giovedì 9 agosto 2007
Principio di cautela
In Germania lanceranno sul mercato un telefono cellulare 'ecologico' destinato ai bambini.
In cosa consiste il suo "essere ecologico" ?
Dovrebbe produrre poche radiazioni (0,59 Watt/Kg, contro i 2,0 Watt/Kg consentiti dalla legge), non nuocere alla salute ed all'ambiente (è composto da materiali riciclabili e privi di piombo e cadmio).
Al di là dei proclami, colpisce che a certificare la cosa sia il Ral, un ente tedesco per gli standard dei beni di consumo.
Ma allora delle tre l'una
o i nostri normali telefonini producono troppe radiazioni, nuocciono alla salute ed all'ambiente, e siamo noi a fare finta di niente
o ci sta ingannando chi ce li propone e chi non ci difende
o questa è solo una classica operazione di marketing, come quella delle acque minerali con poco sodio !
P.S. Ecco una definizione del principio di cautela trovata nel web:
c.d. principio di cautela: "Quando un'innovazione tecnologica presenta rischi occorre definire criteri di qualità che le imprese ed i tecnici debbono perseguire e realizzare nel tempo per abbassare sempre di più i livelli del rischi".
P.P.S.: Per chi non lo avesse riconosciuto, o fosse troppo giovane per averne mai visto uno, quello illustrato è un gettone telefonico.
Un tondino di metallo scanalato che si usava un tempo per telefonare dai telefoni pubblici.
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1 commento:
Tecnologia e salute
Nuove prove contro i cellulari in ospedale
Uno studio condotto da ricercatori olandesi prova che i cellulari possono effettivamente creare problemi negli ospedali
– Il telefonino squilla, o il messaggino si annuncia con un bip bip. E improvvisamente i respiratori artificiali si spengono o i pacemaker si bloccano momentaneamente: insomma, nell’attesa di stabilire se e quanto le onde elettromagnetiche danneggiano la salute dell’uomo, arriva la certezza che il cellulare non fa bene alle apparecchiature di assistenza medica, causandone pericolose débacle. Gli scienziati dell’Academic Medical Center dell’Università di Amsterdam non hanno dubbi: i telefoni mobili generano interferenze elettromagnetiche e non dovrebbero mai trovarsi a meno di un metro dai letti d’ospedale, poiché rischiano di mandare in tilt macchinari cruciali.
LO STUDIO - I test sono stati effettuati su 61 modelli di respiratori utilizzati nei reparti di cura intensiva e hanno dimostrato che il funzionamento dei dispositivi può essere interrotto a causa della vicinanza di un telefonino, specialmente se di seconda generazione. Gli episodi di interruzione e malfunzionamento hanno riguardato 50 episodi e nel 75 per cento dei casi si è trattato di incidenti ad alto tasso di rischio.
SECONDA GENERAZIONE - Lo studio, pubblicato su Critical Care, attribuisce anche una sorta di punteggio alle varie tecnologie in termini di pericolosità. Il maggior numero di casi di interferenza (60%) è dovuto al segnale Gprs di seconda generazione, seguito dall'Umts di terza generazione (13%). E il dato sconcertante riguarda il potere negativo dei cellulari persino a una distanza di tre metri. Severamente proibito, a questo punto, avvicinarli a certi reparti.
Emanuela Di Pasqua
06 settembre 2007
http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2007/09_Settembre/06/cellulari_ospedale.shtml
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