giovedì 5 giugno 2025

Istat: le coppie con figli sono soltanto il 28,2%. I single superano il 40% - da Avvenire Newsletter 25 Maggio 2025

Al 1° gennaio 2025, la popolazione residente in Italia è scesa sotto i 59 milioni. La diminuzione della popolazione, in atto dal 2014, è determinata da una dinamica naturale (saldo tra nascite e decessi) fortemente negativa. La natalità continua a calare, sfavorita dal ridotto numero di donne in età fertile: nel 2024 si sono registrate solo 370mila nascite, quasi 200mila in meno rispetto al 2008. La fecondità ha toccato un minimo storico di 1,18 figli per donna e prosegue il rinvio della genitorialità. Lo racconta il Rapporto annuale Istat, una fotografia dell'Italia in quattro capitoli: Economia e ambiente; Popolazione e società; Una società per tutte le età; Sistema economico e generazioni.
A proposito del saldo migratorio si spiega che, pure essendo ampiamente positivo, è insufficiente a compensare la perdita di popolazione. Nel 2024 gli ingressi dall’estero sono 435mila, in aumento rispetto al periodo pre-pandemico. Crescono, tuttavia, anche le uscite: 191mila persone lasciano il Paese (+20,5% rispetto al 2023), di cui oltre 156mila cittadini italiani. Particolarmente preoccupante è l’aumento dell’espatrio tra i giovani 25-34enni laureati: 21mila nel 2023, un record storico. I rientri sono pochi, con il risultato di una perdita netta di capitale umano qualificato pari a 97mila giovani in dieci anni.
Le trasformazioni demografiche in corso si riflettono sulla struttura familiare, con famiglie sempre più piccole. Quelle monopersonali superano il 35% e le coppie con figli scendono al 28,2%. Crollo della nuzialità, instabilità coniugale, bassa fecondità e posticipo della genitorialità alimentano la crescita delle famiglie ricostituite, delle coppie non coniugate, dei genitori soli non vedovi che vivono con i figli e delle persone sole non vedove: insieme, queste forme familiari rappresentano oggi oltre il 41% del totale. Si tratta di un cambiamento profondo nella struttura sociale del Paese. L’aumento delle persone che vivono da sole riguarda tutte le età, ma colpisce soprattutto gli anziani, sfiorando il 40% tra gli ultrasettantacinquenni, in maggioranza donne.



Popolazione sotto quota 59 milioni a gennaio 2025. Cresce in un decennio il numero delle famiglie indigenti e dei nuclei familiari con una sola persona. I territori sono sempre più fragili

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