Calderoli denuncia: svendute a Francia parti Liguria e Sardegna
Askanews, 13 febbraio 2016
Roma, 13 feb. (askanews) - "La notizia è vera. Anche se pare inverosimile: i nostri confini sono cambiati, abbiamo perso decine di miglia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna. E forse anche in altre coste di cui ancora non sappiamo nulla. Non per un fenomeno geologico o per un atto ostile da uno Stato straniero. E' stata l'Italia a cedere, anzi a vendere, una parte del proprio territorio ai francesi, con un accordo siglato nel 2015 tra il ministro degli Esteri transalpino, Fabius, ed il nostro ministro Gentiloni, il quale ovviamente non ha fatto sapere nulla a riguardo, esattamente come il suo presidente Renzi è tutto il loro Governo". Lo ha denunciato il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli.
"Silenzio assoluto verso il Paese e - ha affermato Calderoli in una dichiarazione- persino verso le Regioni interessate, la Liguria e la Sardegna, che lo hanno scoperto nelle ultime settimane nel mondo più incredibile: le autorità francesi, con le loro motovedette, in applicazione di questo accordo, hanno fermato prima un peschereccio ligure e, qualche giorno dopo, un peschereccio sardo, intimandogli di lasciare le rispettive zone di pesca perché appunto i confini erano cambiate e quelle acque, in entrambi i casi ricchissime di fauna ittica e dunque fondamentali per i nostri pescatori, erano diventate francesi e pertanto non più accessibili ai pescherecci italiani. Verrebbe da ridere se non fosse che si tratta di una vicenda gravissima e inquietante".
"Intanto - ha proseguito la sua denuncia Calderoli- perché di questa cessione di acque territoriali non è stato informato il Parlamento. E questo è un vulnus gravissimo per le nostre regole democratiche. L'Italia non è la Corea del Nord con un uomo solo al comando, quanto meno non ancora nella situazione dove un dittatore può decidere di cedere ad un altro Stato un pezzo del proprio territorio. E una cosa del genere non avverrebbe neppure in nessuna delle monarchie occidentali, dove il re o la regina informerebbero certamente il primo ministro e il Parlamento chiedendo loro di esprimersi in proposito. In secondo luogo immaginiamo che di questa vergogna non sia stato informato neppure il presidente della Repubblica che, altrimenti, avrebbe certamente preteso che i cittadini fossero informati ed il Parlamento coinvolto in questo passaggio che, lo ripetiamo, modifica i nostri confini e riduce il territorio della nostra sovranità nazionale".
"A questo punto pretendiamo che il presidente Mattarella venga informato e intervenga immediatamente per fare chiarezza su questa vicenda e verificare se sono state cedute altre porzioni del nostro territorio ad altri Stati esteri. Infine auspichiamo che la magistratura apra un'inchiesta seria su quanto accaduto e sul perché il Parlamento e l'opinione pubblica, oltre alle stesse Regioni interessate, non sono stati informati di quanto stava accadendo. Naturalmente, se venisse confermato il tutto, le dimissioni di Renzi sarebbero doverose".
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