azienda leader nel campo dei macchinari laser ad alta precisione e conta 8.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui 4.000 nella cittadina tedesca di Ditzingen. Ultimo dettaglio, precisa la Bild: la "responsabile" non possiede un cellulare e non è rintracciabile per nessuno nel suo tempo libero.
Buccinasco: più tasse per i soliti
tratto da; http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2011/05/24/511169-dopo_feste_consulenze.shtml
Dopo feste e consulenze la stangata sui cittadini
Buccinasco, il commissario prefettizio Francesca Iacontini taglia i servizi alla persona e aumenta le tasse per salvare il bilancio comunale.
Buccinasco, 24 maggio 2011 - Tagli ai servizi e nuove tasse per garantire la stabilità del bilancio comunale. Ecco le azioni che il commissario prefettizio Francesca Iacontini ha dovuto adottare per permettere al Comune di Buccinasco di rispettare il patto di stabilità ed evitare le conseguenze alle quali andrebbe incontro in caso di "sforamento". Un "salasso" per i buccinaschesi che dovranno mettere mano al portafoglio per garantire la quadratura dei conti pubblici in vista dei continui tagli ai contributi erogati agli enti locali e la costante crescita registrata nella richiesta di servizi pubblici.
Insomma, un atto dovuto in conseguenza, anche, degli sprechi e delle scelte economico-finanziarie adottate negli ultimi anni. Come ad esempio l’estinzione dei mutui, le numerose consulenze affidate a società terze o a studi legali e gli oneri urbanistici non pagati o fatti scadere senza incassarli. A conti fatti, con le nuove manovre, nelle casse del Comune dovrebbero entrare 1.800.000 euro. La prima novità che colpirà indistintamente tutti i buccinaschesi è l’introduzione dell’addizionale Irpef.
L'aliquota che il commissario ha comunicato agli ex capigruppo è quella dello 0,2% applicata sia quest’anno che l’anno prossimo. "Non credo sia giusto - spiega l’ex presidente della commissione servizi alla persona Sebastiana Basile - che ancora una volta debbano essere i cittadini a dover pagare gli errori altrui. Negli ultimi anni tra feste, scelte scellerate, esternalizzazioni e consulenze affidate a terzi senza considerare le professionalità interne, sono stati consumati diversi sprechi, come dimostrano le varie segnalazioni che di volta in volta ho fatto. Senza andare a incidere sul cittadino in un momento di crisi come questo, si potevano effettuare scelte differenti come, ad esempio, il taglio dei contributi per feste e manifestazioni e una vera e propria riorganizzazione del personale e del lavoro, tagliando consulenze e appalti e riappropriandoci di attività che siamo in grado di assolvere egregiamente".
Infatti, l’affidamento esterno di alcuni servizi solitamente erogati dai funzionari comunali è al centro di un filone dell’inchiesta che lo scorso 22 marzo ha portato all’arresto dell’ex sindaco Loris Cereda, dell’ex assessore Marco Cattaneo e dell’ex consigliere Antonio Trimoboli. Non è tutto. Tra gli altri interventi previsti dal commissario c’è l’eliminazione, con il nuovo anno scolastico, del servizio trasporto alunni. Questo eviterà una spesa pubblica di circa 110mila euro. Un assaggio del nuovo "peso" delle tasse locali che si abbatteranno sulla cittadinanza è stato anticipato dall’aumento della tariffa sulla raccolta rifiuti, lievitata del 27% .
di Francesca Santolini
***********************************************
Ndr 1: L'articolo omette di segnalare che la consigliera Sebastiana Basile, che ora critica la precedente giunta, faceva parte della maggioranza che la sosteneva. Era infatti un influente membro del gruppo del PDL, ed in quanto tale presiedeva la commissione servizi alla persona. Leggendo il suo commento sembrerebbe invece che la sig.ra Basile fosse un membro dell'opposizione !
Ndr 2: L'aliquota dello 0,2% riguarda ovviamente solo chi paga le tasse. Evasori ed elusori saranno esentati da questo nuovo balzello.
Dopo feste e consulenze la stangata sui cittadini
Buccinasco, il commissario prefettizio Francesca Iacontini taglia i servizi alla persona e aumenta le tasse per salvare il bilancio comunale.
Buccinasco, 24 maggio 2011 - Tagli ai servizi e nuove tasse per garantire la stabilità del bilancio comunale. Ecco le azioni che il commissario prefettizio Francesca Iacontini ha dovuto adottare per permettere al Comune di Buccinasco di rispettare il patto di stabilità ed evitare le conseguenze alle quali andrebbe incontro in caso di "sforamento". Un "salasso" per i buccinaschesi che dovranno mettere mano al portafoglio per garantire la quadratura dei conti pubblici in vista dei continui tagli ai contributi erogati agli enti locali e la costante crescita registrata nella richiesta di servizi pubblici.
Insomma, un atto dovuto in conseguenza, anche, degli sprechi e delle scelte economico-finanziarie adottate negli ultimi anni. Come ad esempio l’estinzione dei mutui, le numerose consulenze affidate a società terze o a studi legali e gli oneri urbanistici non pagati o fatti scadere senza incassarli. A conti fatti, con le nuove manovre, nelle casse del Comune dovrebbero entrare 1.800.000 euro. La prima novità che colpirà indistintamente tutti i buccinaschesi è l’introduzione dell’addizionale Irpef.
L'aliquota che il commissario ha comunicato agli ex capigruppo è quella dello 0,2% applicata sia quest’anno che l’anno prossimo. "Non credo sia giusto - spiega l’ex presidente della commissione servizi alla persona Sebastiana Basile - che ancora una volta debbano essere i cittadini a dover pagare gli errori altrui. Negli ultimi anni tra feste, scelte scellerate, esternalizzazioni e consulenze affidate a terzi senza considerare le professionalità interne, sono stati consumati diversi sprechi, come dimostrano le varie segnalazioni che di volta in volta ho fatto. Senza andare a incidere sul cittadino in un momento di crisi come questo, si potevano effettuare scelte differenti come, ad esempio, il taglio dei contributi per feste e manifestazioni e una vera e propria riorganizzazione del personale e del lavoro, tagliando consulenze e appalti e riappropriandoci di attività che siamo in grado di assolvere egregiamente".
Infatti, l’affidamento esterno di alcuni servizi solitamente erogati dai funzionari comunali è al centro di un filone dell’inchiesta che lo scorso 22 marzo ha portato all’arresto dell’ex sindaco Loris Cereda, dell’ex assessore Marco Cattaneo e dell’ex consigliere Antonio Trimoboli. Non è tutto. Tra gli altri interventi previsti dal commissario c’è l’eliminazione, con il nuovo anno scolastico, del servizio trasporto alunni. Questo eviterà una spesa pubblica di circa 110mila euro. Un assaggio del nuovo "peso" delle tasse locali che si abbatteranno sulla cittadinanza è stato anticipato dall’aumento della tariffa sulla raccolta rifiuti, lievitata del 27% .
di Francesca Santolini
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Ndr 1: L'articolo omette di segnalare che la consigliera Sebastiana Basile, che ora critica la precedente giunta, faceva parte della maggioranza che la sosteneva. Era infatti un influente membro del gruppo del PDL, ed in quanto tale presiedeva la commissione servizi alla persona. Leggendo il suo commento sembrerebbe invece che la sig.ra Basile fosse un membro dell'opposizione !
Ndr 2: L'aliquota dello 0,2% riguarda ovviamente solo chi paga le tasse. Evasori ed elusori saranno esentati da questo nuovo balzello.
mercoledì 18 maggio 2011
Giovani: sempre meno, non lavorano e non studiano, se laureati stanno male, ..., e poi non si sposano !
Alcune notizie che messe in fila una sotto l'altra forse si spiegano tra di loro:
--> Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010, abbiamo perso più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni", la
--> In Italia l'11,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non studia e non lavora
--> In Italia la laurea non paga. I nostri laureati lavorano meno di chi ha un diploma, meno dei laureati degli altri Paesi europei, e con il passare del tempo questa situazione e' pure peggiorata.
--> Matrimoni in calo record, - 30'000 negli ultimi due anni.
Fonti:
http://www.libero-news.it/news/740286/Baby_Italia_non_lavora_n%C3%A9_studia__giovani_in_via_d_estinzione.html
http://www.asca.it/news-GIOVANI__CENSIS__11_2_PERCENTO__FRA_15_E_24_ANNI_NON_STUDIA_E_NON_LAVORA-1018290-ORA-.html
http://www.asca.it/news-GIOVANI__CENSIS__IN_ITALIA_LAUREA_NON_PAGA__LAVORA_SOLO_66_9_PERCENTO__(1_UPDATE)-1018265-ORA-.html
http://www.leggo.it/articolo.php?id=122290&sez=ITALIA
--> Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010, abbiamo perso più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni", la
--> In Italia l'11,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non studia e non lavora
--> In Italia la laurea non paga. I nostri laureati lavorano meno di chi ha un diploma, meno dei laureati degli altri Paesi europei, e con il passare del tempo questa situazione e' pure peggiorata.
--> Matrimoni in calo record, - 30'000 negli ultimi due anni.
Fonti:
http://www.libero-news.it/news/740286/Baby_Italia_non_lavora_n%C3%A9_studia__giovani_in_via_d_estinzione.html
http://www.asca.it/news-GIOVANI__CENSIS__11_2_PERCENTO__FRA_15_E_24_ANNI_NON_STUDIA_E_NON_LAVORA-1018290-ORA-.html
http://www.asca.it/news-GIOVANI__CENSIS__IN_ITALIA_LAUREA_NON_PAGA__LAVORA_SOLO_66_9_PERCENTO__(1_UPDATE)-1018265-ORA-.html
http://www.leggo.it/articolo.php?id=122290&sez=ITALIA
lunedì 16 maggio 2011
Prostituzione: meglio in periferia o fuori Milano !
Ad urne di Milano chiuse verrà pubblicata questa notizia che ci riguarda come Buccinaschesi ed abitanti della provincia di Milano.
tratto da: http://www.marcogranelli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=298&Itemid=41
La scelta della Moratti: spostare i problemi in periferia
“L’obbiettivo del servizio è il massimo contrasto possibile alla prostituzione in strada, con particolare riguardo per le zone centrali della città; la filosofia che governa l’intervento è quella di spostare gradatamente la prostituzione su strada verso la periferia e, se possibile, oltre i confini comunali.” Sono parole scritte l’11 novembre 2010 nel “Dispositivo servizi mirati antiprostituzione” su carta intestata del Comune di Milano – Direzione centrale Polizia Locale e Sicurezza, a firma del Comandante della Polizia Locale di Milano, che risponde al vicesindaco Riccardo De Corato. Il contrasto alla prostituzione è una scelta doverosa per una città e la sua amministrazione, e anche l’individuare alcune zone di priorità per l’intervento può essere un criterio realistico, dato che si parla di tre pattuglie che non potranno certamente operare su tutta la città. Ci si aspetterebbe un’individuazione, magari sperimentale, di alcune aree, magari dove il fenomeno è più intenso o problematico, ed invece ecco la sorpresa. La filosofia che governa l’intervento non è diminuire la prostituzione e il disagio che arreca, ma spostarla dai cittadini di serie A, i vicini di casa della famiglia Moratti, ai cittadini di serie B, quelli che abitano nei quartieri di periferia e, se possibile quelli di serie C, quelli che abitano al di fuori dei confini comunali. Nulla di nuovo sotto il sole, solo che qui è scritto e firmato da un massimo dirigente dell’amministrazione comunale governata da De Corato e dalla Moratti. Ho scritto una lettera di spiegazioni, chissà se e quando arriveranno. Intanto smascheriamo la Moratti e cambiamo il governo di questa città.
tratto da: http://www.marcogranelli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=298&Itemid=41
La scelta della Moratti: spostare i problemi in periferia
“L’obbiettivo del servizio è il massimo contrasto possibile alla prostituzione in strada, con particolare riguardo per le zone centrali della città; la filosofia che governa l’intervento è quella di spostare gradatamente la prostituzione su strada verso la periferia e, se possibile, oltre i confini comunali.” Sono parole scritte l’11 novembre 2010 nel “Dispositivo servizi mirati antiprostituzione” su carta intestata del Comune di Milano – Direzione centrale Polizia Locale e Sicurezza, a firma del Comandante della Polizia Locale di Milano, che risponde al vicesindaco Riccardo De Corato. Il contrasto alla prostituzione è una scelta doverosa per una città e la sua amministrazione, e anche l’individuare alcune zone di priorità per l’intervento può essere un criterio realistico, dato che si parla di tre pattuglie che non potranno certamente operare su tutta la città. Ci si aspetterebbe un’individuazione, magari sperimentale, di alcune aree, magari dove il fenomeno è più intenso o problematico, ed invece ecco la sorpresa. La filosofia che governa l’intervento non è diminuire la prostituzione e il disagio che arreca, ma spostarla dai cittadini di serie A, i vicini di casa della famiglia Moratti, ai cittadini di serie B, quelli che abitano nei quartieri di periferia e, se possibile quelli di serie C, quelli che abitano al di fuori dei confini comunali. Nulla di nuovo sotto il sole, solo che qui è scritto e firmato da un massimo dirigente dell’amministrazione comunale governata da De Corato e dalla Moratti. Ho scritto una lettera di spiegazioni, chissà se e quando arriveranno. Intanto smascheriamo la Moratti e cambiamo il governo di questa città.
giovedì 12 maggio 2011
Cari cittadini di Milano
Vi piace la sig.ra Brichetto Arnaboldi ?
Vi è piaciuto il suo modo di governare ?
Le sue assenze in Consiglio Comunale ?
Le condanne dei tribunali ?
Vi piace il suo modo di fare campagna elettorale ?
Ed allora votatela.
Potrete così "godervela" per altri 5 anni
Volete invece cambiare ?
Andate a votare Pisapia
E se volete utilizzare bene la vostra possibilità di dare una preferenza, vi suggerisco di confermare un Consigliere comunale uscente, che ha lavorato bene e che ha sempre informato puntualmente i suoi elettori di ciò che accadeva a Palazzo Marino.
Votate per Pisapia, mettete la croce sul simbolo del PD e date la preferenza a Marco Granelli
Per maggiori informazioni: http://www.marcogranelli.it/
50 e li dimostro
Quest'anno dovrei completare i miei primi 50 anni di vita.
Ho quindi deciso di prendere alcune decisioni che dovrebbero permettermi di affrontare meglio i prossimi 50 anni.
Nelle prossime settimane posterò degli articoli dedicati ai cambiamenti già decisi, ed a quelli ancora in valutazione.
Ed a chi volesse rispondere "chissene..." ripeterò ciò che ho già detto altre volte: questo è il mio diario, e seleziono a mio esclusivo giudizio le notizie che ritengo importanti, sperando che lo siano anche per altri.
La costanza con la quale vengo seguito mi fa pensare che le notizie che riporto ed i commenti che scrivo non siano poi così inutili e banali ...
A presto
Franco
mercoledì 11 maggio 2011
DA LEGGERE
tratto da: http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2011/05/11/news/ciclista_solitudine_fatica-16079527/
Vita da ciclista - Gli operai delle due ruote
Pedalano per 42 mila chilometri l'anno, guadagnano meno degli altri atleti e faticano di più. E rischiano la vita, come è successo al belga Weylandt. Ma è grazie a loro che il ciclismo, nonostante il doping, è ancora amato dalla gentedi
GIANNI MURA
I poveri sono matti, diceva Zavattini. Anche i ciclisti, vorrei aggiungere. Non fuori di testa, ma con quel briciolo di pazzia che li porta a scegliere uno sport di estrema fatica, di molti rischi, di guadagni relativamente bassi. Una volta, era normale, quasi automatico. La bici servì a Binda per non continuare a fare lo stuccatore, sia pure in Costa Azzurra, a Coppi per sottrarsi alla zappa da usare sui costoni argillosi di Castellania. Erano e sono stati, per molti anni, ciclismo e pugilato lo sport degli affamati, il treno su cui saltare in cerca di fortuna. E pazienza se non era l'Orient Express ma una terza classe fumatori, di quelle su cui saliva Fiorenzo Magni su fino al Nord, dormiva come poteva, sempre con un occhio alla bici, e poi vinceva il Giro delle Fiandre. A volte ho pensato che il ciclismo fosse, per i poveri, una soluzione come il seminario: una bocca di meno in casa.
La vocazione serve ai preti e serve ai ciclisti. A chi stanno più a cuore le anime, a chi i corpi. Ma si è sempre a metà: correre a piedi, correre in bici, e l'uomo è ancora il motore di se stesso, correre a motore. I nostri figli certi lavori non li vogliono più fare, si continua a sentir dire in giro, per questo c'è bisogno degli immigrati. Sì, ma come la mettiamo con certi sport? Isoliamo per un po' il doping, che comunque è un rischio in più, e gravissimo.
Con o senza, è una fatica da bestie, anche se le bici pesano meno, anche se le strade sono più lisce, anche se i chilometraggi sono più
miti, anche se gli alberghi non sono più topaie, anche se si è seguiti da un medico o da un preparatore atletico (fin troppo, talvolta).
Ieri al Processo alla tappa Bettini ha detto che il ciclismo è uno sport che fa sentire liberi. Forse sì, ma facendo una vita da schiavi. Non esiste uno sport in cui io debba comunicare alla superiore autorità ogni mio spostamento. Io ciclista devo essere reperibile tutti i giorni dell'anno, anche in vacanza, anche il giorno in cui vado a un funerale o cambio idea: non vado in pizzeria, vado al cinema. Sono un sorvegliato speciale, un vigilato a vista. Ed è anche colpa mia, o della mia categoria, ma io ciclista sogno il giorno in cui, a poche ore dal derby di Milano o di Barcellona, si presenteranno i cavasangue, come si presentano nei nostri alberghi alle sette del mattino, e magari quel giorno si fa il Ventoux o il Mortirolo, ma se anche fosse una tappa piatta come una mano la sostanza non cambia, anche il più pulito può avere la rogna (questo non è scritto ma lo sappiamo). Io ciclista, che adesso non posso più fare nemmeno una puntura di vitamine, penso a com'è bella la vita dei calciatori, che giocano un'ora e mezzo la domenica e il lunedì riposano, mentre noi dopo una tappa alpina ne abbiamo un'altra e un'altra ancora. Forse è per questo che la gente ci vuole bene, nonostante le macchie di doping che hanno imbrattato questo e quello, campioni e poveracci che tengono l'anima coi denti per arrivare in tempo massimo. E' per questo che la gente ha capito il funerale di ieri, i compagni del morto davanti, come la Motorola per Casartelli, nel '95, e poi la bici numero 114, quella di Fabio, issata sul tetto dell'ammiraglia fino a Parigi, alla sfilata sui Campi Elisi, come una bandiera di metallo, un ricordo piantato nel cervello, un singolare modo, ma trovatene voi un altro, per rendere onore alle armi.
Perché, torno a dirlo, il ciclista si guadagna il pane lontano da casa, come gli emigranti stagionali e i soldati, e dico soldati perché esiste il capitano per definizione, mentre il tenentino è un giovane di belle speranze e il sergente è il più vecchio, tant'è che lo si definisce anche direttore sportivo in corsa. C'è l'attacco improvviso (il raid) e quello preparato a tavolino, ci sono le alleanze, per simpatia o per quattrini, ci sono le grandi manovre, le fughe (ma chi va in fuga nel ciclismo non è un disertore, è un eroe, c'è una bella differenza). Ci sono gli agguati, le imboscate, le trattative segrete, quelli che hanno studiato dicono che il ciclismo è una chanson de geste, tirano in ballo Omero. Ettore era uno pulito, Achille un dopato. E però, però, la madre di Weylandt che lungo la discesa del Bocco s'inginocchia e bacia l'ultimo pezzo di terra che ha accolto il corpo del figlio, questo sì è omerico nel senso di antichissimo e straziante. Poteva maledirli, quella discesa e quel muretto, con l'urlo di tutte le madri, anche le pecore quando si vedono portar via gli agnellini e sanno che cosa li aspetta. Poteva restare di pietra, per non sbriciolarsi sotto l'urto di un dolore troppo forte e inatteso. Si erano mossi da Gand perché l'anno scorso il loro ragazzo aveva vinto la terza tappa e quest'anno la terza tappa gliel'ha portato via. No, s'è inginocchiata e ha baciato la terra, come faceva papa Wojtyla, come ha fatto la Schiavone al Roland Garros, ma qui era diverso.
Qui tante cose sono diverse da quello che sembrano. Anche pedalare in gruppo è rischioso, basta sbandare di cinque centimetri e si fa come una palla da bowling. Si fa fatica sempre, ad attaccare e ad inseguire, a salire e a scendere, a tirare la volata come a vincerla, a fare una cronosquadre oppure una crono individuale. Quale altro sport obbliga, da professionisti, a continuare a pedalare anche espletando le cosiddette funzioni corporali, e non solo di pisciare si parla? Certo, ti puoi anche fermare dietro a un cespuglio come Gaul, che per quella fermata perse il Giro del '57. In casi del genere il codice d'onore (non scritto) stabilisce che non si attacca, ma Bobet e Nencini non la pensarono allo stesso modo o forse (erano i tempi dei veri duri) pensarono che un ciclista che per certe cose ha bisogno d'appartarsi non merita rispetto. Peggio per lui.
Anche questo episodio dimostra che il ciclismo è come la vita e per questo lo capiscono tutti. La gente sa che sulla canna della bici c'è la ventura (l'avventura, anche) e la sventura. Ed è per questo che la morte di Weylandt non appartiene solo alla sua famiglia, né a quella, allargata, del gruppo, ma a tutti quelli che si son fatti il segno di croce quando passava il gruppo, a quelli che non hanno saputo trattenere le lacrime quando una tromba ha intonato il Silenzio oltre il traguardo. Riconoscersi in un momento di dolore, non di vittoria, non è da tutti e io credo che quella sia l'Italia vera, l'Italia che ne ha piene le palle di Berlusconi e dei suoi attacchi ai giudici, di Nicole, di tante cose che riempiono i giornali e i telegiornali, di liti finti e vere, di poteri spartiti, di un Paese col lifting spacciato per realtà, con la guerra che si deve chiamare con un altro nome, con i morti sul lavoro che non hanno l'eco di Weylandt, morto in diretta tv al Giro dei 150 dell'unità d'Italia, un'unità che a volte si fatica a intravvedere, ma per Weylandt c'è stata. Unità. Rispetto. Dolore condiviso. Silenzio.
Pantani l'aveva detto: vado forte in salita per abbreviare la mia agonia. L'aveva detto con estrema chiarezza, con parole più da poeta che da scalatore. Un ciclista non sogna certo di morire, ma sa che può capitargli. Un ciclista sogna la grande fuga, l'andar via da tutti, l'isolamento, tutte cose che sono l'altra faccia della morte ma in qualche modo la evocano. Il ciclista è un personaggio buzzatiano, e infatti Buzzati sui ciclisti ha scritto pezzi bellissimi: a volte, come i messaggeri dell'imperatore, si spinge così lontano che non torna più. Il ciclista può essere Bertoldo. Un vecchio suiveur, ma ormai lo sono anch'io, mi ha raccontato di un gregario toscano al Tour negli anni '50, sono indeciso tra Ferlenghi e Falaschi. Allora, si raccoglievano le dichiarazioni di tutti gli italiani, non solo di Bartali o Coppi. "Com'è andata, eh?" indagò un giovane cronista al termine di un tappone pirenaico sotto un sole che c'è solo sui Pirenei. "Su e giù, su e giù, come pulirsi il culo a revolverate" fu la risposta.
Il ciclista gira il mondo, una volta erano Belgio, Francia e Spagna, adesso anche Malaysia, Qatar, Giappone. Gira il mondo ma non lo vede, non può guardare i paesaggi né i monumenti. Gira il mondo e mangia sempre le stesse cose. Vede solo lettini per il massaggio e camere d'albergo, che nel tempo si son fatte più confortevoli. Ho visto Merckx e altri 80 corridori dormire nel liceo di Luchon su brandine stese nei corridoi, sei docce e sei wc per tutti, prendere o lasciare. Prendere, se non prendi non sei un ciclista e in più l'organizzatore ti sbatte a casa perché non si può rifiutare l'alloggio assegnato. E allora, perché oggi uno non sceglie il tennis, il golf, la pallavolo? "Per passione" rispondono i ciclisti. Passione ha la stessa radice di patire e patire è un po' morire. Questo non spiega tutto ma molte cose sì.
(11 maggio 2011)
Vita da ciclista - Gli operai delle due ruote
Pedalano per 42 mila chilometri l'anno, guadagnano meno degli altri atleti e faticano di più. E rischiano la vita, come è successo al belga Weylandt. Ma è grazie a loro che il ciclismo, nonostante il doping, è ancora amato dalla gentedi
GIANNI MURA
I poveri sono matti, diceva Zavattini. Anche i ciclisti, vorrei aggiungere. Non fuori di testa, ma con quel briciolo di pazzia che li porta a scegliere uno sport di estrema fatica, di molti rischi, di guadagni relativamente bassi. Una volta, era normale, quasi automatico. La bici servì a Binda per non continuare a fare lo stuccatore, sia pure in Costa Azzurra, a Coppi per sottrarsi alla zappa da usare sui costoni argillosi di Castellania. Erano e sono stati, per molti anni, ciclismo e pugilato lo sport degli affamati, il treno su cui saltare in cerca di fortuna. E pazienza se non era l'Orient Express ma una terza classe fumatori, di quelle su cui saliva Fiorenzo Magni su fino al Nord, dormiva come poteva, sempre con un occhio alla bici, e poi vinceva il Giro delle Fiandre. A volte ho pensato che il ciclismo fosse, per i poveri, una soluzione come il seminario: una bocca di meno in casa.
La vocazione serve ai preti e serve ai ciclisti. A chi stanno più a cuore le anime, a chi i corpi. Ma si è sempre a metà: correre a piedi, correre in bici, e l'uomo è ancora il motore di se stesso, correre a motore. I nostri figli certi lavori non li vogliono più fare, si continua a sentir dire in giro, per questo c'è bisogno degli immigrati. Sì, ma come la mettiamo con certi sport? Isoliamo per un po' il doping, che comunque è un rischio in più, e gravissimo.
Con o senza, è una fatica da bestie, anche se le bici pesano meno, anche se le strade sono più lisce, anche se i chilometraggi sono più
miti, anche se gli alberghi non sono più topaie, anche se si è seguiti da un medico o da un preparatore atletico (fin troppo, talvolta).
Ieri al Processo alla tappa Bettini ha detto che il ciclismo è uno sport che fa sentire liberi. Forse sì, ma facendo una vita da schiavi. Non esiste uno sport in cui io debba comunicare alla superiore autorità ogni mio spostamento. Io ciclista devo essere reperibile tutti i giorni dell'anno, anche in vacanza, anche il giorno in cui vado a un funerale o cambio idea: non vado in pizzeria, vado al cinema. Sono un sorvegliato speciale, un vigilato a vista. Ed è anche colpa mia, o della mia categoria, ma io ciclista sogno il giorno in cui, a poche ore dal derby di Milano o di Barcellona, si presenteranno i cavasangue, come si presentano nei nostri alberghi alle sette del mattino, e magari quel giorno si fa il Ventoux o il Mortirolo, ma se anche fosse una tappa piatta come una mano la sostanza non cambia, anche il più pulito può avere la rogna (questo non è scritto ma lo sappiamo). Io ciclista, che adesso non posso più fare nemmeno una puntura di vitamine, penso a com'è bella la vita dei calciatori, che giocano un'ora e mezzo la domenica e il lunedì riposano, mentre noi dopo una tappa alpina ne abbiamo un'altra e un'altra ancora. Forse è per questo che la gente ci vuole bene, nonostante le macchie di doping che hanno imbrattato questo e quello, campioni e poveracci che tengono l'anima coi denti per arrivare in tempo massimo. E' per questo che la gente ha capito il funerale di ieri, i compagni del morto davanti, come la Motorola per Casartelli, nel '95, e poi la bici numero 114, quella di Fabio, issata sul tetto dell'ammiraglia fino a Parigi, alla sfilata sui Campi Elisi, come una bandiera di metallo, un ricordo piantato nel cervello, un singolare modo, ma trovatene voi un altro, per rendere onore alle armi.
Perché, torno a dirlo, il ciclista si guadagna il pane lontano da casa, come gli emigranti stagionali e i soldati, e dico soldati perché esiste il capitano per definizione, mentre il tenentino è un giovane di belle speranze e il sergente è il più vecchio, tant'è che lo si definisce anche direttore sportivo in corsa. C'è l'attacco improvviso (il raid) e quello preparato a tavolino, ci sono le alleanze, per simpatia o per quattrini, ci sono le grandi manovre, le fughe (ma chi va in fuga nel ciclismo non è un disertore, è un eroe, c'è una bella differenza). Ci sono gli agguati, le imboscate, le trattative segrete, quelli che hanno studiato dicono che il ciclismo è una chanson de geste, tirano in ballo Omero. Ettore era uno pulito, Achille un dopato. E però, però, la madre di Weylandt che lungo la discesa del Bocco s'inginocchia e bacia l'ultimo pezzo di terra che ha accolto il corpo del figlio, questo sì è omerico nel senso di antichissimo e straziante. Poteva maledirli, quella discesa e quel muretto, con l'urlo di tutte le madri, anche le pecore quando si vedono portar via gli agnellini e sanno che cosa li aspetta. Poteva restare di pietra, per non sbriciolarsi sotto l'urto di un dolore troppo forte e inatteso. Si erano mossi da Gand perché l'anno scorso il loro ragazzo aveva vinto la terza tappa e quest'anno la terza tappa gliel'ha portato via. No, s'è inginocchiata e ha baciato la terra, come faceva papa Wojtyla, come ha fatto la Schiavone al Roland Garros, ma qui era diverso.
Qui tante cose sono diverse da quello che sembrano. Anche pedalare in gruppo è rischioso, basta sbandare di cinque centimetri e si fa come una palla da bowling. Si fa fatica sempre, ad attaccare e ad inseguire, a salire e a scendere, a tirare la volata come a vincerla, a fare una cronosquadre oppure una crono individuale. Quale altro sport obbliga, da professionisti, a continuare a pedalare anche espletando le cosiddette funzioni corporali, e non solo di pisciare si parla? Certo, ti puoi anche fermare dietro a un cespuglio come Gaul, che per quella fermata perse il Giro del '57. In casi del genere il codice d'onore (non scritto) stabilisce che non si attacca, ma Bobet e Nencini non la pensarono allo stesso modo o forse (erano i tempi dei veri duri) pensarono che un ciclista che per certe cose ha bisogno d'appartarsi non merita rispetto. Peggio per lui.
Anche questo episodio dimostra che il ciclismo è come la vita e per questo lo capiscono tutti. La gente sa che sulla canna della bici c'è la ventura (l'avventura, anche) e la sventura. Ed è per questo che la morte di Weylandt non appartiene solo alla sua famiglia, né a quella, allargata, del gruppo, ma a tutti quelli che si son fatti il segno di croce quando passava il gruppo, a quelli che non hanno saputo trattenere le lacrime quando una tromba ha intonato il Silenzio oltre il traguardo. Riconoscersi in un momento di dolore, non di vittoria, non è da tutti e io credo che quella sia l'Italia vera, l'Italia che ne ha piene le palle di Berlusconi e dei suoi attacchi ai giudici, di Nicole, di tante cose che riempiono i giornali e i telegiornali, di liti finti e vere, di poteri spartiti, di un Paese col lifting spacciato per realtà, con la guerra che si deve chiamare con un altro nome, con i morti sul lavoro che non hanno l'eco di Weylandt, morto in diretta tv al Giro dei 150 dell'unità d'Italia, un'unità che a volte si fatica a intravvedere, ma per Weylandt c'è stata. Unità. Rispetto. Dolore condiviso. Silenzio.
Pantani l'aveva detto: vado forte in salita per abbreviare la mia agonia. L'aveva detto con estrema chiarezza, con parole più da poeta che da scalatore. Un ciclista non sogna certo di morire, ma sa che può capitargli. Un ciclista sogna la grande fuga, l'andar via da tutti, l'isolamento, tutte cose che sono l'altra faccia della morte ma in qualche modo la evocano. Il ciclista è un personaggio buzzatiano, e infatti Buzzati sui ciclisti ha scritto pezzi bellissimi: a volte, come i messaggeri dell'imperatore, si spinge così lontano che non torna più. Il ciclista può essere Bertoldo. Un vecchio suiveur, ma ormai lo sono anch'io, mi ha raccontato di un gregario toscano al Tour negli anni '50, sono indeciso tra Ferlenghi e Falaschi. Allora, si raccoglievano le dichiarazioni di tutti gli italiani, non solo di Bartali o Coppi. "Com'è andata, eh?" indagò un giovane cronista al termine di un tappone pirenaico sotto un sole che c'è solo sui Pirenei. "Su e giù, su e giù, come pulirsi il culo a revolverate" fu la risposta.
Il ciclista gira il mondo, una volta erano Belgio, Francia e Spagna, adesso anche Malaysia, Qatar, Giappone. Gira il mondo ma non lo vede, non può guardare i paesaggi né i monumenti. Gira il mondo e mangia sempre le stesse cose. Vede solo lettini per il massaggio e camere d'albergo, che nel tempo si son fatte più confortevoli. Ho visto Merckx e altri 80 corridori dormire nel liceo di Luchon su brandine stese nei corridoi, sei docce e sei wc per tutti, prendere o lasciare. Prendere, se non prendi non sei un ciclista e in più l'organizzatore ti sbatte a casa perché non si può rifiutare l'alloggio assegnato. E allora, perché oggi uno non sceglie il tennis, il golf, la pallavolo? "Per passione" rispondono i ciclisti. Passione ha la stessa radice di patire e patire è un po' morire. Questo non spiega tutto ma molte cose sì.
(11 maggio 2011)
c.v.d.
Sull'argomento ci sono anche parecchie indagini indipendenti di Altroconsumo.
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/2011/05/11/news/acqua_niente_miracoli_le_caraffe_col_filtro_sono_inutili_o_dannose-16068977/
Acqua, niente miracoli "Le caraffe col filtro sono inutili o dannose"
Inchiesta a Torino: troppo sodio e potassio
L'esposto degli industriali delle minerali ha fatto partire gli accertamenti
SARAH MARTINENGHI, TORINO - Promettono di eliminare sostanze nocive, come calcare, metalli e cloro, e di migliorare la qualità dell'acqua di rubinetto. In poco tempo le caraffe filtranti sono diventate, anche in Italia, le principali concorrenti delle acque minerali. Ma un esposto in procura, firmato non a caso da Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua (la federazione delle industrie delle acque minerali) e inviato un paio di mesi fa al procuratore Raffaele Guariniello, sosteneva il contrario: l'acqua di tre caraffe (Brita, Auchan e Viviverde), dopo il passaggio nei filtri a carboni attivi, diventerebbe "non più potabile", "depauperata di elementi nutritivi", contaminata con la "presenza di corpi estranei". Per questo la procura di Torino aveva aperto un'inchiesta, ipotizzando i reati di commercio di sostanze alimentari nocive per la salute e frode, e affidato l'incarico di analizzare l'acqua filtrata a Ivo Pavan, docente dell'Università di Torino. I risultati sono arrivati: la conclusione, secondo il consulente, è che le caraffe filtranti non migliorano l'acqua del rubinetto, già "perfetta" così com'è. Anzi, per certi versi la peggiorano, e possono diventare rischiose se quell'acqua viene bevuta da persone affette da patologie come diabete, ipertensione o cardiopatie. Nel migliore dei casi sono comunque "inutili". Guariniello ha subito scritto al Ministero della Salute e all'Istituto Superiore di Sanità per segnalare le criticità riscontrate.
"Il primo problema riguarda la durezza dell'acqua, ovvero la quantità di calcio e magnesio: dopo il trattamento i valori si abbassano notevolmente. Dopo 120 ore di utilizzo del filtro addirittura si azzerano" spiegano in procura. Vero è che nelle avvertenze delle caraffe è scritto che non devono essere usate con acque che hanno durezza inferiore ai 19 gradi francesi, altrimenti si perdono i sali minerali. Dalle analisi risulta che al posto di calcio e magnesio, vengono introdotti nell'acqua sodio e potassio con valori superiori ai limiti, (diventando così pericolosa per chi ha patologie). Compaiono elementi di cui prima non c'era traccia, come l'ammonio, o l'argento, che serve per abbassare la carica batterica. L'acqua risulta poi inacidita: "il ph iniziale (per legge compreso tra valori di 6,5 e 9,5) era 7,65 - spiegano in procura - dopo il passaggio in una caraffa risulta 6, e 5,92 al termine del filtro". Insomma per la procura "quest'acqua, se fosse pubblica, sarebbe dichiarata "non potabile"". Risulta anche, secondo il consulente "un buon abbattimento della carica batterica", che tende però a risalire con l'uso.
L'azienda tedesca Brita, che da 45 anni produce solo caraffe filtranti (ne ha vendute 300 milioni, di cui un milione e mezzo in Italia dal 2007), controbatte: "Abbiamo le certificazioni di due ministeri della salute (tedesco e austriaco). Non dichiariamo che l'acqua è pura, ma che è filtrata, perché trattiene alcune sostanze e ne rilascia altre consentite dalla legge sulle bevande. Sulle avvertenze scriviamo quale acqua usare, e di consultare il medico se si hanno problemi di salute".
(11 maggio 2011)
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/2011/05/11/news/acqua_niente_miracoli_le_caraffe_col_filtro_sono_inutili_o_dannose-16068977/
Acqua, niente miracoli "Le caraffe col filtro sono inutili o dannose"
Inchiesta a Torino: troppo sodio e potassio
L'esposto degli industriali delle minerali ha fatto partire gli accertamenti
SARAH MARTINENGHI, TORINO - Promettono di eliminare sostanze nocive, come calcare, metalli e cloro, e di migliorare la qualità dell'acqua di rubinetto. In poco tempo le caraffe filtranti sono diventate, anche in Italia, le principali concorrenti delle acque minerali. Ma un esposto in procura, firmato non a caso da Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua (la federazione delle industrie delle acque minerali) e inviato un paio di mesi fa al procuratore Raffaele Guariniello, sosteneva il contrario: l'acqua di tre caraffe (Brita, Auchan e Viviverde), dopo il passaggio nei filtri a carboni attivi, diventerebbe "non più potabile", "depauperata di elementi nutritivi", contaminata con la "presenza di corpi estranei". Per questo la procura di Torino aveva aperto un'inchiesta, ipotizzando i reati di commercio di sostanze alimentari nocive per la salute e frode, e affidato l'incarico di analizzare l'acqua filtrata a Ivo Pavan, docente dell'Università di Torino. I risultati sono arrivati: la conclusione, secondo il consulente, è che le caraffe filtranti non migliorano l'acqua del rubinetto, già "perfetta" così com'è. Anzi, per certi versi la peggiorano, e possono diventare rischiose se quell'acqua viene bevuta da persone affette da patologie come diabete, ipertensione o cardiopatie. Nel migliore dei casi sono comunque "inutili". Guariniello ha subito scritto al Ministero della Salute e all'Istituto Superiore di Sanità per segnalare le criticità riscontrate.
"Il primo problema riguarda la durezza dell'acqua, ovvero la quantità di calcio e magnesio: dopo il trattamento i valori si abbassano notevolmente. Dopo 120 ore di utilizzo del filtro addirittura si azzerano" spiegano in procura. Vero è che nelle avvertenze delle caraffe è scritto che non devono essere usate con acque che hanno durezza inferiore ai 19 gradi francesi, altrimenti si perdono i sali minerali. Dalle analisi risulta che al posto di calcio e magnesio, vengono introdotti nell'acqua sodio e potassio con valori superiori ai limiti, (diventando così pericolosa per chi ha patologie). Compaiono elementi di cui prima non c'era traccia, come l'ammonio, o l'argento, che serve per abbassare la carica batterica. L'acqua risulta poi inacidita: "il ph iniziale (per legge compreso tra valori di 6,5 e 9,5) era 7,65 - spiegano in procura - dopo il passaggio in una caraffa risulta 6, e 5,92 al termine del filtro". Insomma per la procura "quest'acqua, se fosse pubblica, sarebbe dichiarata "non potabile"". Risulta anche, secondo il consulente "un buon abbattimento della carica batterica", che tende però a risalire con l'uso.
L'azienda tedesca Brita, che da 45 anni produce solo caraffe filtranti (ne ha vendute 300 milioni, di cui un milione e mezzo in Italia dal 2007), controbatte: "Abbiamo le certificazioni di due ministeri della salute (tedesco e austriaco). Non dichiariamo che l'acqua è pura, ma che è filtrata, perché trattiene alcune sostanze e ne rilascia altre consentite dalla legge sulle bevande. Sulle avvertenze scriviamo quale acqua usare, e di consultare il medico se si hanno problemi di salute".
(11 maggio 2011)
Sarà vero ?
Tratto da: http://blog.pmi.it/06/05/2011/dipendenti-e-collaboratori-a-controllo-del-fisco/
Dipendenti e collaboratori a controllo del Fisco: caccia ai mini-evasori
di Nicola Santangelo - Venerdì 6 Maggio 2011
Se siete dipendenti o collaboratori e state leggendo questo articolo fermatevi un attimo e pensate a quello che avete fatto nel mese di maggio del lontano 2007. O meglio, cercate di ricordare cosa non avete fatto. Perché se in quel periodo non avete fatto la dichiarazione dei redditi, allora è bene che cominciate a preoccuparvi seriamente.
Non per alimentare una sorta di terrorismo mediatico, ma sembrerebbe che il Fisco stia controllando le dichiarazioni dei redditi di dipendenti e collaboratori per verificare che non vi sia qualche furbetto che non abbia indicato nel modello Unico o 730 uno o più redditi prodotti nell’anno 2006.
Scovare i mini-evasori sarà abbastanza semplice: basterebbe creare una query all’interno del grandissimo database dell’erario, filtrare i dati dichiarati al Fisco da parte dei datori di lavoro attraverso il modello 770 e confrontarli con quelli dichiarati dai percettori. Eventuali contribuenti anomali saranno raggiunti da un atto di accertamento parziale dell’Agenzia delle Entrate.
Responsabile di questo fermento è l’articolo 28 della legge 122/2010 che dispone che l’Agenzia delle Entrate deve effettuare specifici controlli nei confronti dei soggetti che risultano aver percepito ma non dichiarato al Fisco redditi di lavoro dipendenti e assimilati, e cioè tutti quei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi ovvero l’hanno presentata omettendo uno o più redditi.
Attualmente l’operazione riguarda solo i redditi conseguiti nell’anno 2006 e dichiarati nel 2007 ma nulla esclude che il controllo possa essere ampliato ad altri esercizi.
L’adempimento normativo in questione non sostiene quanto affermato nei giorni scorsi del ministro Tremonti secondo il quale i controlli fiscali alle imprese comportano perdita di tempo, stress e alimentano i tentativi di corruzione. Insomma, un’oppressione fiscale che deve essere interrotta. L’ipotesi è quella di avviare una forma di concentrazione in modo da ridurre il continuo controllo sulle imprese. Finisce la fase in cui le imprese sono prese di mira: da oggi a soffocare saranno dipendenti e collaboratori.
Dipendenti e collaboratori a controllo del Fisco: caccia ai mini-evasori
di Nicola Santangelo - Venerdì 6 Maggio 2011
Se siete dipendenti o collaboratori e state leggendo questo articolo fermatevi un attimo e pensate a quello che avete fatto nel mese di maggio del lontano 2007. O meglio, cercate di ricordare cosa non avete fatto. Perché se in quel periodo non avete fatto la dichiarazione dei redditi, allora è bene che cominciate a preoccuparvi seriamente.
Non per alimentare una sorta di terrorismo mediatico, ma sembrerebbe che il Fisco stia controllando le dichiarazioni dei redditi di dipendenti e collaboratori per verificare che non vi sia qualche furbetto che non abbia indicato nel modello Unico o 730 uno o più redditi prodotti nell’anno 2006.
Scovare i mini-evasori sarà abbastanza semplice: basterebbe creare una query all’interno del grandissimo database dell’erario, filtrare i dati dichiarati al Fisco da parte dei datori di lavoro attraverso il modello 770 e confrontarli con quelli dichiarati dai percettori. Eventuali contribuenti anomali saranno raggiunti da un atto di accertamento parziale dell’Agenzia delle Entrate.
Responsabile di questo fermento è l’articolo 28 della legge 122/2010 che dispone che l’Agenzia delle Entrate deve effettuare specifici controlli nei confronti dei soggetti che risultano aver percepito ma non dichiarato al Fisco redditi di lavoro dipendenti e assimilati, e cioè tutti quei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi ovvero l’hanno presentata omettendo uno o più redditi.
Attualmente l’operazione riguarda solo i redditi conseguiti nell’anno 2006 e dichiarati nel 2007 ma nulla esclude che il controllo possa essere ampliato ad altri esercizi.
L’adempimento normativo in questione non sostiene quanto affermato nei giorni scorsi del ministro Tremonti secondo il quale i controlli fiscali alle imprese comportano perdita di tempo, stress e alimentano i tentativi di corruzione. Insomma, un’oppressione fiscale che deve essere interrotta. L’ipotesi è quella di avviare una forma di concentrazione in modo da ridurre il continuo controllo sulle imprese. Finisce la fase in cui le imprese sono prese di mira: da oggi a soffocare saranno dipendenti e collaboratori.
martedì 10 maggio 2011
Al voto ! Al voto ! Memo per i referendum del 12 e 13 Giugno 2011
tratto da: http://www.comune.buccinasco.mi.it/articolo_5126/09/05/2011/referendum_popolari_abrogativi.html
REFERENDUM POPOLARI ABROGATIVI - Domenica 12 e Lunedì 13 giugno 2011
Con Decreti del Presidente della Repubblica, in data 23 marzo 2011, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 77 del 4.4.2011, sono stati convocati i Comizi elettorali per il 12 e 13 giugno 2011 per lo svolgimento di n. 4 Referendum Popolari Abrogativi.
I 4 quesiti referendari, in sintesi, sono i seguenti:
- Referendum popolare n. 1 - Modalità di affidamento e gestione dei servizi poubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
- Referendum popolare n. 2 - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
- Referendum popolare n. 3 - Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme
- Referendum popolare n. 4 - Abrogazione di norma della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Si segnala che le operazioni di voto avranno luogo dalle ore 8.00 alle ore 22.00 di Domenica 12 giugno, mentre Lunedì 13 giugno si voterà dalle ore 7.00 alle ore 15.00.
Si provvederà immediatamente dopo le ore 15.00 di Lunedì 13 giugno allo scrutinio del primo referendum, fino al conclusione del quarto.
Le scuole interessate alle operazioni di voto sono le seguenti:
1) Scuola Elementare Mascherpa
2) Scuola Elementare I Maggio
3) Scuola Elementare Robbiolo
Il territorio è ripartito in n. 25 sezioni elettorali nel seguente modo:
SEZ. N. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 24 - SCUOLA ELEMENTARE - VIA MASCHERPA, 14
SEZ. N. 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - SCUOLA ELEMENTARE ROBBIOLO - VIA ALDO MORO, 14
SEZ. 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 25 - SCUOLA ELEMENTARE I MAGGIO - VIA PAPA GIOVANNI XXIII
Per poter esercitare il diritto di voto l’elettore deve portare, unitamente alla tessera elettorale, un documento di riconoscimento (carta d’identità, patente o passaporto).
Se un elettore ha smarrito la tessera elettorale, può, previa presentazione di un documento di riconoscimento in corso di validità e di una semplice dichiarazione di smarrimento, chiedere all’Ufficio Elettorale, un duplicato che gli verrà rilasciato immediatamente nei giorni e negli orari previsti:
da martedì 7 giugno 2011 sino a sabato 11 giugno 2011 dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e nei giorni delle votazioni, fino alla chiusura delle relative operazioni (fino alle ore 22.00 di domenica 12 giugno e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 di lunedì 13 giugno).
REFERENDUM POPOLARI ABROGATIVI - Domenica 12 e Lunedì 13 giugno 2011
Con Decreti del Presidente della Repubblica, in data 23 marzo 2011, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 77 del 4.4.2011, sono stati convocati i Comizi elettorali per il 12 e 13 giugno 2011 per lo svolgimento di n. 4 Referendum Popolari Abrogativi.
I 4 quesiti referendari, in sintesi, sono i seguenti:
- Referendum popolare n. 1 - Modalità di affidamento e gestione dei servizi poubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
- Referendum popolare n. 2 - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
- Referendum popolare n. 3 - Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme
- Referendum popolare n. 4 - Abrogazione di norma della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Si segnala che le operazioni di voto avranno luogo dalle ore 8.00 alle ore 22.00 di Domenica 12 giugno, mentre Lunedì 13 giugno si voterà dalle ore 7.00 alle ore 15.00.
Si provvederà immediatamente dopo le ore 15.00 di Lunedì 13 giugno allo scrutinio del primo referendum, fino al conclusione del quarto.
Le scuole interessate alle operazioni di voto sono le seguenti:
1) Scuola Elementare Mascherpa
2) Scuola Elementare I Maggio
3) Scuola Elementare Robbiolo
Il territorio è ripartito in n. 25 sezioni elettorali nel seguente modo:
SEZ. N. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 24 - SCUOLA ELEMENTARE - VIA MASCHERPA, 14
SEZ. N. 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - SCUOLA ELEMENTARE ROBBIOLO - VIA ALDO MORO, 14
SEZ. 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 25 - SCUOLA ELEMENTARE I MAGGIO - VIA PAPA GIOVANNI XXIII
Per poter esercitare il diritto di voto l’elettore deve portare, unitamente alla tessera elettorale, un documento di riconoscimento (carta d’identità, patente o passaporto).
Se un elettore ha smarrito la tessera elettorale, può, previa presentazione di un documento di riconoscimento in corso di validità e di una semplice dichiarazione di smarrimento, chiedere all’Ufficio Elettorale, un duplicato che gli verrà rilasciato immediatamente nei giorni e negli orari previsti:
da martedì 7 giugno 2011 sino a sabato 11 giugno 2011 dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e nei giorni delle votazioni, fino alla chiusura delle relative operazioni (fino alle ore 22.00 di domenica 12 giugno e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 di lunedì 13 giugno).
lunedì 9 maggio 2011
Per pensare ...
Suggerisco di leggere l'aticolo che Luigi Saccavini dedica all'uomo Loris Cereda sul suo blog:
http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/2796/parliamo-del-sindaco-e-del-provvedimento-cautelare-che-lo-riguarda/#more-2796
http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/2796/parliamo-del-sindaco-e-del-provvedimento-cautelare-che-lo-riguarda/#more-2796
Confindustria oggi: i morti sul lavoro e gli applausi all'AD della Thyssen
Thyssen:familiari vittime, applausi?cinico disprezzo vittime
Associazione, indignati e offesi: Marcegaglia, vi siamo vicini
09 maggio, 09:35
(ANSA) - TORINO, 8 MAG - Con l'applauso di solidarieta' all'ad della ThyssenKrupp Herald Espenhahn, condannato a 16 anni e mezzo per la morte dei sette lavoratori nel rogo di Torino, la Confindustria dimostra ''un cinico disprezzo verso la vita dei lavoratori'': lo sostiene l'associazione Legami d'Acciaio che riunisce i familiari delle vittime.
Questi ultimi si dicono ''indignati e offesi'' e ricevono il messaggio del Presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, che contatta l'associazione ed esprime ''la vicinanza di Confindustria tutta ai familiari delle vittime''. (ANSA).
Tratto da: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2011/05/09/visualizza_new.html_872023467.html
Vedi anche: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/05/09/news/il_sopravvissuto_thyssen_un_tuffo_al_cuore-15979256/
Associazione, indignati e offesi: Marcegaglia, vi siamo vicini
09 maggio, 09:35
(ANSA) - TORINO, 8 MAG - Con l'applauso di solidarieta' all'ad della ThyssenKrupp Herald Espenhahn, condannato a 16 anni e mezzo per la morte dei sette lavoratori nel rogo di Torino, la Confindustria dimostra ''un cinico disprezzo verso la vita dei lavoratori'': lo sostiene l'associazione Legami d'Acciaio che riunisce i familiari delle vittime.
Questi ultimi si dicono ''indignati e offesi'' e ricevono il messaggio del Presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, che contatta l'associazione ed esprime ''la vicinanza di Confindustria tutta ai familiari delle vittime''. (ANSA).
Tratto da: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2011/05/09/visualizza_new.html_872023467.html
Vedi anche: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/05/09/news/il_sopravvissuto_thyssen_un_tuffo_al_cuore-15979256/
venerdì 6 maggio 2011
Suggerimento 5 per mille
Anche quest'anno un suggerimento utile, tratto da: http://www.scoutbuccinasco.it/
5 PER MILLE
Quando stilate la vostra dichirazione dei redditi non vi scordate la possibilità di devolvere il 5 per mille alla nostra Associazione come avvenuto lo scorso anno!
IL CNGEI HA REGOLARMENTE ATTIVATO IL PROPRIO ACCREDITAMENTO PRESSO LA AGENZIA DELLE ENTRATE PER POTER RICEVERE LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA. VI CHIEDIAMO QUINDI DI INDIRIZZARE LA VOSTRA FIRMA SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI (MODELLO 730, CUD,UNICO), INDICANDO NELLO SPAZIO APPOSITO IL CODICE FISCALE DEL CNGEI
80149370589
Grazie
5 PER MILLE
Quando stilate la vostra dichirazione dei redditi non vi scordate la possibilità di devolvere il 5 per mille alla nostra Associazione come avvenuto lo scorso anno!
IL CNGEI HA REGOLARMENTE ATTIVATO IL PROPRIO ACCREDITAMENTO PRESSO LA AGENZIA DELLE ENTRATE PER POTER RICEVERE LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA. VI CHIEDIAMO QUINDI DI INDIRIZZARE LA VOSTRA FIRMA SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI (MODELLO 730, CUD,UNICO), INDICANDO NELLO SPAZIO APPOSITO IL CODICE FISCALE DEL CNGEI
80149370589
Grazie
giovedì 5 maggio 2011
Buccinasco: il centro sinistra apre tavoli programmatici
Tratto da: http://www.pdbuccinasco.it/public/post/al-lavoro-nel-cantiere-del-centrosinistra-1259.asp#more
AL LAVORO NEL CANTIERE DEL CENTROSINISTRA
Si è tenuta nella serata del 3 maggio la prima riunione del tavolo programmatico del centro sinistra, come da programma annunciato nella assemblea cittadina del 20 aprile.
Con questo primo incontro sono stati decisi i temi sui quali partirà il confronto tra i partiti che hanno lanciato il progetto e i cittadini che intendono dare il loro contributo.
L’obiettivo è la stesura di un programma condiviso per la città sul quale potrà partire il confronto con le forze politiche e sociali che intendono dare una svolta decisiva alla vita politica di Buccinasco.
Un progetto ambizioso e impegnativo che siamo certi troverà positiva accoglienza tra i cittadini che vogliono impegnarsi in prima persona e dare il loro contributo per la risoluzione dei problemi di Buccinasco.
A questo fine siamo tutti impegnati a dare tempestiva comunicazione sulle modalità e i contenuti del dibattito.
Questo i temi e il calendario del primo “giro” di incontri esplorativi nei quali verrà discussa la programmazione di obiettivi e metodi di lavoro:
Urbanistica, territorio e mobilità
Martedì 10 a cascina Robbiolo Aula 2
Welfare e lavoro
Mercoledì 11 a cascina Robbiolo Aula 2
Giovani, scuola e cultura
Martedì 17 a cascina Robbiolo
Legalità e sicurezza:
Mercoledì 18 a cascina Robbiolo
Bilancio e gestione delle risorse
Martedì 17 a cascina Fagnana presso la sede di LiberaMente
Tutti gli incontri si tengono alle ore 21
AL LAVORO NEL CANTIERE DEL CENTROSINISTRA
Si è tenuta nella serata del 3 maggio la prima riunione del tavolo programmatico del centro sinistra, come da programma annunciato nella assemblea cittadina del 20 aprile.
Con questo primo incontro sono stati decisi i temi sui quali partirà il confronto tra i partiti che hanno lanciato il progetto e i cittadini che intendono dare il loro contributo.
L’obiettivo è la stesura di un programma condiviso per la città sul quale potrà partire il confronto con le forze politiche e sociali che intendono dare una svolta decisiva alla vita politica di Buccinasco.
Un progetto ambizioso e impegnativo che siamo certi troverà positiva accoglienza tra i cittadini che vogliono impegnarsi in prima persona e dare il loro contributo per la risoluzione dei problemi di Buccinasco.
A questo fine siamo tutti impegnati a dare tempestiva comunicazione sulle modalità e i contenuti del dibattito.
Questo i temi e il calendario del primo “giro” di incontri esplorativi nei quali verrà discussa la programmazione di obiettivi e metodi di lavoro:
Urbanistica, territorio e mobilità
Martedì 10 a cascina Robbiolo Aula 2
Welfare e lavoro
Mercoledì 11 a cascina Robbiolo Aula 2
Giovani, scuola e cultura
Martedì 17 a cascina Robbiolo
Legalità e sicurezza:
Mercoledì 18 a cascina Robbiolo
Bilancio e gestione delle risorse
Martedì 17 a cascina Fagnana presso la sede di LiberaMente
Tutti gli incontri si tengono alle ore 21
Zanzare: ritorno al passato ?
DETERMINAZIONE N° 404 DEL 3/05/2011
OGGETTO: INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE DA ZANZARE – ANNO 2011 – FEMA SRL - (CIG N. 2085940C21).
... DETERMINA ... approvare l’offerta tecnica economica allegata ... per un importo totale di € 2.210,000 Iva 20% esclusa, relativa all’attuazione degli interventi di lotta alle zanzare consistenti in:
a. n. 4 Trattamenti Antilarvali da effettuarsi su tutti i tombini e le caditoie stradali presenti sul territorio;
b. n. 4 Trattamenti Adulticidi da effettuarsi in tutti i plessi scolastici e parchi comunali secondo i tempi e le modalità indicate nel Foglio Patti e Condizioni;
OGGETTO: INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE DA ZANZARE – ANNO 2011 – FEMA SRL - (CIG N. 2085940C21).
... DETERMINA ... approvare l’offerta tecnica economica allegata ... per un importo totale di € 2.210,000 Iva 20% esclusa, relativa all’attuazione degli interventi di lotta alle zanzare consistenti in:
a. n. 4 Trattamenti Antilarvali da effettuarsi su tutti i tombini e le caditoie stradali presenti sul territorio;
b. n. 4 Trattamenti Adulticidi da effettuarsi in tutti i plessi scolastici e parchi comunali secondo i tempi e le modalità indicate nel Foglio Patti e Condizioni;
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