Il leader di Fi Silvio Berlusconi è giunto a Palazzo Chigi, accompagnato da Gianni Letta, per incontrare il premierMatteo Renzi. A Palazzo Chigi è presente anche Denis Verdini. In agenda la riforma della legge elettorale (di cui il premier ha discusso in un incontro stamattina con i vertici del Pd), ma anche il superamento dello stallo per l'elezione dei due giudici della Consulta (il Parlamento è convocato domani alle 13 per tornare a votare). Di un nuovo faccia a faccia tra Renzi e Berlusconi si parlava da settimane. Ma l’incontro, finora, era sempre stato rinviato. L'Italicum potrebbe essere incardinato in commissione Affari costituzionali del Senato già domani mattina. Per domani alle 11,30 infatti è stato convocato l'ufficio di presidenza della commissione.

Ipotesi capilista bloccati e preferenze per gli altri eletti
Secondo alcune indiscrezioni circolate in ambienti dem, il premier potrebbe proporre al leader di FI di introdurre un premio di lista per chi supera il 40% (invece che il 37%) ed una soglia di ingresso al 5%. Il pacchetto di modifiche alle norme elettorali dovrebbe comprendere anche capilista bloccati (vecchio pallino dell'ex Cavaliere) e preferenze per stabilire gli altri eletti. Ma se sulle prime due modifiche all'Italicum la strada sembra spianata, problemi si riscontrano ancora sul tema delle preferenze.

Ipotesi premio di lista
 Renzi a Pd: entro dicembre ok commissione

Il premier Matteo Renzi ha riunito stamattina a palazzo Chigi i vertici del Pd sulla legge elettorale. Alla riunione, annunciata ieri sera dal presidente del Consiglio all'assemblea dei gruppi dem, erano presenti il ministro Maria Elena Boschi, i sottosegretario Graziano Delrio e Ivan Scalfarotto, i capigruppo Pd di Camera e Senato, Speranza e Zanda, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, il presidente del Pd Matteo Orsini e il capogruppo in commissione Affari istituzionali al Senato Anna Finocchiaro. Uno dei punti emersi - secondo fonti parlamentari - nel corso della riunione di questa mattina sarebbe l’obiettivo di approvare la riforma elettorale entro dicembre in commissione Affari Costituzionali al Senato.
Si va quindi verso un’accelerazione sull’Italicum, impantanato da mesi al Senato (è fermo in commissione Affari costituzionali) dopo il via libera della Camera lo scorso marzo. L’obiettivo del premier è chiudere la partita entro fine anno. Ma Renzi deve convincere Berlusconi, che dopo un’iniziale via libera alla novità del premio di lista (e non più di coalizione, come previsto attualmente), ha fatto retromarcia di fronte ai mal di pancia del suo partito.
Gli altri nodi da sciogliere
Con il leader di Forza Italia, il premier-segretario parte dall'ultima versione dell'Italicum messa a punto dopo una serie di riflessioni. E da Berlusconi si aspetta risposte certe, in modo da sbloccare la riforma, attualmente in prima commissione al Senato. I punti aperti: premio di maggioranza e preferenze. L'intenzione è quella di alzare al 40% la soglia (attualmente al 37%) per accedere al premio di maggioranza. Il nodo più complicato da sciogliere è come assegnare questo premio: alla lista (come appunto preferisce Renzi) o alla coalizione. A seconda del modello andrebbero definite le soglie per accedere ai seggi. Attualmente (con il premio di coalzione) sono all’8% per i partiti non coalizzati e al 4,5% per i partiti coalizzati. Con il premio assegnato alla lista scomparirebbero le distinzioni. E si potrebbe andare verso una soglia unica (con o senza coalizione) al 4 o anche al 3%.