FINANZIARIA: MEDICINALI, OBBLIGO DI PRINCIPIO ATTIVO PER FASCIA ''C''
2007-11-01 18:07
ROMA - Per i farmaci il cui costo è a carico del cittadino, ma per i quali è obbligatoria la ricetta, il medico dovrà obbligatoriamente indicare nella prescrizione il solo principio attivo, non più il nome commerciale. E' quanto prevede un emendamento alla legge Finanziaria che é stato proposto dal senatore Roberto Manzione e che è stato approvato dalla Commissione Bilancio. L'obbligo è infatti previsto per i soli medicinali di fascia C. Contemporaneamente il farmacista dovrà fornire al cliente ogni informazione necessaria sui costi e per l'efficacia del farmaco prescritto. "L'intervento serve a realizzare una prima disconnessione - ha commentato il senatore Manzione - fra medici e le grandi case farmaceutiche e, nel contempo, a realizzare considerevoli risparmi di spesa per il cittadino".
L'emendamento prevede che "per i medicinali soggetti a prescrizione medica appartenenti alla classe di cui alla lettera c) (...) è fatto obbligo al medico di prescrivere il solo principio attivo. Il farmacista cui venga presentata una ricetta medica di cui al primo periodo è "tenuto a fornire informazioni circa la disponibilità ed i costi del farmaco generico e degli altri medicinali contenenti il prescritto principio attivo". I risparmi derivanti dall'attuazione della norma - prevede ancora l'emendamento - "sono destinati, con decreti del Ministro dell'Economia e delle Finanze, ad incrementare in modo paritario i fondi previsti dagli articoli 22, comma 4, e 25, riducendo in misura corrispondente la quota del concorso statale al finanziamento della spesa sanitaria corrente". Il primo dei due fondi, previsto dalla Finanziaria ancora all'esame, stanzia risorse per le "esigenze di funzionamento dell'Arma dei Carabinieri" mentre il secondo finanzia il "potenziamento della sicurezza e del soccorso pubblico" facendo specifico riferimento ai Vigili del Fuoco.
Tratto da:
http://www.ansa.it
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3 commenti:
La formula illustrata è quella dell'acido acetilsalicilico..., comunemente nota col nome Aspirina
Il principio sulla ricetta è ottimo
"Il principio che viene affermato dalla norma è ottimo e deve essere salvaguardato". Ad affermarlo è il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, commentando l'emendamento Manzione alla Finanziaria, che prevede l'obbligo di prescrizione del solo principio attivo da parte del medico nella ricetta per i farmaci a carico del cittadino. E non più, dunque, il nome di marca del medicinale. L'emendamento, già approvato in Commissione Bilancio del Senato, dovrebbe essere all'esame dell'Aula di Palazzo Madama nelle prossime ore. "Indubbiamente - ammette Catricalà - ci saranno difficoltà applicative che si potranno superare con una diversa formulazione in sede tecnica, in modo da garantire - sottolinea - sia le ragioni del mercato sia quelle della serenità dei consumatori nell'acquisto del farmaco".
Doctornews33 - 13 novembre 2007 - Anno 5, Numero 186
Stralciato l'emendamento Manzione
L'aula del Senato ha approvato lo stralcio dell'articolo della Finanziaria che prevedeva l'obbligo per le prescrizioni mediche di indicare solo il principio attivo, e non il nome di marca, per i farmaci di fascia C. La norma era stata originata da un emendamento del senatore ulivista Roberto Manzione "Il rapporto di fiducia con la maggioranza si è incrinato, ma è chiaro che voto lo stesso la Finanziaria" ha detto Manzione, esprimendo "delusione e tristezza". Ha poi aggiunto che "Le lobby sono potenti e riescono ad arrivare in qualunque angolo del Senato. Anche nell'Unione". Con l'introduzione della misura da lui messa a punto "si poteva finalmente recidere lo strano rapporto tra medico e farmaco, che induce a scegliere il farmaco più costoso. La norma - spiega il senatore - avrebbe permesso di capire e scegliere, ma purtroppo in Senato qualcuno non vuole che si capisca". Lo stralcio, conclude Manzione, è dunque "un'ipocrisia. Alla fine prevalgono sempre gli interessi". Soddisfatto, invece, il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, Amedeo Bianco. "Siamo pienamente d'accordo - ha spiegato Bianco a margine della manifestazione indetta oggi a Roma dai sindacati della dirigenza medica - con questo tipo di soluzione. Avevamo scritto al ministro della Salute, Livia Turco, sottolineando i rischi di questo tipo di scelta. Soprattutto per quello che riguarda le terapie a lungo termine e per le malattie croniche, per cui il cittadino è abituato a farmaci specifici. La considero quindi - conclude Bianco - una buona scelta".
Farmacista33, 14 novembre 2007 - Anno 3, Numero 191
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