La legge sul testamento biologico che sta per approdare in Aula alla Camera «è un passo indietro per il Paese. Era certamente meglio niente di questa legge».
Lo spiega Giuseppe Gristina, della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), sottolineando come non si sia tenuto conto del fatto che «la scienza medica di questo Paese si era dichiarata contro questa legge» e che «è stato prodotto un corpo scientifico solidissimo che questa legge ignora».
Quella che sta per essere discussa «è una legge dal sapore medievale che riporta indietro di cinquant'anni la qualità del rapporto medico-paziente» e «genera un vero e proprio danno».
Senza possibilità di dichiarazioni vincolanti «tutto è lasciato in mano al medico» venendo meno al concetto di «alleanza terapeutica che ha alla base l'idea di decisioni condivise».
Perché, si chiede Gristina, «se uno è cosciente può rifiutare di mangiare e bere, mentre se lo ha dichiarato prima e poi non è più cosciente non può farlo? È un'aberrazione».
C'era bisogno «semmai, di una legge cornice che indirizzasse le scelte, non di un codice rigido adatto più alla santa inquisizione».
Fonte: da Doctornews33- newsletter 1 marzo 2011- www. http://www.doctor33.it - tratto da: http://www.salute-donna.net/2011/03/biotestamento-anestesisti-legge-dal.html
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