domenica 24 aprile 2016

Il calcio professionistico è uno spettacolo che alcuni italiani amano...

... segnalo quindi questa notizia.
http://it.eurosport.com/calcio/serie-a/2015-2016/inter-udinese-nella-storia-prima-partita-di-serie-a-senza-italiani-titolari_sto5456863/story.shtml

Inter-Udinese nella storia: prima partita di Serie A senza italiani titolari

I 22 giocatori in campo dall’inizio a San Siro rappresentavano 14 nazionalità, ma nessun di questi era italiano. Solo nella ripresa sono entrati D’Ambrosio, Pasquale ed Eder, al suo primo gol con la maglia dell’Inter. Piano col nazionalismo, però. Non sono gli stranieri il problema, la considerazione da fare semmai è un’altra: quanti dei giocatori che vengono in Italia meritano la Serie A?

E’ una notizia, sicuramente, ma è anche un qualcosa a cui eravamo preparati da tempo. Prima o poi saremmo arrivati a questo punto: lo sapevamo. La globalizzazione del calcio lo aveva lasciato intendere chiaramente già in occasione della prima giornata di questa Serie A, quando tra i titolari delle 10 partite in programma c’erano addirittura 165 stranieri (su 220), ma la partita di ieri sera tra Inter e Udinese ha certamente segnato la svolta. Per alcuni il punto di non ritorno. LEGGI: Doppietta di Jovetic, si sblocca Eder: l’Inter rimonta l’Udinese LEGGI: Le pagelle di Inter-Udinese 3-1 La sfida di San Siro resterà nella storia del calcio italiano perché sui 22 giocatori in campo dall’inizio non vi era presente nemmeno un calciatore italiano. Tutti stranieri, con ben 14 Paesi rappresentati: 6 giocatori in arrivo dal Brasile, 3 dalla Francia, 2 dalla Colombia, e 1 a testa per Argentina, Croazia, Ghana, Giappone, Grecia, Mali, Montenegro, Portogallo, Serbia, Slovenia e Svizzera. Un agglomerato di razze ed etnie che renderà sicuramente orgogliosi i sostenitori della globalizzazione, ma che allo stesso tempo non può lasciare indifferenti. Perché Inter-Udinese è pur sempre una partita del campionato di calcio italiano…

Quella del Meazza è stata una prima volta assoluta per l’Italia, ma in Europa questa particolare situazione si era già verificata. Inghilterra, Premier League: era il 30 dicembre del 2009, e durante un Portsmouth-Arsenal non scese in campo dall’inizio alcun giocatore inglese. Sorprende, ma fino a un certo punto, che a stabilire questo singolare primato siano state proprio Inter e Udinese, probabilmente le squadre più esterofile del nostro calcio. L’allarme lanciato da Conte (e che verrà sicuramente sottolineato anche dal suo successore nel ruolo di ct dell’Italia) è assolutamente sensato. Il movimento italiano è in grave difficoltà, e la colpa è sicuramente dell’esagerata invasione straniera. Che non deve però essere combattuta (ben vengano i calciatori di altre nazionalità purché siano forti), ma semplicemente controllata: perché portare in Italia gli stranieri scarsi? Il discorso è banale, ma tristemente vero. Il calcio italiano di oggi non offre fenomeni, ma spesso si decide di puntare sullo straniero perché di moda, perché fa figo (e perché costa meno…), senza considerare ciò che abbiamo in casa, che poi tanto male non è. Degli stranieri che vengono a giocare in Serie A, solo il 30% vale l’investimento delle nostre società: il restante 70 non arricchisce il nostro calcio. Al contrario, ne arresta la crescita.

Il tabellino di Inter-UdineseInter (4-3-3) - Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Juan Jesus (65’ Perisic); Brozovic, Felipe Melo, Kondogbia; Biabiany (84’ D’Ambrosio), Icardi (79’ Eder), Jovetic. All. Mancini Udinese (3-5-2) - Karnezis; Felipe (82’ Matos), Danilo, Wague; Widmer, Badu, Kuzmanovic, Fernandes (85’ Hallfredsson), Edenilson (77’ Pasquale); Thereau, Zapata. All. De Canio Arbitro: Domenico Celi della Sezione di Bari

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