Il Messaggero pubblica gli avvisi di fine indagini relativi a:
Francesco Colucci (ex questore di Genova)
Gianni De Gennaro (ex capo della Polizia)
Spartaco Mortola (capo della Digos di Genova all'epoca del G8)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
“Ci ha amati”, l’Enciclica del Papa sul Sacro Cuore di Gesù
Dilexit nos”, quarta Enciclica di Francesco, ripercorre tradizione e attualità del pensiero “sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cri...
-
La sclerosi multipla non ferma le gemelle Laviai e Lina Nielsen ai Giochi di Parigi, con tanto di medaglia di Giampaolo Mattei «Dieci anni f...
-
https://www.yahoo.com/news/why-halloween-is-an-ecological-disaster-202020822.html Every parent of young children has awoken on Nov. 1 to the...
-
Come credo molti già sappiate, venerdì scorso è morto Jacopo Bini Smaghi. Non voglio aggiungere parole a chi meglio di me ha saputo descriv...
3 commenti:
Le accuse a Colucci
GENOVA (25 novembre) - All'ex questore di Genova, Francesco Colucci, a sua volta destinatario dell'avviso di fine indagini con l'accusa di falsa testimonianza, i pubblici ministeri hanno contestato «di aver affermato, su istigazione dell'allora capo della polizia Gianni De Gennaro, circostanze non corrispondenti al vero e comunque non appartenenti alla propria percezione o ricordo».Per i pubblici ministeri, inoltre, Colucci avrebbe anche ritrattato su precedenti dichiarazioni, in relazione ai fatti su cui veniva interrogato «vertenti la fase di preparazione, svolgimento e conclusione dell'operazione di polizia condotta alla scuola Diaz la notte tra il 21 e 22 luglio del 2001». Nell'avviso di conclusione indagini, inoltre, viene evidenziato che Colucci ha cambiato versione sulla circostanza di far intervenire Roberto Sgalla sui luoghi dell'operazione, la cui decisione in un primo tempo aveva attribuito al capo della polizia, per poi modificarla come sua iniziativa. Colucci, sempre durante la deposizione, resa come teste il 3 maggio del 2007 al processo per i fatti della Diaz, aveva indicato Lorenzo Murgolo come responsabile unico dell' operazione.L'ex questore di Genova, inoltre, «modificava le precedenti dichiarazioni rese sulle circostanze inerenti le informazioni attinte circa la presenza di persone nel complesso scolastico Diaz-Pertini, facenti capo al Genoa social forum, circostanze che tra le altre contribuivano alla decisione di effettuare una perquisizione». Secondo l'accusa, infine, Colucci, nella sua deposizione, aveva modificato anche le precedenti dichiarazioni «sulle modalità con cui si era formata la decisione di procedere alla perquisizione del complesso scolastico Diaz e la condizione di pressione in cui si era trovato».
Le accuse a De Gennaro
GENOVA (25 novembre) - L'ex capo della polizia, Gianni De Gennaro, il destinatario più importante dell'avviso di conclusione indagini preliminari, è accusato di aver indotto l'ex questore di Genova, Francesco Colucci, a rendere falsa testimonianza durante l'udienza del 3 maggio del 2007 del processo per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz, in cui sono imputati 29 poliziotti, tra alti funzionari e dirigenti.«Fatto aggravato - contestano i pubblici ministeri - per aver determinato a commettere il reato a persona a lui sottoposta e con abuso della funzione pubblica esercitata quale direttore generale del Dipartimento della pubblica sicurezza». Nell'accusa contenuta nell'avviso di fine indagini è scritto inoltre: «De Gennaro, mediante istigazione o comunque induzione, ha determinato Colucci a deporre circostanze non corrispondenti al vero, e comunque non appartenenti alla propria percezione, anche ritrattando sue precedenti dichiarazioni, in relazione ai fatti su cui veniva esaminato, vertenti sulla fase di preparazione e organizzazione dell'operazione di polizia condotta alla scuola Diaz ed in particolare ai contatti tra loro avuti, alle informazioni reciprocamente scambiate e alle richieste formulate, allorquando Colucci rivestiva la carica di questore di Genova».L'avviso di fine indagini spiega inoltre che De Gennaro ha provveduto «in particolare ad eliminare il principale punto di contrasto esistente tra le deposizioni in precedenza da loro rese relativo alla circostanza della richiesta di far intervenire il responsabile dell'ufficio relazioni esterne dott. Sgalla sui luoghi dell'operazione e pertanto a rendere omogenea la testimonianza di Colucci a quanto oggetto della propria».A firmare l'avviso di fine indagini sono stati il procuratore aggiunto Mario Morisani e i sostituti Francesco Cardona Albini, Vittorio Ranieri Miniati, Patrizia Petruzziello e Enrico Zucca.
Le accuse a Mortola
GENOVA (25 novembre) - Spartaco Mortola, capo della Digos di Genova all'epoca del G8 è l'imputato a sorpresa comparso nell'avviso di fine indagini preliminari inviato dalla procura per aver istigato o indotto l'ex questore di Genova, Francesco Colucci, a rendere falsa testimonianza durante il processo per la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz.Gli altri imputati già noti sono l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, ora capo gabinetto del ministro Amato, accusato a sua volta di induzione alla falsa testimonianza e Francesco Colucci, indagato di aver reso falsa testimonianza quando venne sentito come teste all'udienza del 3 maggio del 2007.A coinvolgere Mortola, già imputato nel processo Diaz per falso e calunnia, sono state alcune intercettazioni telefoniche in cui, l'ex capo della Digos, parlando con Colucci prima della sua deposizione al processo Diaz, «forniva - è scritto nell'avviso di fine indagini - allo stesso Colucci informazioni ed indicazioni su circostanze oggetto della futura deposizione, chiaramente non appartenenti al ricordo o alla conoscenza diretta del teste, in particolare inerenti le informazioni attinte la sera dei fatti circa la presenza di persone nel complesso scolastico Diaz-Pertini facenti capo al "Genoa Social Forum", ovvero le modalità di esecuzione dell'operazione, e fra queste l'intervento delle forze di polizia, avvenuto anche nell' edificio Diaz-Pascoli, sede del Gsf e asseritamente non oggetto di perquisizione».Secondo indiscrezioni, inoltre, l'ex questore di Genova, nel corso delle telefonate, avrebbe detto a Mortola di aver ricevuto dal «capo» pressioni a fare marcia indietro o almeno a rendere più omogenee le sue dichiarazioni con quelle rese da De Gennaro nel corso degli interrogatori con i pubblici ministeri. Il dettaglio su cui De Gennaro vorrebbe che Colucci cambiasse la sua deposizione è su chi aveva inviato Roberto Sgalla, direttore dell'ufficio pubbliche relazioni del dipartimento di polizia, sul posto la notte dell'irruzione nella scuola Diaz. In aula infatti Colucci corresse la sua versione precedente, dicendo di averlo chiamato lui, di sua iniziativa, e non il capo della polizia.
Posta un commento