mercoledì 1 giugno 2011

Roma, 1 giu. (Adnkronos/Ign) - Sì al referendum sul nucleare. Lo ha deciso l'ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione. In particolare, è stata accolta l'istanza presentata da Pd e Idv volta a trasferire il quesito sulla nuova norma appena votata sul nucleare. In pratica il referendum, il prossimo 12 e 13 giugno, si svolgerà sui commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto omnibus.

Soddisfazione da parte dell'avvocato Gianluigi Pellegrino, legale del Pd. ''Si afferma la forza serena della Costituzione contro il tentativo giuridicamente maldestro di raggirare il corpo elettorale, cioè 40 milioni di cittadini''.

Con la decisione della Cassazione, gli elettori che si recheranno alle urne il 12 e il 13 giugno troveranno, oltre alle schede sull'acqua e sul legittimo impedimento, anche quella sul quesito che chiede di bloccare per sempre i progetti nucleari del governo. La decisione della Cassazione, che ha accolto l'istanza del Pd, è stata presa da 18 magistrati presieduti dal più anziano, Antonino Elefante. Il verdetto è stato accolto dagli applausi di un gruppo di esponenti del comitato referendario, tra i quali il verde Angelo Bonelli.

Soddisfatta l'opposizione. "La conferma del quesito sul nucleare è una notizia eccellente - commenta il segretario del Pd Pier Luigi Bersani - . I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati". "Il Pd, che ha sempre contrastato le assurde scelte del governo sul nucleare - aggiunge -, è impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il sì e invita tutte le sue organizzazioni territoriali a mobilitarsi in occasione del 12 e 13 giugno", conclude Bersani.

"Chi la dura, la vince", sottolinea il leader Idv Antonio Di Pietro . "Si sono dati la zappa sui piedi", dice l'ex magistrato spiegando come, grazie anche agli errori della maggioranza, è stata possibile l'ammissione del referendum sul nucleare.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini si è pronunciato a favore del voto. "L'ho già detto l'altro giorno: è importante andare a votare a prescindere da quanti sono i quesiti", sottolinea. Italo Bocchino conferma che Futuro e libertà ''invita tutti gli iscritti alla partecipazione attiva'' ai referendum, ''lasciando agli stessi - precisa - piena libertà di coscienza'' sui quesiti.

Dalla maggioranza Maurizio Lupi, deputato del Pdl e vicepresidente della Camera, invita a non "trasformare sempre tutte le occasioni di elezioni e referendum in spallate per il governo. Sono quesiti molto precisi e specifici- spiega -, credo che i cittadini potranno pronunciarsi con libertà e dovremo ragionare sui singoli quesiti: dall'acqua, al legittimo impedimento, al nucleare".

Intanto, la Commissione servizi e prodotti dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione del 30 maggio scorso, dopo un'interlocuzione con la Commissione parlamentare di vigilanza, ha rilevato che ''la collocazione nei palinsesti dei messaggi autogestiti relativi ai referendum del 12 e 13 giugno, finora attuata dalla Rai, non è conforme ai principi del regolamento della Commissione sulla par condicio referendaria''.

L'Autorità, si legge in una nota, ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica ''affinché realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l'obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti''. Nell'esercizio della sua funzione di vigilanza, l'Agcom, attraverso il monitoraggio della programmazione, ''verificherà l'osservanza del richiamo, nonché dell'invito già rivolto alla Rai ad incrementare l'informazione sui referendum. In caso di inosservanza, adotterà i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge''.

tratto da: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Nucleare-Cassazione-si-al-referendum-Pd-trucchi-smascherati-Fini-giusto-votare_312082095609.html

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