Ricevo da un amico e pubblico:
ROMA - Il 4 settembre il popolo rom in piazza "per dire no a Sarkozy e Maroni"
La manifestazione nazionale a Roma per protestare contro le espulsioni dalla Francia e le misure preannunciate dal ministro dell'Interno italiano. "Non accettiamo di fare da capri espiatori"
di ALBERTO CUSTODERO
Il popolo rom si mobilita. Il 4 settembre a Roma, davanti all'ambasciata francese in piazza Farnese, protesterà sia contro le espulsioni di Sarkozy, sia contro il ministro dell'Interno Maroni che, dice Santino Spinelli, leader rom italiano, "ha aperto ufficialmente la campagna elettorale nei giorni scorsi con un'intervista nella quale ribadiva che avrebbe tenuto nei confronti della nostra gente una linea ancor più severa di quella del presidente d'Oltralpe".
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ROMA - Il 4 settembre il popolo rom in piazza "per dire no a Sarkozy e Maroni"
La manifestazione nazionale a Roma per protestare contro le espulsioni dalla Francia e le misure preannunciate dal ministro dell'Interno italiano. "Non accettiamo di fare da capri espiatori"
di ALBERTO CUSTODERO
Il popolo rom si mobilita. Il 4 settembre a Roma, davanti all'ambasciata francese in piazza Farnese, protesterà sia contro le espulsioni di Sarkozy, sia contro il ministro dell'Interno Maroni che, dice Santino Spinelli, leader rom italiano, "ha aperto ufficialmente la campagna elettorale nei giorni scorsi con un'intervista nella quale ribadiva che avrebbe tenuto nei confronti della nostra gente una linea ancor più severa di quella del presidente d'Oltralpe". La manifestazione nazionale rom e sinti, voluta da Spinelli, musicista, docente universitario, e cittadino italiano "orgoglioso di esserlo" ("la mia famiglia - dice - è in Italia dalla fine del 1300"), è promossa dal "Comitato nazionale antidiscriminazione" sostenuto da associazioni, politici e intellettuali. Fra questi, Arci, Cooperativa Ermes, associazione Accoglienza in Italia e Them romanò, Aizo, Federazione romanì e "rom e sinti insieme", Comunità ebraiche, chiesa Valdese, chiesa Evangelica. Fra i politici, Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista-Federazione della sinistra. E fra gli intellettuali il giornalista olandese rom Organ Ohran.
A spiegare il perché di questa mobilitazione nazionale rom e sinti è lo stesso Spinelli. "In questo momento in cui non c'è alcuna emergenza rom - spiega - Sarkozy dà pubblicità alle espulsioni e Maroni gli va dietro annunciando una stretta nelle misure nei nostri confronti. Non accettiamo né di fare da capro espiatorio al calo di popolarità del presidente francese, né di essere usati dal ministro dell'Interno Maroni per la sua campagna elettorale. In questo momento il pericolo per la sicurezza in Italia sono gli ultrà, come s'è visto l'altra sera nel Bergamasco. E sono le mafie, infiltrate al Nord e pericolose al Sud come s'è visto con l'attentato di Reggio Calabria. Non sono i rom: e allora perché prendersela con donne e bambini e anziani indifesi, segregati in campi fatiscenti, senza casa e lavoro, discriminandoli?". Parole che suonano tanto più pesanti nel giorno in cui a Roma un bambino di tre anni ha perso la vita 1 tra le fiamme della roulotte dove viveva con la famiglia.
"Ma non si ricordano Maroni e Sarkozy - aggiunge Spinelli - che 500 mila rom (un popolo presente da sei secoli in tutta Europa con 8 milioni di persone), sono stati massacrati dal nazismo? Non c'è stata solo la Shoah, lo sterminio degli ebrei, ma anche il genocidio della nostra gente che noi chiamiamo Porrajom, divoramento".
Il 4 settembre il popolo rom protesterà davanti all'ambasciata francese "per dire no alle nuove forme di deportazioni democratiche e civili di Sarkozy, per dire no alla discriminazione del ministro dell'Interno leghista, per dire a no all'apartheid dei campi nomadi". "E per ribadire - prosegue Spinelli - che i rom sono stufi di essere discriminati e di essere considerati solo un problema sociale quando rappresentiamo una ricchezza culturale".
Spinelli conclude il suo grido antidicriminazione con una pacifica provocazione rivolta al presidente francese e al ministro dell'Interno italiano. "Sarkozi e Maroni vorrebbero alzare frontiere etniche nei confronti dei rom che sono cittadini comunitari titolari come tutti del diritto di libera circolazione? E io rispondo invitandoli il 7 ottobre al Palazzo del Consiglio d'Europa a Strasburgo dove terrò con il mio gruppo, Alexian group, e l'Orchestra Sinfonica Europea per la pace, un concerto rom. Per la prima volta, l'orchestra classica non assorbirà la nostra musica, ma l'acccompagnerà. Sarà, quel concerto, un segnale forte per ribadire che vogliamo un'Europa unita, solidale e senza discriminazione".
(27 AGOSTO 2010)
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