martedì 11 marzo 2014

Questa volta ce la siamo cavata!

Ieri gli emendamenti che avrebbero imposto una artificiale parità dei sessi nelle liste elettorali (bloccate e gestite dai padroni dei partiti) non sono passati.
Credo sia corretto applaudire e gioire.
Gli emendamenti avrebbero imposto una parità fittizia, in base alla quale, ad esempio con l'alternanza tra i sessi nella formazione delle liste elettorali, si sarebbe impedito agli elettori di scegliere, ed avere come propri rappresentanti, i migliori.
Faccio un paio di esempi per illustrare il mio pensiero.

Abbiamo due collegi che eleggono ciasciuno 4 parlamentari.  Nel collegio A (ad esempio Buccinasco), il partito X ha due ottimi candidati, ma entrambi sono donne: se fosse passato l'emendamento non sarebbe stato possibile inserirle nelle posizioni 1 e 2 della lista, ma avrebbero dovuto essere separate da un candidato di un altro sesso.  Idem nel collegio B, dove ci sono 3 ottimi candidati, ma tutti maschi: nulla da fare, possono essere candidati solo in due, nelle posizioni 1 e 3.   Estendendo il discorso ad un quadro generale, ci saremmo ritrovati con una serie di candidati "paracadutati" nei diversi collegi solo per riempire le caselle vuote, indipendentemente dalle loro preparazione, dalla loro conoscenza del territorio, dalla loro capacità.

Per spiegare ancora meglio le conseguenze degli emendamenti faccio un esempio che spero familiare a molti dei miei lettori.  Immaginate di essere a scuola, e che per una qualche incombenza, ad esempio per delle premiazioni o dei rimborsi sulle spese scolastiche, si debba predisporre un elenco degli "studenti migliori della classe" seguendo le norme ieri discusse.  Se nella sezione A la migliore della classe è una ragazza, OBBLIGATORIAMENTE il secondo deve essere un ragazzo, il terzo un'altra ragazza, e così via,  Impossibile che le prime tre "più brave" della classe siano tutte ragazze, o tutti ragazzi.  Non solo, gli emendamenti in discussione avrebbero imposto che se "il più bravo" della sezione A è una ragazza, allora nella sezione B necessariamente il premiato avrebbe dovuto essere un ragazzo, e nella sezione C una ragazza, e così via.  Come spiegare alle ragazze della prima B che per loro sarebbe stato impossibile essere "capolista", perchè ci sono già delle ragazze "prime della Classe" nelle sezioni A e C?

Insomma, questa volta GRAZIE AI PARLAMENTARI!

P.S: la seconda parte dell'articolo 3 della Costituzione, che ho già commentato in un precedente articolo, dice ben altro! 

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