domenica 30 marzo 2014

Lettera aperta contro i falsi allarmismi

Ufficio Stampa
cicap-hotline@cicap.org


Il CICAP è tra i promotori di una lettera aperta (pubblicata dalla
rivista Le Scienze)  rivolta alle istituzioni perché sgombrino il
campo dai facili e falsi allarmismi. Potete leggere di seguito il
testo della lettera. Per aderire è sufficiente inserire il proprio
nome, la città di provenienza e la professione nello spazio dei
commenti su questa pagina, che riporta anche la lista dei primi
firmatari:

http://www.lescienze.it/news/2014/03/28/news/vaccini_autismo_lettera_appello_ministro-2074894/


Al Ministro della Salute
On. Beatrice LORENZIN

Al Presidente della XII Commissione
(Igiene e sanità) del Senato della Repubblica
On. Emilia Grazia DE BIASI

Al Presidente della XII Commissione
(Affari sociali) della Camera dei Deputati
On. Pierpaolo VARGIU

Al Presidente della Federazione nazionale
degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri
Dott. Amedeo BIANCO


La recente notizia dell’indagine della procura di Trani sul presunto
nesso tra vaccinazione trivalente e autismo ha riaperto una
discussione che sembrava sepolta. L’ipotesi che il vaccino trivalente
MPR (morbillo, parotite, rosolia) potesse causare l’autismo risale al
1998 quando un medico inglese pubblicò uno studio che sembrava
dimostrare l’esistenza di anticorpi antimorbillo nell’intestino di
bambini autistici. L’allarme suscitato dallo studio causò un brusco
calo delle vaccinazioni nel Regno Unito con conseguente ritorno del
morbillo con migliaia di infezioni, molte complicazioni e persino
decessi. Le indagini che seguirono scoprirono che l’autore dello
studio aveva realizzato un falso scientifico deliberato, manipolando i
dati e falsificando le conclusioni; confessò poi di aver agito su
pagamento di un avvocato che si occupava di richieste di risarcimento.
Lo studio fu quindi ritirato e il medico radiato dall’ordine
professionale.


Successive e ripetute indagini hanno dimostrato che non c’è nessuna
relazione tra vaccinazione trivalente e autismo. Anzi, la correlazione
è ampiamente smentita da studi su campioni importanti di popolazione.

Sappiamo che alcune malattie prevenibili con la vaccinazione
(morbillo, poliomielite, rosolia ed altre), e che spesso non hanno una
cura efficace, possono causare gravissimi danni a chi ne è colpito e
persino la morte (nel morbillo in un caso su 2000 in media) mentre gli
effetti collaterali dei vaccini (sempre possibili quando si parla di
un farmaco) sono rarissimi e nella grande maggioranza dei casi lievi e
passeggeri.

Eppure ripetutamente, per malafede o per ignoranza, il falso allarme
delle vaccinazioni che provocano autismo viene rilanciato. In diverse
occasioni, associazioni senza alcun peso scientifico, medici che non
hanno mai realizzato una pubblicazione scientifica sul tema e avvocati
specializzati in cause di risarcimento ripropongono il tema
rilanciando le loro affermazioni sui media, e causando un
comprensibile allarme in chi si sottopone alla vaccinazione fidandosi
delle istituzioni pubbliche e sanitarie.


Questi allarmi ingiustificati minano la fiducia nelle vaccinazioni,
che invece hanno salvato noi e i nostri figli.
In questo senso,
stupisce anche la presa di posizione di un’associazione (Codacons) che
avrebbe lo scopo di proteggere il consumatore.

Il pericolo è reale, basti pensare alle recenti epidemie in varie
parti del mondo, come in Galles (con migliaia di infetti e un decesso
da morbillo) e Olanda (anche qui un decesso), dovute proprio al
rifiuto della vaccinazione. In Europa i casi di morbillo sono
inaccettabilmente alti, 30 Paesi dell’Unione Europea hanno registrato
10.271 casi e 3 decessi.

Perché, contro il parere unanime delle società scientifiche,
dell’Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco e
dell’OMS, dare credito a fonti del tutto inattendibili e con
l’interesse preciso a spargere informazioni false?


Si chiede quindi a voi, quali rappresentanti delle istituzioni, di
prendere gli opportuni provvedimenti per informare correttamente la
popolazione, evitare che siano sparse paure ingiustificate e
pretestuose quando non palesemente false e far sì che le persone che
causano un allarme nella popolazione debbano rispondere nelle
opportune sedi delle loro affermazioni. Al tempo stesso, ferma
restando la necessità di informare adeguatamente i cittadini sui
rischi e i benefici della pratica vaccinale favorendo così
un’accettazione cosciente e responsabile della vaccinazione , è
opportuno un giusto sostegno ai programmi di vaccinazione, che
rappresentano un segno di progresso, civiltà e protezione della salute
pubblica, compito che la stessa OMS ha deputato ai ministeri
competenti nazionali e quindi anche a quello del nostro paese.

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