I Giovani Democratici scendono in campo a sostegno del Servizio Civile
Dopo la bocciatura dell’emendamento Patriarca l’organizzazione giovanile del Partito Democratico si dichiara perplessa rispetto all’operato del Governo in materia di Servizio Civile...
“Ci siamo abituati a pensare che l’investimento in un Servizio Civile Nazionale rinnovato e più ampio fosse tra le priorità dell’attuale Esecutivo, date la ricorrenza e la rilevanza delle dichiarazioni del premier Renzi e di componenti del Governo che individuavano nel Terzo Settore, in generale, e nel SCN, in particolare, tra i principali strumenti di riscatto delle giovani generazioni” confessano la giovanile del Partito Democratico. “La bocciatura dell’emendamento Patriarca alla Legge di Stabilità, presso la Commissione Bilancio della Camera, invece, ci rende perplessi sulla reale volontà politica di procedere verso l’istituzione del Servizio Civile Universale, così come più volte promesso” dichiarano i GD.
Ma i numeri ed i fatti lasciano il campo a pochi dubbi. “Ad oggi, per il 2015 sono stanziati 65 milioni di euro, 40 milioni circa in meno rispetto alle risorse impiegate con la Legge di Stabilità 2014 e la più bassa dotazione finanziaria dal 2001. Si tratta di una disponibilità di fondi che, se non compromette i già miseri numeri del Servizio Civile, sicuramente ne impedisce un necessario allargamento”.
Altre fonti:
Attenzione! 65 + 50 sono conunque meno di quanto promesso dal Premier pro tempore (salvo che Renzi abbia predisposto una bozza di riforma della Aritmetica, dopo quelle ancora in alto mare della legge elettorale e della Costituzione...!)
"nel 2016 ci saranno risorse per meno di 9.000 posti Italia, chiudendo anche questa porta in faccia ai giovani e con le ovvie conseguenze sul deposito dei progetti e gli investimenti qualitativi delle organizzazioni.
In sintesi oggi il Governo Renzi porta a compimento ciò che aveva iniziato il Governo Berlusconi: la chiusura del Servizio Civile Nazionale, nascosta dalla cortina fumogena del Servizio Civile Universale.
Si tratta dello stesso Governo che il 1 Luglio 2014 al Parlamento Europeo ha detto che senza il servizio civile europeo non ci sarà l’Europa."
"Avevano detto: «Torniamo a educare i giovani alla solidarietà e facciamo ripartire la speranza» (Matteo Renzi, premier). «Troppo poche le 14 mila domande accolte contro le centomila richieste dei giovani» (Laura Boldrini, presidente della Camera). «Siamo riusciti a trovare i fondi per far partire 40 mila ragazzi già nei primi mesi del 2015» (Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro). Contrordine. Il servizio civile allargato a una quota significativa di giovani non ci sarà."
Ed anche:
"Nella stessa giornata di mercoledì l’Unione italiana ciechi non ha avuto garanzie sulle risorse destinate alle persone con disabilità visiva. Lavoro, scuola, mobilità, cultura, assistenza, servizi importanti per chi vive in una condizione di svantaggio sociale rischiano di essere azzerati, spiega il presidente Mario Barbuto. Era accaduto anche per i malati di Sla: dopo le proteste c’è stato un ripensamento. Ma si può far ripartire un Paese facendo continuamente passi indietro sulle buone pratiche?"
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