Tratto da: https://www.altroconsumo.it/finanza/hanno-ucciso-i-fondi-pensione-s5253464/nlnms7-content-p225533.htm
Hanno ucciso i fondi pensione
Brutta sorpresa per chi ha investito nei fondi pensione: il governo vuole aumentare la tassazione sui loro rendimenti. Una scelta inaccettabile che rischia di mettere in ginocchio la previdenza complementare. (Analisi al 27/10/2014)
Il governo è alle prese con la nuova manovra finanziaria e dalle bozze che girano in questi giorni sembra proprio che abbia deciso di alzare la tassazione sui fondi pensione: i rendimenti non saranno più tassati all’11%, ma al 20%, e ce n’è pure per il Tfr, vedi riquadro. È un atteggiamento inammissibile, perché, innanzitutto, sta cambiando le regole del gioco a partita in corso, senza dare nemmeno la possibilità di ritirarsi. Chi ha già aderito ai fondi pensione, lo aveva fatto in base a certe regole, tra le quali c’era la tassazione dei rendimenti all’11%. Lo Stato però ora alza l’aliquota al 20% e se a te questo non sta bene… non puoi fare nulla! Sei costretto a rimanere nel fondo! Se proprio non se ne poteva fare a meno, perché non dare il diritto di recesso senza penali come accade, per esempio, quando la banca ti modifica unilateralmente le condizioni del tuo conto? A peggiorare le cose, la legge è retroattiva: vale già per il 2014!
Inoltre, se il legislatore cambia le regole a svantaggio del cittadino una volta, chi può assicurare che in futuro non lo farà di nuovo? Tutto ciò crea ancor più sfiducia nei confronti di un sistema, quello dei fondi pensione, mai decollato, perché il dover rinunciare al Tfr e l’obbligo, salvo rari casi, a dover rimanere fino alla pensione nel fondo non sono mai stati un biglietto da visita invitante. A controbilanciare questi limiti, c’erano, però, la tassazione agevolata e i contributi del datore di lavoro. Ora, con l’aumento della tassazione, una parte di questi incentivi diventa meno interessante. Morale: meno convenienza e sempre meno fiducia. Si sta minando l’esistenza della previdenza complementare. Ecco allora che la nostra critica che portiamo avanti da anni alla previdenza complementare diventa sempre più attuale. Perché dev’esser creata solo attraverso i fondi pensione e i piani pensionistici individuali e non attraverso un flessibile fai da te che ti permetterebbe di adattare gli investimenti alle tue esigenze in ogni momento? Perché non estendere le agevolazioni anche a altri prodotti (BTp,bond, conti deposito…) se acquistati a fini pensionistici?
Inoltre, se il legislatore cambia le regole a svantaggio del cittadino una volta, chi può assicurare che in futuro non lo farà di nuovo? Tutto ciò crea ancor più sfiducia nei confronti di un sistema, quello dei fondi pensione, mai decollato, perché il dover rinunciare al Tfr e l’obbligo, salvo rari casi, a dover rimanere fino alla pensione nel fondo non sono mai stati un biglietto da visita invitante. A controbilanciare questi limiti, c’erano, però, la tassazione agevolata e i contributi del datore di lavoro. Ora, con l’aumento della tassazione, una parte di questi incentivi diventa meno interessante. Morale: meno convenienza e sempre meno fiducia. Si sta minando l’esistenza della previdenza complementare. Ecco allora che la nostra critica che portiamo avanti da anni alla previdenza complementare diventa sempre più attuale. Perché dev’esser creata solo attraverso i fondi pensione e i piani pensionistici individuali e non attraverso un flessibile fai da te che ti permetterebbe di adattare gli investimenti alle tue esigenze in ogni momento? Perché non estendere le agevolazioni anche a altri prodotti (BTp,bond, conti deposito…) se acquistati a fini pensionistici?
ANCHE IL TFR SOTTO LA SCURE DEL FISCO
Non si salva neppure chi lascerà il Tfr in azienda: anche in questo caso il governo alzerà le tasse. La sua rivalutazione, ora tassata all’11%, verrà “tosata” al 17%! La nostra proposta è invece quella di migliorare questo tasso.
FIRMA ANCHE TU LA NOSTRA PETIZIONE
Questa battaglia sui fondi pensione non è l’unica che stiamo portando avanti per un fisco più equo. Da tempo chiediamo al governo di abolire il bollo dello 0,2% sugli investimenti e che l’imposta sulle rendite sia più equa nei confronti di chi guadagna meno. Scopri i dettagli suwww.altroconsumo.it/soldi/imposte-e-tasse/news/tassa-sulle-rendite-finanziarie e firma anche tu la nostra petizione.
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