Tratto da: http://www.corriere.it/politica/11_giugno_14/rai-calabro-riforma_23772f46-9668-11e0-82d5-f9e2fd481445.shtml
La relazione al Parlamento del presidente dell'Authority per le comunicazioni
«Partiti e concorrenti contrari a riforma Rai. Declino non percepito»
Calabrò: «Italia prima al mondo per penetrazione dei social media»
MILANO - «La riforma della Rai è scomoda e non piace ai partiti che albergano nell'azienda e non piace ai concorrenti che mal vedono una Rai più competitiva». È l'analisi del presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, nella relazione annuale al Parlamento presentata alla Camera. «La Rai dovrebbe avere maggiore considerazione per la qualità del suo servizio. Purtroppo arrestare il declino della tv pubblica è una priorità non percepita come tale».
RISORSE - «Il sistema televisivo italiano cresce del 4,5% in termini di risorse», spiega Calabrò. «Mediaset rappresenta il 30,9% delle risorse complessive, Sky il 29,3%, Rai il 28,5%». In particolare Mediaset cresce nei ricavi dell'8,1% e nel 2010 è a quota 2.770,60 milioni di euro, Sky registra un +1,8% e raggiunge i 2.630,76 milioni, la Rai ottiene un +2,5% e raccoglie 2.553,84 milioni. Segue a netta distanza Telecom Italia (La7) con una fetta dell'1,8%. «È intollerabile il livello di evasione del canone. Con il canone non riscosso la Rai sarebbe il primo operatore», spiega il presidente dell'Authority.
SOCIAL NETWORK - Gli italiani sono tra i più avidi consumatori al mondo di social network. Il primato spetta a Facebook, che negli ultimi due anni ha visto quasi raddoppiare i propri utenti unici (da 11 a 20 milioni), ma è aumentato anche il tempo medio per utente (quasi 9 ore e mezza) che non ha eguali al mondo tra gli altri siti, spiega Calabrò. Facebook in due anni è diventato il secondo sito più visitato dopo Google, con una penetrazione pari al 78% degli utenti attivi ma primo per permanenza e attività media. «L'Italia è la prima nazione al mondo insieme al Brasile per penetrazione dei social media (86% secondo i dati Nielsen), seguita poi dalla Spagna con il 79%». Però «nonostante le nuove tecnologie spostino l'attenzione sulla rete, la tv resta il veicolo di gran lunga prevalente per informarsi su fatti». A usare la tv è infatti l'89,1%.
BANDA LARGA - L'Italia è un Paese a due velocità nella rete: da un lato il primato nell`uso delle reti mobili via telefonino o chiavetta e dall`altro quello di una scarsa penetrazione delle abitazioni connesse in banda larga sia mobile che fissa. La percentuale di case connesse è inferiore al 50%. «Siamo sull`orlo della retrocessione in serie B», dice Calabrò.
Redazione online, 14 giugno 2011
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